Tutto da cambiare, Tonino!

Tutto da cambiare, Tonino!
Tonino è cresciuto ed è a spasso nella rete! Se vuoi puoi seguirlo su Blook Intrecci nella rete. Leggi tutto il libro gratis a puntate! Qui trovi il primo capitolo: https://blookintreccinellarete.blogspot.com/2015/06/antonio-punto-e-capo-primo-capitolo-due.html

lunedì 22 aprile 2024

"Oggi leggo icché mi pare" alla Biblioteca Pieraccioni, 23 aprile 2024

 

Alla Biblioteca Dino Pieraccioni martedì 23 aprile un reading ad alta voce sulla passione per la lettura.

In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore (23 aprile) l’associazione La Voce delle Parole e la Biblioteca Dino Pieraccioni propongono una serie di brani tratti da varie opere, incentrate sulla passione per la lettura e sulle emozioni che questa suscita nei lettori.

L’iniziativa si inserisce nel calendario della 14° edizione del Maggio dei Libri, campagna nazionale del Centro per il libro e la lettura, che celebra l’importanza della lettura come strumento di conoscenza e consapevolezza, capace di rendere autenticamente liberi.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti - prenotazione consigliata 055 2625723 

bibliotecapieraccioni@comune.fi.it

Biblioteca Pieraccioni, Via Aurelio Nicolodi, 2 - Firenze




A proposito, e voi icchè vu' state leggendo? Io mi sono super innamorata di "Controvento" di Federico Pace. Ammetto la mia ignoranza: non conoscevo questo autore. Quando ho iniziato a leggere il libro, come sensazione, mi ha riportato alla memoria "Le città invisibili" di Calvino (forse perché il primo racconto tratta del viaggio di Oscar Niemeyer da Rio de Janeiro fino a Brasilia, per fondare una città). Se vi immergerete in queste pagine, avrete la possibilità di viaggiare in compagnia di Van Gogh, David Bowie, Frida Kahlo, Joni Mitchell, Pessoa e molti altri personaggi. Farete un pezzo di strada con loro, sbirciando nei loro sentimenti e condividendo le motivazioni che li hanno spinti a "quel" viaggio alla scoperta di se stessi.

Felice lettura!

mercoledì 10 aprile 2024

La città dei giovani lettori, a Firenze, dall'11 al 13 aprile 2024

 

Giovedì inizia la seconda edizione del festival che vede protagonista il mondo del libro da zero anni in su! Tre giorni di letture animate, laboratori di scrittura, live painting, spettacoli, dibattiti e incontri, tutti dedicati alla letteratura per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, teen e young adult. 


www.lacittadeilettori.it


Informazioni per partecipare

Quasi tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito (senza prenotazione).

Per maggiori informazioni scrivere a giovani@lacittadeilettori.it.

sabato 6 aprile 2024

S’ha a dì d’andà? Vieni che ti racconto della mia gita a Piacenza!




Piazza dei Cavalli


Gli ultimi giorni di marzo sono stata a fare un giro fra Emilia Romagna e Lombardia ed ecco qui, a puntate, il mio diario di viaggio. Inizio con Piacenza, la prima città visitata, alla quale ho potuto purtroppo dedicare poche ore. Mi è rimasta la voglia di scoprirla meglio, soprattutto perché non ho potuto visitare la Galleria Ricci Oddi, che era chiusa giovedì pomeriggio. Rimedierò tornandoci e, a questo proposito, se qualcuno di voi conosce bene la città sarei felice se volesse suggerirmi cosa visitare la prossima volta.

