Dove abbiamo parcheggiato: PARKING
SAINT JOSSE - RUE SAINT JOSSE (vicino
alla “Piccola Venezia”).
Avevo inserito Colmar come
meta irrinunciabile del nostro viaggio, ma l’esperienza ha superato
l’aspettativa. Colmar vale davvero il viaggio e meriterebbe, neanche a dirlo,
più tempo da dedicarle. Noi ci abbiamo passato solo un giorno, purtroppo. Ecco
qui di seguito l’itinerario che abbiamo seguito:
Ufficio del turismo (place
Unterlinden), per prendere la cartina! Voi la trovate già in questo post e
potete quindi modificare l’itinerario. Col senno di poi, sarebbe stato meglio
dedicare le prime ore della mattina alla “Piccola Venezia”, che invece noi
abbiamo visitato nel pomeriggio: c’era veramente tantissima gente e questo non ha
favorito una visita tranquilla e rilassata come mi ero immaginata. Cercate di
andarci nelle ore meno caotiche.
LA CASA DELLE TESTE RUE DES
TETES: Palazzo borghese del 1609 in stile rinascimentale renano, un tempo borsa
del vino. Potrete osservare sulla sua facciata 105 maschere grottesche e un
magnifico bovindo che si erge su due piani. Un bottaio alsaziano, opera di
Auguste Bartholdi, corona il timpano intagliato.
CHIESA DEI DOMENICANI:
ospita il capolavoro di Martin Schongauer, la “Madonna del Roseto”. Noi
purtroppo l’abbiamo trovata chiusa. Abbiamo visitato Colmar di lunedì, giorno
di chiusura completa della chiesa. Posso capire che non sia possibile trovare
una chiesa sempre aperta, ma andrebbero previste delle fasce orarie per
permettere le visite in qualsiasi giorno: una chiesa non è un museo.
COLLEGIATA DI SAN MARTINO - PLACE
DE LA CATHEDRALE: Edificata a partire dal 1235 e completata alla fine del XIV
secolo. Meravigliosa cattedrale gotica: l’arenaria gialla riflette i raggi del
sole e la fa risplendere! Da notare sulla facciata principale il portale con i
rilievi del timpano raffiguranti l’adorazione dei Magi e il giudizio universale
e il bel tetto coperto di maioliche colorate. Interno percorribile interamente,
con belle vetrate. Nel transetto nord si trovano, attorno alla figura di Gesù,
le statue dei santi di Alsazia, provenienti dall’antico altare maggiore di S.
Martino: San Martin, Santa Richarde, Santa Odile, San Primin, San Fidele, San
Materne, San Morand, San Leon IX, San Arbogast.
L’ANTICO CORPO DI GUARDIA - PLACE
DE LA CATHEDRALE: da osservare la loggia e il repertorio decorativo che,
insieme al portale, rappresenta un gioiello di architettura medievale dell’Alto
Reno.
Per gli appassionati del
Natale: non perdetevi il negozio interamente dedicato al Natale, in una
stradina dietro il palazzo dell’antico Corpo di Guardia.
Relax per il pranzo al PARC
DU CHAMPS DE MARS e alla FONTANA BRUAT, inaugurata nel 1864. La fontana di
Auguste Bartholdi, sormontata dalla statua di Armand Joseph Bruat, ammiraglio
comandante in capo della flotta francese durante la spedizione di Crimea, fu
distrutta nel 1940. Le allegorie dei 4 continenti e la vasca furono ricreate
nel 1958. Una curiosità per gli appassionati di moda: la modella a cui
Bartholdi si è ispirato per Oceania è la bisnonna di Yves Saint-Laurent!
Bartholdi era un artista impegnato nella difesa dei diritti umani e ha
prodotto, nel corso della sua carriera, numerose opere che testimoniano i
principi umanisti dell’illuminismo. Donò alcune opere a Colmar, sua città
natale: la fontana Schwendi Place, la fontana Roesselmann, le Monument a
Gustave Adolphe Hirn, le monument a l’amiral Bruat, le monument au general
Rapp, le Tonnelier Alsacien.
LA CASA PFISTER - RUE DES
MARCHANDS: palazzo borghese rinascimentale del 1537, apparteneva al cappellaio
Louis Scherer di Besancon, che si era arricchito dallo sfruttamento delle
miniere d’argento della Val de Liepvre. Ha un bellissimo bovindo angolare e un
ricco dipinto murario.
KOIFHUS - PLACE DE
L’ANCIENNE DOUANE: centro economico e politico in stile gotico e
rinascimentale, del 1480. Rimane a testimonianza dell’attività commerciale di
una città in cui le strade confluivano dall’Italia alle Fiandre, dal Danubio
allo Champagne. Da notare il tetto, che richiama quello della Collegiata di San
Martino. Proprio in place de l’Ancienne Douane abbiamo assistito a parte di un
concerto di un’orchestra di strada dei Paesi Bassi (Ulysses ensemble).
Emozionante! La musica dal vivo riesce sempre a commuovermi e a ispirarmi.
Il mercato coperto (visto
solo da fuori perché era chiuso) in Rue des Tanneurs (il vecchio quartiere dei
conciatori). Sembra sia molto caratteristico e che vi si trovino diverse
specialità locali.
QUAI DE LA POISSONNERIE
(quartiere dei pescatori), RUE TURENNE (chiamata “Piccola Venezia” per
l’allineamento delle case su entrambi i lati del fiume Lauch): si tratta di una
vasta zona pedonale della vecchia Colmar, un quartiere pittoresco, con i tipici
edifici e le case a graticcio. Sicuramente vi capiterà di vedere le
caratteristiche imbarcazioni che solcano
il fiume, cariche di turisti: sembrano gondole col fondo piatto.
La curiosità per gli amanti
di Miyazaki: sembra che lo Studio Ghibli si sia ispirato alle tradizionali case
a graticcio e alla casa Pfister di Colmar per l’ambientazione del film “Il
castello errante di Howl”.
Un negozio carino da
visitare: “RUC” in piazza della Cattedrale, 6. Una libreria/cartoleria su più
piani, davvero ben fornita e con oggetti deliziosi.
Colmar è piena di musei:
museo Unterlinden (col meraviglioso chiostro gotico), museo Bartholdi (nella
casa natale del creatore della Statua della Libertà! Una riproduzione della famosa
statua la trovate anche a Colmar, in Route de Strasbourg, nei pressi
dell’Aerodrome de Colmar/Houssen), museo di storia naturale, museo del
giocattolo, museo Hansi, museo del cioccolato, spazio d’arte contemporanea
André Malraux, biblioteca domenicana.
Colmar e l’Alsazia sono
anche una meta interessante per gli appassionati di vini (Strada dei vini
dell’Alsazia): una leggenda narra che i vini di questa zona siano così buoni
grazie al sangue di un drago. Molto tempo fa, quando la valle del Reno formava
un grande lago, un drago emerse dalle acque per stabilirsi sulla riva di
Letzemberg. L'enorme creatura era molto stanca e si appisolò. Il sole approfittò del suo riposo
per brillare sempre più luminoso e sciogliere le scaglie del drago. Scoppiò una
battaglia fra il drago e il sole e alla fine il drago morì, spargendo il suo
sangue intorno al luogo chiamato Drachenloch. Secoli dopo, una volta che le
acque si ritirarono, gli uomini piantarono la vite su questa collina, ottenendo
sempre un ottimo vino.
Bon Voyage
Esistono diverse varianti della lingua alsaziana, distribuite dal nord al sud. Proveniente dalla famiglia linguistica germanica, le sue origini risalgono al IV secolo. Eccovi un assaggio.