Già dalla copertina il libro vi incuriosisce e vi cattura.
Sarà per le simpatiche illustrazioni di Anna Laura Cantone, sarà perché viene
spontaneo farsi subito una domanda: cosa ci fa una gallina nello zaino di un
bambino di città? È presto detto! Orazio, il bambino protagonista della storia,
adotta in segreto una gallina speciale, incontrata durante una gita in una
fattoria. Quante peripezie per non farsi scoprire dai genitori e dal fratello
maggiore, Francesco, che si crede un duro e lo tratta con sufficienza! A poco a
poco Carmen (la gallina) e Orazio diventano amici e la piccola pennuta riesce a
far emergere tante doti e abilità del bambino. All’inizio della storia,
infatti, Orazio sembra timido e insicuro, ma finirà invece per acquisire
consapevolezza e talenti grazie a Carmen. Sì, perché Carmen non lo giudica, gli
si affida, lo rende felice e così l’autostima del piccolo cresce e si sviluppa.
E poi Carmen è una gallina che sa parlare, e alla quale Orazio riesce a
insegnare a leggere e scrivere! Ogni tanto la gallina sparisce e Orazio si
chiede dove vada … beh, starà a voi scoprire l’attività segreta di Carmen, che
riuscirà addirittura a tirare fuori dai guai Francesco, che si è lasciato
coinvolgere in amicizie pericolose ...
Quello che mi ha divertito molto di questo libro è il
modo di parlare di Carmen: fra gorgheggi e pigolii che assomigliano a pezzi di
ferro arrugginiti che si sfregano, comunica in un buffissimo italiano
storpiato. Oltre ad essere una storia tenera e divertente, ci sono più chiavi
di lettura educative da cogliere. Non ultima l’importanza di abbandonare i
pregiudizi. Perché sì, adesso anche gli scienziati ci hanno dimostrato che le
galline, da sempre identificate come animali poco intelligenti, in realtà sono sensibili
e dotate di sorprendenti abilità.
“Il sorriso di una gallina non è come il nostro, non è
nel becco; è tutto concentrato negli occhi che si addolciscono e nelle piume
intorno al collo che si sollevano” – Una gallina nello zaino, di Guia Risari –
Terre di mezzo Editore.