Ero già stata varie volte in Emilia Romagna, attirata dalle torri e dai masti dei castelli medievali, da una terra operosa e ricca di attività agricole fruttuose, dalle sue spiagge, i musei, il cibo, le città d’arte, i boschi e l’Appennino. Inoltre, mi sono sempre sembrate persone accoglienti, simpatiche e pronte a rimboccarsi le maniche. A Piacenza infatti, una targa conservata a Palazzo Farnese recita: “Segnori vu sie tutti gi benvegnù e zascaun chi che vera sera ben vegnu e ben recevu” che, in due parole, significa “siete tutti ben venuti e chiunque verrà sarà ben accolto”. Promette bene, non è vero? Sono stata attirata anche dal fatto che Piacenza sia sempre stata in posizione di frontiera, una “terra di passo”, come scriveva Leonardo Da Vinci nel Codice Atlantico. Da qui passavano anche i pellegrini e i mercanti lungo la via Francigena e oggi vi basterà attraversare il Ponte Po per trovarvi in Lombardia. Ho sempre pensato che chi vive al limite fra più regioni si arricchisca di diverse influenze interessanti. Quindi ho preparato la valigia e via! 

Le previsioni del tempo erano pessime e invece Piacenza mi ha accolto con una pioggerellina fine che pian piano è cessata e che ha lustrato la città. Ho parcheggiato al Parcheggio Cavallerizza (Stradone Farnese 39) che mi è sembrato ben tenuto e piuttosto economico per essere così vicino al centro.




Il mio giro della città è partito dalla duecentesca Piazza dei Cavalli, che deve il nome alle due statue equestri in bronzo dei Farnese, scolpite da Francesco Mochi nel 1620. Sulla Piazza si affacciano anche il Palazzo Gotico, in marmo chiaro e laterizi rossi, decorato da merli ghibellini, il Collegio dei mercanti e il Palazzo del governatore.




Alle spalle della statua in marmo bianco di Carrara di Gian Domenico Romagnosi, filosofo e giurista piacentino noto per la larghezza di vedute, si erge la Chiesa di San Francesco, in stile gotico lombardo.


Un palazzo di Via XX Settembre


Da Piazza Cavalli, prendendo via XX Settembre (detta anche Stra dritta), si arriva in Piazza Duomo. È la classica via piena di vetrine di negozi e bei palazzi. Sono stata colpita da un grande pannello con una storia e una fotografia e mi sono fermata, incuriosita. Cercando poi su internet ho scoperto che si tratta del progetto “Camminarla Piacenza” che mira a riqualificare artisticamente alcune zone: in questo caso i pannelli con le immagini e le storie dedicate a Piacenza dell’artista e videomaker Gero Guagliardo erano poste sulle vetrine sfitte.  




In piazza Duomo si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, architettura romanico padana, in marmo rosa nella parte inferiore della facciata, col bel campanile quadrato in cotto. Una volta entrati non saprete dove poggiare gli occhi: la cattedrale è ricca di bellissimi affreschi e di un notevole polittico in legno dietro l’altare maggiore, opera di Bartolomeo da Groppallo. Nel battistero è conservata una vasca per il battesimo a immersione e una “Ultima cena” di un artista contemporaneo, Ulisse Sartini, che mi ha colpita molto. Nella cripta si trovano le reliquie di Santa Giustina.







Dalla cattedrale si raggiunge velocemente la Basilica di San Savino, col suo antichissimo crocifisso ligneo e i mosaici nel presbiterio.  

Un’altra basilica che vale la pena di visitare è quella di Sant’Antonino, il santo patrono della città: è la più antica di Piacenza.





Prima di andare a riprendere la macchina ho avuto giusto il tempo per dare un’occhiata a Palazzo Farnese nell’area della cittadella viscontea, che ospita i musei civici, e alle mura farnesiane in via Tramello. 


Basilica Santa Maria di Campagna


Ho visitato poi la basilica rinascimentale in laterizio di Santa Maria di Campagna (piazzale delle crociate), con la maestosa cupola affrescata da Giovanni Antonio Sacchi.




Per il pranzo ho scelto la Trattoria La Forchetta in via Borghetto, dove ho mangiato degli ottimi tortelli con la coda alla coppa piacentina e Gutturnio, il vino Doc più conosciuto della provincia di Piacenza.




Sulla via del ritorno verso Cortemaggiore, che avevo scelto come base per le varie mete di questa vacanza, scorci di prati, luce e nuvole.  




