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sabato 23 agosto 2025

Itinerari di viaggio: Portogallo magico. Seconda tappa ÓBIDOS – NAZARÉ - ALCOBAÇA – BATALHA – FATIMA

Per ÓBIDOS e NAZARÉ vedi post del 2 agosto 2025.

ALCOBAÇA

A soli 15 km di distanza dalla nostra precedente tappa, fra la costa atlantica e le montagne, troviamo Alcobaça, che deve la sua fama al Monastero di Santa Maria, splendido esempio di architettura gotica portoghese, fondato nel 1153 su un terreno donato a Frate Bernardo de Claraval, fondatore dell'Ordine Cistercense, dal primo re del Portogallo, Afonso Henriques, in adempimento di un voto fatto dopo la Riconquista Cristiana di Santarém.

Entrando, ci accoglie un’unica lunga navata, spoglia di ogni ornamento e sorretta da grandi pilastri: si avverte subito un senso di raccoglimento che invita al silenzio. Al centro di ogni braccio del transetto si trovano le tombe di Pedro I e Inês, poste una di fronte all'altra.

Pedro I e Inês de Castro sono i protagonisti di una delle storie d'amore più commoventi del Portogallo.

Il principe Pedro I, sebbene si fosse sposato con Constança di Castiglia per ordine del padre, si innamorò, ricambiato, di Inês de Castro, dama di compagnia di sua moglie. I due amanti non perdevano occasione di incontrarsi a Coimbra, nei giardini di Quinta das Lágrimas, scambiandosi lettere appassionate attraverso un canale, detto "Cano dos Amores", le cui acque trasportavano i messaggi d'amore tra la Quinta e il Palazzo Reale.
Dopo la morte di Constança nel 1345, Pedro iniziò a vivere con Inês e i loro figli nel Palazzo Paços de Santa Clara, a Coimbra. Re Alfonso IV, contrario a questa unione e messo sotto pressione dalla corte, che temeva per le sorti dell’unico nipote legittimo, Ferdinando, nel 1355 ordinò che Inês venisse assassinata.
Alla notizia della morte della sua amata, Pedro temette di impazzire dal dolore e guidò una rivolta contro il re, giurando che non avrebbe mai perdonato suo padre per il terribile omicidio.
Quando Pedro diventò re, nel 1357, fece arrestare e uccidere gli assassini di Inês, strappando loro il cuore. Subito dopo, fece in modo che Inês venisse proclamata regina postuma, testimoniando di averla sposata in segreto, facendola riesumare e costringendo la corte a baciare la mano del cadavere in segno di obbedienza.
Nel 1360 il corpo di Inês fu trasferito da Coimbra al Monastero Reale di Alcobaça. Pedro commissionò due magnifiche tombe per restare per sempre vicino all’amore della sua vita: le splendide sculture gotiche, finemente decorate con rilievi raffiguranti scene di vita della coppia, di Cristo e di San Bartolomeo, sono collocate ai due lati del transetto in modo che quando arriverà il giorno del Giudizio Universale le anime dei due innamorati si possano sollevare e guardare un’ultima volta occhi negli occhi.

Dalla fine del XIX secolo, Alcobaça si affermò come territorio di espressione artistica della ceramica. Il percorso ceramico di Pedro e Ines nasce da un'interpretazione dell'episodio di Ines de Castro di “I Lusiadi”, di Luís Vaz de Camões. Include anche un sonetto dello stesso autore e un altro di Miguel Torga. Le dieci fabbriche partecipanti, invitate dal comune di Alcobaça, traducono in ogni opera l'universo letterario, identitario e simbolico dell'amore di Pedro e Ines.




Dopo la visita al Monastero, dichiarato Patrimonio Unesco, passeggiate per le vie della città. Noi l’abbiamo trovata quasi deserta, probabilmente per l’orario nel quale siamo arrivati. Ci sono diverse pasticcerie e botteghe artigiane che espongono le tradizionali ceramiche dipinte a mano. 
Se avrete fortuna, potrebbe capitarvi di udire cantare una voce meravigliosa per le strade della città: si tratta di João Paulo Ferreira, un cantante lirico che vive ad Alcobaça. Cercatelo su Youtube: vi innamorerete della sua voce sublime. Non seguo molto la lirica, ma mi sono stupita di non aver mai sentito parlare prima di questo artista. Un ragazzo portoghese però mi ha spiegato che la lirica in Portogallo è sempre stata considerata musica d'élite, dato che la maggior parte delle opere sono in italiano e tedesco. A causa di questa barriera linguistica, difficilmente superabile, la musica popolare è stata sempre più apprezzata della lirica. 

