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sabato 2 agosto 2025

Itinerari di viaggio: Portogallo magico. Seconda tappa ÓBIDOS – ALCOBAÇA – NAZARÉ – BATALHA – FATIMA

Lasciamo Lisbona, consci che ci sarebbero voluti almeno altri due giorni per conoscerla meglio. Siamo di nuovo sulla strada e puntiamo a nord, verso Óbidos, un delizioso villaggio medievale con una cinta muraria intatta. Nel 2015 è stata riconosciuta come Città Creativa della Letteratura dall'UNESCO, per l'impegno nel promuovere la cultura letteraria attraverso eventi e iniziative. Uno fra questi è “Folio”, il festival internazionale della letteratura (che quest’anno si terrà dal 9 al 19 ottobre). 

Óbidos
                                               

Pensate che Óbidos fu uno dei regali che il monarca Dom Dinis fece a Dona Isabel per le loro nozze. Vi lascio qui un link per leggere la loro storia: https://lisbon-a-love-affair.com/it/2020/09/03/isabella-di-aragona-la-regina-santa/

Queste sono le nostre tappe di visita, ma il villaggio è piccolo e potete concedervi il lusso di “perdervi” fra le viuzze tortuose, ammirando i fiori rampicanti, le abitazioni incorniciate da fasce giallo o blu, gli azulejos e le tipiche rondini portoghesi.



Porta da vila: appena varcata la porta è stupendo l’impatto che si prova trovandosi nella loggia con gli azulejos, che per noi è stato amplificato dal suono della chitarra di un musicista che si stava esibendo proprio lì, Pedrinho Ribeiro. Complice anche l’ottima acustica, sarei stata tutto il giorno ad ascoltarlo! 

Igreja de São Pedro: spicca la pala d'altare in legno dorato barocco. Accoglie le spoglie di padre Francisco Rafael da Silveira Malhao, che fu considerato un grande oratore sacro del suo tempo (oltre che poeta). I suoi sermoni testimoniavano una conoscenza approfondita della teologia, della storia e della letteratura.

Igreja de Santa Maria: la chiesa più bella del borgo, ornata di splendidi azulejos bianchi e blu e da un soffitto di legno dipinto, costruita nel XII secolo su un vecchio tempio visigoto e divenuta moschea durante l’occupazione moresca. Ammirate il dipinto della pittrice Josefa di Obidos, unica artista donna in Portogallo nel XVII secolo, molto amata dalla critica.

Igreja de São Tiago: una scoperta davvero inaspettata. Pensi di entrare in una chiesa e ti trovi in una libreria! Precedentemente era un importante luogo di pellegrinaggio, poi è stata sconsacrata e trasformata in libreria. Mantiene, comunque, una sorta di religiosa quiete, che contrasta con il via vai dei turisti che si trovano nelle vie del borgo. Vale assolutamente la pena di entrare, sia per vedere quanto rimane della Chiesa, sia per ammirare la trasformazione. Al piano di sopra abbiamo avuto l’ulteriore sorpresa di trovare una signora, Natalia Santos, merlettaia e poetessa, che espone e vende le sue opere.

Il castello: arroccato sulla collina, fu voluto da Dom Dinis a scopo difensivo. Non più visitabile, oggi è una bellissima pousada.

Prima di lasciare Obidos potete salire sulle mura, ma fate attenzione se volete fare il camminamento! Sono prive di misure di sicurezza!

L’esperienza da fare, scegliendo uno dei tanti negozietti: fermatevi ad assaggiare il liquorino tipico (il Ginja em copo de chocolate, un liquorino all’amarena che viene servito in un bicchierino di cioccolata. Squisito!).




POST IN COSTRUZIONE: TORNA A TROVARMI PER GLI AGGIORNAMENTI SULLE TAPPE SUCCESSIVE A ÓBIDOS

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