Stavo quasi per dimenticare la cartina! Vero che fa comodo? 😄



giovedì 21 marzo 2024

21 marzo, giornata mondiale della poesia

Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna in contemplazione della luna

Per celebrare la giornata mondiale della poesia ho scelto "Corrispondenze" di Charles Baudelaire, che fa parte della prima sezione del libro "I fiori del male": è una poesia-manifesto, in cui il poeta enuncia una determinata visione del mondo. Immergetevi in questi versi, e fate emergere il veggente che è in voi! Abbandonatevi alle sensazioni e al sortilegio evocatorio. Felice giornata della poesia! 

E' un tempio la Natura ove viventi 
pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l'uomo
tra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colori
e i suoni si rispondono come echi
lunghi che di lontano si confondono
in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte ed il chiarore.
Esistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l'espansione propria alle infinite
cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano dei sensi
e dell'anima i lunghi rapimenti. 

Charles Baudelaire Da I fiori del male, Les Fleurs Du Mal, 1857 

mercoledì 20 marzo 2024

Buon primo giorno di primavera


 

Scintille

Vieni, primavera, vieni

a svelare la bellezza del fiore

celata nel bocciolo

tenero e delicato.

Lascia cadere le note

che porteranno i frutti,

e passa con cura il tuo pennello

d'oro di foglia in foglia.

Rabindranath Tagore

domenica 3 marzo 2024

S’ha a dì d’andà? Vieni che ti racconto di "Firenze sketch tour"!

 

Also available in English

Se siete arrivati a Firenze per visitarla o se vi apprestate a lasciarla e siete in cerca di un ricordo da portare a casa, vi consiglio di affidarvi a una guida turistica illustrata: “Firenze sketch tour” di Kleiner Flug, casa editrice specializzata in graphic novels. È una guida pratica, maneggevole, con delle “chicche” per visitare la città anche fuori dalle solite rotte e soprattutto ricca di splendidi disegni e acquerelli. Io, da fiorentina, me ne sono innamorata, anche per l’opportunità di intrecciare la prospettiva soggettiva degli sketchers con quella dei miei occhi. È un confronto che vi permette di sentire che state entrando dentro l’anima della città, non la state solo visitando, perché Firenze non è solo quadri, palazzi e chiese, ma una città viva, che pulsa nelle sue botteghe artigiane, nei vicoli, nei mercati, nei giardini e nei fiorentini, sempre pronti a battute sagaci.

Molto bella anche la consistenza della carta, piacevole al tatto: quelle pagine aspettano solo che voi vi aggiungiate le vostre impressioni con delle note a margine. Avrete così una guida che rimane prima, durante e dopo la visita nella “città del giglio”, e nella quale, ogni volta che la risfoglierete, ritroverete tutta l’atmosfera del viaggio.




If you arrive in Florence to visit the city or if you are about to leave and you are looking for a souvenir to take home, I recommend you an illustrated guide: “Firenze sketch tour” by Kleiner Flug, a publishing house specialized in graphic novels. It is a practical, handy guide, full of beautiful drawings and watercolours. As a Florentine, I fell in love with it, also for the opportunity to intertwine the subjective perspective of the sketchers with my personal view. It is a comparison that allows you to feel that you are entering the soul of the city, you are not just visiting it, because Florence is not only paintings, palaces and churches, but a living city that pulsates in its artisan shops, alleys, markets, gardens and in Florentine people, always ready for shrewd jokes. 

The texture of the paper is also very nice, pleasant to the touch: those pages are just waiting for you to add your impressions with side notes. In this way, you have a guide that remains before, during and after your visit of the “city of the lily”, and in which, every time you leaf through it, you will find all the atmosphere of the trip.