Di nuovo in marcia, puntiamo verso nord. La prossima tappa sarà la piccola città di Batalha, nota per il suo spettacolare complesso monastico. La Capela Imperfeita mi ha colpita in modo particolare e ha acceso in me un senso di meraviglia e suggestione. 

POST IN COSTRUZIONE. Se volete seguirmi nella prossima visita, tornate a visitare il blog. 

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sabato 2 agosto 2025

Itinerari di viaggio: Portogallo magico. Seconda tappa ÓBIDOS – NAZARÉ - ALCOBAÇA – BATALHA – FATIMA

Lasciamo Lisbona, consci che ci sarebbero voluti almeno altri due giorni per conoscerla meglio. Siamo di nuovo sulla strada e puntiamo a nord, verso Óbidos, un delizioso villaggio medievale con una cinta muraria intatta (84 Km da Lisbona, 1 ora circa di viaggio). Nel 2015 è stata riconosciuta come Città Creativa della Letteratura dall'UNESCO, per l'impegno nel promuovere la cultura letteraria attraverso eventi e iniziative. Uno fra questi è “Folio”, il festival internazionale della letteratura (che quest’anno si terrà dal 9 al 19 ottobre). 

Óbidos
                                               

Pensate che Óbidos fu uno dei regali che il monarca Dom Dinis fece a Dona Isabel per le loro nozze. Vi lascio qui un link per leggere la loro storia: https://lisbon-a-love-affair.com/it/2020/09/03/isabella-di-aragona-la-regina-santa/

Queste sono le nostre tappe di visita, ma il villaggio è piccolo e potete concedervi il lusso di “perdervi” fra le viuzze tortuose, ammirando i fiori rampicanti, le abitazioni incorniciate da fasce giallo o blu, gli azulejos e le tipiche rondini portoghesi.



Porta da vila: appena varcata la porta è stupendo l’impatto che si prova trovandosi nella loggia con gli azulejos, che per noi è stato amplificato dal suono della chitarra di un musicista che si stava esibendo proprio lì, Pedrinho Ribeiro. Complice anche l’ottima acustica, sarei stata tutto il giorno ad ascoltarlo! 

Igreja de São Pedro: spicca la pala d'altare in legno dorato barocco. Accoglie le spoglie di padre Francisco Rafael da Silveira Malhao, che fu considerato un grande oratore sacro del suo tempo (oltre che poeta). I suoi sermoni testimoniavano una conoscenza approfondita della teologia, della storia e della letteratura.

Igreja de Santa Maria: la chiesa più bella del borgo, ornata di splendidi azulejos bianchi e blu e da un soffitto di legno dipinto, costruita nel XII secolo su un vecchio tempio visigoto e divenuta moschea durante l’occupazione moresca. Ammirate il dipinto della pittrice Josefa di Obidos, unica artista donna in Portogallo nel XVII secolo, molto amata dalla critica.

Igreja de São Tiago: una scoperta davvero inaspettata. Pensi di entrare in una chiesa e ti trovi in una libreria! Precedentemente era un importante luogo di pellegrinaggio, poi è stata sconsacrata e trasformata in libreria. Mantiene, comunque, una sorta di religiosa quiete, che contrasta con il via vai dei turisti che si trovano nelle vie del borgo. Vale assolutamente la pena di entrare, sia per vedere quanto rimane della Chiesa, sia per ammirare la trasformazione. Al piano di sopra abbiamo avuto l’ulteriore sorpresa di trovare una signora, Natalia Santos, merlettaia e poetessa, che espone e vende le sue opere.

Il castello: arroccato sulla collina, fu voluto da Dom Dinis a scopo difensivo. Non più visitabile, oggi è una bellissima pousada.

Prima di lasciare Obidos potete salire sulle mura, ma fate attenzione se volete fare il camminamento! Le mura sono prive di misure di sicurezza!

