Der arme Poet - Carl Spitzweg |
Ho appena pubblicato un articolo sulla poesia e sulle filastrocche nel mio blog "Blook Intrecci nella rete", che risponde alla domanda di questo post.
Ecco qui un piccolo assaggio:
"Tempo fa ho ritrovato un quadernino di quando ero piccola, pieno
zeppo di testi di canzoni dei cartoni animati e di filastrocche e poesie. Ho
sempre amato scribacchiare nei quadernini, e rivedere quelle pagine e quella
calligrafia, mi ha fatto fare un balzo indietro nel tempo. Rileggendo quelle
pagine, ho riavvertito le stesse sensazioni di quel periodo, le stesse
atmosfere. Mi è tornata, vividissima, l’immagine della mia nonna e dei
pomeriggi passati a casa con lei. Venivo, in qualche modo, esiliata da casa mia
e spedita a casa della nonna per non disturbare mio fratello mentre studiava.
In realtà io stavo zitta zitta, ma forse il fatto che io giocassi, mentre lui
era invece intento allo studio, lo infastidiva. Così scendevo le scale e mi
rifugiavo da lei. Spesso guardavo i cartoni animati in salotto. Mi sedevo su
una sedia e appoggiavo davanti a me il mio quadernino, sulla grande tavola
rettangolare. Un po’ guardavo la televisione, un po’ scrivevo. Di tanto in
tanto, la nonna veniva a vedere cosa facevo, per controllare che non stessi
combinando una marachella. Fu durante una delle sue “capatine” che iniziammo a
trascrivere delle filastrocche. Lei le recitava a memoria, io le scrivevo".
Se vuoi continuare la lettura, clicca qui:
"Il poeta", olio su tela di Norberto Martini. E' un quadro bellissimo! |
Fonte per i dipinti: internet
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