 


martedì 27 febbraio 2024

Suggestioni da "Testo, come si diventa un libro" - Terza edizione, 23-25 febbraio 2024 - Stazione Leopolda, Firenze

 


Si è appena conclusa la terza edizione di "Testo", con tantissimi editori e i loro stand pieni di belle proposte, le "consultazioni poetiche" su misura, le conferenze, i laboratori, le passeggiate letterarie e la simpatica "giacca del lettore" di Todo Modo e Ultra (una giacca con tante tasche, a misura, per portarsi dietro libri, quaderni, riviste, penne e taccuini ...). Sono tornata a casa con una lunghissima lista di libri che devo assolutamente leggere, suggestioni, idee, progetti. Insomma, il daffare non mi manca, in attesa della quarta edizione di Testo! 

mercoledì 14 febbraio 2024

Buon San Valentino, in compagnia di Thomas Mann

 

Foto di Chloe Amaya da Pexels.com

“I loro occhi si incontrano da vicino, i suoi e quelli grigio verdi di lei, la cui posizione e il cui taglio, lievemente asiatici, lo incantano fino ai precordi. È fuori di sé dalla gioia, ma pur in questo stato si fa da un lato per lasciarla entrare per prima. Con un mezzo sorriso e un sommesso “Merci” – niente di più che un gesto educato -, passa e attraversa la soglia. Egli rimane lì immobile, nell’afflato di quello sfiorarsi, pazzo di felicità per l’incontro e per il fatto che una sua parola – quel “Merci”, appunto – sia stata rivolta direttamente e personalmente a lui. La segue, barcolla verso destra in direzione del proprio tavolo, e mentre si accomoda al suo posto riesce ad accorgersi che “Clawdia”, laggiù, che pure si sta sedendo, si volta a guardarlo … come se riflettesse, così gli pare, sul loro incontro dinanzi alla porta. Incredibile avventura! Giubilo, trionfo, infinita esultanza!”

"La montagna magica", Thomas Mann

martedì 13 febbraio 2024

Segnalazione: Mostra "Verso la modernità. Presenze femminili nella collezione d'arte della Banca d'Italia" - ingresso gratuito su prenotazione

 


Ingresso gratuito su prenotazione www.versolamodernita.it - fino al 10 marzo 2024

Trenta opere, appartenenti alla collezione della Banca, incentrate sulle presenze femminili in un momento fondante della storia e della cultura italiana, che parte dall'epoca dell'apertura al pubblico (1871) della nuova Sede della Banca Nazionale in via dell'Oriuolo (dal 1893 Banca d'Italia) per arrivare ai primi decenni del Novecento. La mostra mette in luce il progressivo emergere del ruolo della donna, dalla dimensione domestica fino alla conquista di un proprio spazio nella società.

All'inizio della mostra, al piano terra, sono esposti degli esemplari della Divina Commedia appartenenti alla collezione libraria della Banca. Il percorso della mostra permette anche di visitare il palazzo neorinascimentale della Sede.

venerdì 9 febbraio 2024

Ancora pochi giorni e ci vediamo di nuovo a Testo!


Manca poco alla nuova edizione di Testo, e sono già on line i primi eventi (ma ricordate di consultare giornalmente il sito, perché via via inseriscono nuovi laboratori e iniziative). 

Se non siete mai stati a Testo, in due parole vi racconto cosa è: il mondo del libro e tutto ciò che ruota attorno al magico oggetto del desiderio (almeno per noi appassionati lettori e/o scrittori). Il festival racconta tutto sui libri: come si scrivono, come si pubblicano, il mondo che sta dietro alle traduzioni e alle illustrazioni, la distribuzione e la vendita, e addirittura come si leggono! Potreste farci un pensierino anche se non siete appassionati lettori: chissà che Testo non vi faccia cambiare idea!

Cosa c'è in programma? Novità letterarie, ospiti da tutto il mondo, presentazioni, laboratori, percorsi guidati e passeggiate letterarie. Insomma, tenetevi liberi ...     

Tutte le info le trovate qui: testo.pittimmagine.com

mercoledì 7 febbraio 2024

Segnalazione: letteratura e psicanalisi

Dal 9 febbraio al via alla Biblioteca Orticoltura quattro incontri dedicati al rapporto tra letteratura e psicoanalisi

La psicoanalisi, così come la letteratura, affronta temi che attraversano la complessità umana da sempre. Ormai da diversi anni la biblioteca organizza un ciclo di incontri su “Letteratura e psicoanalisi”, in collaborazione con gli psicoanalisti e gli psicologi dell’Associazione Extimité di Firenze.