L’esperienza da fare, scegliendo uno dei tanti negozietti: fermatevi ad assaggiare il liquorino tipico (il Ginja em copo de chocolate, un liquorino all’amarena che viene servito in un bicchierino di cioccolata. Squisito!).


Nazaré

Di nuovo in auto, verso Nazaré e l’Oceano. Arriviamo in questo villaggio di pescatori con una splendida vista sull’Atlantico una mezzoretta dopo (sono circa 40 Km). Il vento ci sospinge verso il Santuario di Nostra Signora di Nazaré. Abbiamo fatto in tempo solo a dare una fugace occhiata perché era in corso la celebrazione della Messa e non volevamo disturbare i fedeli. Da quanto ho sentito dire, merita senz’altro una visita.

Ermida da Memória: è una piccola cappella sul belvedere di Nazaré. Si racconta che nel 1182 un nobile, mentre dava la caccia a un cervo, aveva spronato il suo cavallo al galoppo e d’un tratto vide aprirsi dinanzi a sé un enorme dirupo. Vistosi perduto, fece appena in tempo a chiedere alla Madonna la grazia di aver salva la vita: il cavallo si arrestò. Il nobile, in segno di ringraziamento, fece erigere questa cappella. L’interno è decorato con azulejos bianchi e blu e sono presenti anche delle scalette che conducono a una piccola finestra con vista sulla spiaggia di Nazaré.

Belvedere e Monolite di Vasco Da Gama: il panorama da qui è impagabile. Il monolite ricorda l’arrivo di Vasco da Gama a Nazaré. Secondo la tradizione, il navigatore si recò in pellegrinaggio alla Madonna di Nazaré prima di intraprendere il viaggio che lo portò alla scoperta della rotta marittima per l’India.


Da qui spostatevi nella parte bassa di Nazarè, dopo aver comprato qualche dolcetto tradizionale alle bancarelle che di solito stazionano sul Belvedere.


Lungomare: una bella passeggiata sul lungomare, fra turisti, gente del luogo, musicisti che suonano lungo la Av. Da Republica. Fate una sosta sulla spiaggia ad ammirare l’Oceano e giratevi verso la parte alta di Nazarè, che avete già visitato, per osservare la falesia dove si trova il promontorio.
Se siete qui per le onde più alte del mondo, sappiate che si possono vedere solo da novembre a maggio, e non tutti i giorni. Le onde sono generate grazie a un esteso canyon sottomarino lungo 230 Km e profondo 3 Km che, combinandosi ai venti che soffiano sull’Atlantico da novembre a maggio, creano delle onde giganti.

Lasciando il lungomare, date un’occhiata al Mercado Municipal (in Av. Vieira Guimarães),dove potrete comprare cibi locali e immergervi in un vero mercato tradizionale. Gustatevi l’atmosfera autentica del luogo.

Noi, per non perdere troppo tempo nei ristoranti, abbiamo pranzato allo Spar, che dista pochi passi dal mercato (Av. Vieira Guimarães 1), dove all’ingresso ci sono dei tavolini per consumare il cibo da asporto che vendono al supermercato.

Statua di bronzo dello scultore Celestino Alves Andre

Le donne di Nazaré indossavano tradizionalmente una gonna particolare, formata da ben sette gonne soprammesse. Quando attendevano con ansia il rientro dei loro mariti sulla spiaggia di Nazaré, usciti a pesca nell’ Oceano Atlantico, le gonne sovrapposte le proteggevano dal freddo. Una volta rientrate le barche, il peso delle gonne aiutava le donne a mantenersi in piedi, mentre lottavano contro il vento impetuoso e le forti correnti, collaborando con i mariti per tirare le barche a riva.


Purtroppo è già ora di ripartire! Proseguiamo per il Monastero cistercense di Alcobaça, a circa 15 Km da Nazaré. All'interno della chiesa ci aspettano gli spettacolari sepolcri dei "Romeo e Giulietta" portoghesi, il Re Pedro I e la sua amante Ines de Castro ... ma questo ve lo racconto la prossima volta!



PER ALCOBAÇA, BATALHA E FATIMA, VEDI IL POST DEL 23 AGOSTO 2025

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