Particolare della Cappella Sistina di Michelangelo |
I linguaggi sono
costantemente intorno a noi: dalle parole dette o scritte, così manifeste, a linguaggi
diversi come la pittura, il disegno, i collage, i murales, la fotografia, il cinema,
la scultura, il bassorilievo, l’architettura, l’intarsio, la musica, la danza, la
mimica, i grafici, le segnalazioni marittime o aeree, i segnali stradali …
milioni di messaggi che ci parlano e soddisfano il bisogno degli esseri umani
di raccontare una storia.
Cinque studi di volti di Leonardo da Vinci |
Autoritratto di Van Gogh: a mio parere un capolavoro che ha un impatto soggiogante. Vincent riesce davvero a farci vedere attraverso i suoi occhi. |
Esaminate ora la forma del
viso e degli occhi (allungati, grandi, piccoli, incavati), lo sguardo
(profondo, malinconico, dubbioso, misterioso, allusivo, accigliato) e i
particolari: le sopracciglia, il naso (adunco, grande, piccolo, storto, greco),
la fronte (alta e spaziosa, aggrottata, sfuggente) le labbra (bocca aperta,
chiusa, che sorride, imbronciata), i capelli (sono arruffati o ben pettinati?).
Quali altri particolari
notate? Ha la barba o i baffi (curati, ispidi, tagliati in una foggia antica)?
Un grosso neo?
Che idea vi fate della
personalità di questo personaggio? Per rispondere a questa domanda fate molta
attenzione anche all’atteggiamento della persona ritratta.
Osservate ora i vestiti.
Cosa vi dicono dell’epoca del personaggio? Sapreste dargli una nazionalità? Chi
è questa persona ritratta? Che lavoro fa?
Concentratevi ora sullo
sfondo: gli effetti di luce, i personaggi in secondo piano. I particolari,
l’ambientazione, il tempo atmosferico.
Potete poi passare all’interpretazione
del quadro: la lettura che ne fate voi corrisponde a quella di un’altra persona
che sta guardando il quadro insieme a voi?
Come pensate che guarderebbe
questo quadro un pittore? Cosa osserverebbe? Su cosa si concentrerebbe?
Come lo vedrebbe un collezionista
di opere d’arte? E il custode del museo?
Bene, ora, se siete arrivati
fin qui a seguire il mio “gioco”, sono quasi sicura che vi è venuta in mente
una storia da scrivere … Felice scrittura!
Giovanna Bellelli, di Edgar Degas: la "morbidezza" del carboncino esalta le caratteristiche psicologiche della bambina. |