Quest’anno il tema proposto è “il perturbante”, il nascosto, lo spaventoso, quell’ ospite straniero che abita da sempre il pensiero dell’essere umano.

Prendendo spunto dalle prime battute del saggio di Freud “Sul perturbante”, attraverso quattro incontri i relatori ci accompagneranno in un affascinante percorso investigativo su tutti i luoghi del segreto, attraverso la penna dei poeti, le immagini delle rappresentazioni cinematografiche e le storie che si diramano nella stanza dell’analista.

Venerdì 9 febbraio - ore 17
Nella trasparenza dell’addio - Nicola Mariotti

La capacità di avvertire in sé l’alterità assoluta (così tanto perturbante) è ciò su cui si può edificare la ripetizione del sintomo, ma anche la capacità creativa del linguaggio e della poesia. La psicanalisi, come l’arte in generale, cerca di sostenere questo passaggio che sta come una possibilità in ogni incontro con se stessi e con l’altro.

Venerdì 23 febbraio - ore 17
L’ Unheimlich, il perturbante, nel cinema di Michael Heneke - Ilaria Detti

Il cinema di Michael Haneke esplora in modo instancabile e mai uguale la questione del perturbante e della violenza: due temi che peraltro si parlano assai da vicino. Cosa turba la quiete della casa? Cosa nella sua struttura fa sì che essa non possa mai fino in fondo rappresentare, per noi umani, il conosciuto, il rassicurante, il familiare? E questo vale per la casa tout-court: che sia la nostra persona, la nostra abitazione, la nostra comunità. Il domestico è il luogo del segreto: un resto inassimilabile, insondabile, inesauribile, trasmissibile.

Venerdì 1 marzo - ore 17
Ogni essere umano è nato per scrivere un libro - Giulia Lorenzini

Piuttosto nota è la frase che Rimbaud scrisse in alcune lettere al caro amico e confidente Georges Izambard: Je est un autre, Io è un Altro.
Senza saperlo il poeta francese aveva dato la definizione di ciò che in psicoanalisi chiamiamo Unheimlich e che traduciamo in italiano con la parola perturbante, ma esattamente quali implicazioni può avere la frase Io è un Altro? La lettura e il commento di alcuni passi del romanzo di Agota Kristof Trilogia della città di K. ci permetteranno di sollevare e di mettere a tensione alcune delle questioni chiave del pensiero psicoanalitico in cui si ritrova la posizione eccentrica, straniera, che ognuno di noi occupa rispetto a se stesso.

Venerdì 22 marzo - ore 17
Cosa può voler dire quel “insieme, sempre, anche”? - Federico Fabbri

Heidegger, dopo aver già trattato della chiacchiera in Essere e tempo, ci ritorna in Introduzione alla metafisica ed è proprio lì che potrete trovare la frase che dà il titolo all’incontro.
Siamo al capitolo IV La limitazione dell’essere e in queste pagine troviamo una parola che un paio di decenni prima aveva impegnato
anche Freud: Unheimlich.
Nell’opera dello psicoanalista la traduzione italiana propone il termine “perturbante”, in quella del filosofo invece “inquietante”.
Per seguire il tragitto interrogante che parte dalla chiacchiera e passa per il perturbante/inquietante, seguiremo alcuni passaggi proposti da Heidegger e Freud, certo, ma anche dalla poetica di E. Jabès. Perché la poesia? Perché, riprendendo il detto del filosofo, “poeticamente abita la terra l’uomo”.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. Per informazioni contattare la Biblioteca Orticoltura al numero 055 4627142 oppure scrivere a bibliotecaorticoltura@comune.fi.it

Biblioteca Orticoltura Via Vittorio Emanuele II, 4 Firenze

Segnalazione: la mappa dei luoghi della lettura - Firenze

Il Comune di Firenze, attraverso le Biblioteche comunali, ha disegnato una mappa interattiva dei luoghi della lettura della città: associazioni, biblioteche, bibliobus e gruppi di lettura

Per segnalare modifiche ai luoghi esistenti o inserirne di nuovi è possibile scrivere a pattoperlalettura@comune.fi.it specificando nome, indirizzo con numero civico, breve descrizione del luogo, offerta e contatti.

Scopri qui la mappa: 

https://cultura.comune.fi.it/dalle-redazioni/la-mappa-dei-luoghi-della-lettura

martedì 30 gennaio 2024

Segnalazione: Bando SPACCIAMO CULTURE interdette! Bando per artisti e creativi under 35

Il bando Spacciamo Culture interdette è promosso da Chille de la balanza, storica compagnia di ricerca Italiana residente dal 1998 nell’ex-manicomio di San Salvi (Firenze).

Il bando si struttura in due sezioni, entrambe aperte a giovani under 35:

SEZIONE 1
ARTE VISIVA E ARCHITETTURA
Bando per artisti/e di arti visive, architetti/e, designer, paesaggisti/e e pianificatori/trici chiamati/e a intervenire sul tema degli spazi pubblici da restituire alla città, mediante l’interazione tra corpo, spazio e opera d’arte. I selezionati parteciperanno a un seminario tematico, con attribuzione di crediti formativi, al termine del quale verranno scelte 10 opere da realizzare, grazie a un plafond di 700 euro per ognuna.

SEZIONE 2
TEATRO E DANZA
Bando per attori/trici, danzatori/trici e drammaturghi/e, impegnati/e a interpretare o riscrivere storie interdette di ieri e oggi. Le 4 proposte scelte verranno supportate nella realizzazione delle performance e portate in scena in tre serate a San Salvi, al termine delle quali verranno attribuiti 1° premio di 500 euro, un 2° premio di 300 euro e due 3° premi (menzioni).


giovedì 18 gennaio 2024

S’ha a dì d’andà? Vieni che ti racconto delle donne di Santa Croce! (Seconda parte)

 


Umiliana de' Cerchi


Umiliana de’ Cerchi, di nobile e ricca famiglia, fu data in sposa a un usuraio, contrariamente ai desideri della giovane, che avrebbe voluto entrare in convento (fra l’altro l’usura era considerata uno dei peggiori peccati, perché l’usuraio guadagna più passa il tempo, mentre il tempo compete solo a Dio). Durante la sua vita di sposa compié moltissimi atti considerati miracolosi e si dedicò incessantemente a opere di misericordia. Il marito le regalava spesso abiti molto belli (in quel periodo l’ostentazione della ricchezza raggiunse picchi così alti che la Repubblica Fiorentina promulgò addirittura delle leggi per limitare lo sfarzo) che lei donava ai poveri, sfoderava il suo materasso per donare il materiale ai conventi delle suore, dava elemosine ai bisognosi.

Una volta diventata vedova, tornò nella casa del padre e scelse di diventare terziaria francescana (una pinzochera, come si chiama a Firenze), vivendo in preghiera e solitudine. Fu sepolta sotto il pulpito della basilica (considerato un punto di onore) e beatificata intorno al 1600.



Emilia Peruzzi Toscanelli, donna coltissima, promosse l’elaborazione di un questionario sulla condizione della donna. Sia lei che il marito (Ubaldino Peruzzi, sindaco di Firenze) erano amanti della patria, tanto che donarono parte dei loro beni per risanare il bilancio. Furono molto celebri i suoi salotti di Firenze e dell’Antella, frequentati dai migliori artisti e intellettuali. È sepolta accanto al marito, di fronte alla cappella di famiglia.




La Cappella della madre italiana, progettata dallo scultore Libero Andreotti e inaugurata nel 1925, è dedicata alle madri che hanno visto i loro figli partire per la guerra (sulle vetrate sono riportati i nomi delle principali battaglie combattute dall’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale). Osservate il volto della vergine: il velo sembra un elmetto.  

monumento funebre dedicato a Louise Favreau


Félicie De Fauveau, scultrice (1801-1886): studiò con incisori e orafi ed è rinomata per la grande maestria e resa dei dettagli (notate la rappresentazione di Firenze: sembra un’incisione. Raffigura il panorama che si godeva da Villa Gamberaia, dove la scultrice viveva con la sua famiglia). Fu un personaggio singolare, attiva politicamente, girava per le campagne francesi vestita da uomo per reclutare soldati per sostenere il ritorno del re borbonico. Si rifugiò a Firenze per evitare l’arresto e aprì un atelier, frequentato da importanti artisti, vivendo della sua arte.  Questo monumento funebre è dedicato a una giovane poetessa, Louise Favreau, morta prematuramente a 17 anni. Félicie De Fauveau lo scolpì ispirandosi a uno dei componimenti della poetessa.

 

 

"When all the medical officers have retired for the night she may be observed alone, with a little lamp in her hand, making her solitary rounds"


Florence Nightingale, “inventrice” delle scienze infermieristiche moderne, conosciuta anche come “la signora con la lanterna” (soprannome che le fu dato durante la guerra di Crimea, quando visitava di notte i soldati feriti). Tramite l'ideazione del suo “grafico a rosa”, si rese conto che i soldati feriti non morivano tanto per le ferite riportate quanto per le cattive condizioni igieniche e la scarsa assistenza. Ogni anno, il 12 maggio, diverse delegazioni di infermieri depongono centinaia di rose rosse sotto la sua statua.


 

Nel cenacolo possiamo ammirare l'affresco “Albero della Vita e Ultima cena” di Taddeo Gaddi. È una rappresentazione particolare, perché sotto la croce, accanto al gruppo delle pie donne, c’è una figura femminile: si tratta della committente, la terziaria francescana Vaggia Manfredi (nella cornice è presente lo stemma di famiglia).

 


Ancora qualche dato sulle donne: è solo nel 1919 che le donne sono legittimate a compiere atti e prendere decisioni di carattere contrattuale senza l’autorizzazione del marito (“Norma circa la capacità giuridica della donna”). La legge Sacchi riconobbe l’accesso (pur con alcuni limiti) delle donne agli impieghi pubblici e all’esercizio delle professioni. Nel 1963 la legge Sacchi verrà superata con una riforma, in base alla quale “la donna può accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere, categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge”.

È del 1946 invece il diritto del voto alle donne.

Nel 1964 Letizia De Martino diventò la prima donna giudice d’Italia.     

mercoledì 10 gennaio 2024

S’ha a dì d’andà? Vieni che ti racconto delle donne di Santa Croce!



A fine novembre ho partecipato a una visita guidata al complesso monumentale di Santa Croce (Firenze) che approfondiva la storia delle donne: un percorso di visita dedicato a ripercorrere la memoria di importanti figure femminili e delle loro vicende. Condivido con voi alcune foto e informazioni apprese dalla guida. Spero vi serviranno per visitare Santa Croce in modo un po' insolito. 

Pubblicherò le informazioni complete in più parti, altrimenti verrebbe un post lunghissimo. Cercate quindi nei prossimi giorni le "puntate" successive! 

Partiamo con una piccola premessa!

La donna nel medioevo era posta sullo stesso livello dei minori: non aveva personalità giuridica, non poteva disporre del proprio patrimonio, non aveva autonomia. Le veniva concesso il cosiddetto peculium, l’equivalente di una piccola somma di denaro che poteva amministrare.

Essendo una discendente di Eva, la donna era considerata un essere ribelle, incline alla disobbedienza, che l’uomo aveva il diritto di correggere: lo ius corrigendi consentiva all’uomo di usare la frusta o le mani a tale scopo. Pensate che è stato abolito in Italia solo nel 1956!

A Firenze esisteva anche la figura del mundio, derivata dal diritto longobardo, che aveva il compito di fare da tutore legale alla donna. Di solito era la figura maschile più prossima (ad esempio il padre, il marito, il fratello) che si occupava di prendere decisioni e stipulare affari per conto della donna. Per la donna, quindi, le vie possibili della vita, come ci racconta Chiara Frugoni nei suoi studi, erano tre: matrimonio, convento, prostituzione.


Cappella Fustellani, affreschi di Agnolo Gaddi: l’affresco in alto mostra San Nicola di Bari che getta in una casa, attraverso una finestra, un piccolissimo pacchettino, che contiene del denaro per la dote delle tre fanciulle, figlie del mercante. Il mercante era disperato perché aveva perso i suoi averi e non poteva dare una dote alle figlie. Temeva, quindi, che sarebbero state costrette a prostituirsi. Il dono di San Nicola permise alle figlie del mercante di fare un buon matrimonio e intraprendere la via della famiglia.

Tomba monumentale di Luisa Stolberg-Gedern contessa D’Albany


Solo nel 1751 le donne possono iniziare a stipulare affari per conto proprio e alla fine del 1700 viene loro concesso di mantenere i titoli nobiliari acquisiti per vie matrimoniali, anche se rimangono vedove. 

Uno dei modi per esprimere la propria personalità, per le donne, era il salotto letterario, che rappresentava spesso anche un modo per aiutare il marito nell’attività politica o negli affari. Famosi furono i salotti di Emilia Toscanelli Peruzzi, Luisa Stolberg, Charlotte Bonaparte. In questi salotti venivano invitate personalità di spicco.

La storia di Luise Stolberg Gedern, contessa D'Albany, è una storia interessante, che simboleggia una caparbia e una tenacia non indifferenti per l’epoca. Era nata in una antica e nobile famiglia. Rimasta orfana a 3 anni, venne presa sotto l’ala dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, che fece in modo che la bambina avesse un’istruzione e le fosse garantito un futuro. Luise si sposò per procura con il principe Charles Stuart, che era considerato dai giacobiti il legittimo erede al trono di Inghilterra, Irlanda e Scozia. Durante il matrimonio vissero a Firenze e a Roma e all’inizio la coppia fu felice, ma ben presto le cose peggiorarono. Sembra infatti che il principe fosse un alcolista, che spesso picchiava la moglie (fu accusato anche di tentato omicidio). Luise però era molto forte e, grazie a un'importante rete di amicizie influenti, riuscì a ottenere (all’insaputa del marito) un vitalizio, che le venne garantito dalla corte di Francia e di Inghilterra (grazie all’intervento del cognato, cardinale di York). Riuscì quindi a separarsi dal marito con l’aiuto del re di Svezia, benché la legge non lo consentisse, e a scappare da Firenze, grazie all’aiuto di Vittorio Alfieri (con cui aveva una relazione) che la nominò sua erede universale. Dopo la separazione Luise visse a Firenze con Vittorio Alfieri: il loro salon divenne un punto di riferimento importante per la città, frequentato dai migliori letterati. Come racconta Massimo D’Azeglio, era uno dei pochi salon fiorentini dove erano ammessi i bambini, che venivano vezzeggiati con cialde e gelati (D’Azeglio frequentò quel salotto letterario da piccolo e lo cita nelle sue memorie).

La tenacia di questa donna è dimostrata anche dal fatto che riuscì a ottenere la sepoltura all’interno della basilica di Santa Croce per Vittorio Alfieri, nonostante la loro relazione extraconiugale. La tomba monumentale di Alfieri fu realizzata da Antonio Canova e, data la risonanza dell'opera, fu collocata in una posizione di grande prestigio: fra il sepolcro di Michelangelo e quello di Machiavelli. 

Alla prossima "puntata", dove vi racconterò di altre donne di Santa Croce! 

lunedì 1 gennaio 2024

Il mattino dell'anno nuovo, Drummond De Andrade


Sorge il mattino di un nuovo anno.
Le cose sono lustre, a posto.
Il corpo liso si rinnova di spuma.
Tutti i sensi svegli funzionano
La bocca sta masticando la vita.

Vi auguro di sgranocchiarvi in allegria, fiducia, consapevolezza e generosità questo 2024