Consapevolezza. È questa la parola d’ordine. Se cercate delle idee per scrivere, vi basterà arrivare in fondo a una giornata qualsiasi con occhi e orecchi attenti.
Se
farete così ogni giorno, pian piano vi allenerete a notare i dettagli, le
storie nascoste sotto la superficie, e non rimarrete mai sprovvisti di idee. Se
vi piace viaggiare leggeri e non volete portarvi dietro dei taccuini e delle
penne, non importa, potete sempre usare il promemoria o il registratore del
cellulare per prendere appunti. O scattare delle fotografie. I dettagli che
noterete nel corso della giornata potrebbero anche portarvi (anzi, sarebbe
auspicabile) a scrivere una o due pagine, usando la tecnica del flusso di
coscienza: annoterete quindi i vostri pensieri, così come vi vengono in mente,
facendoli scorrere liberamente. Potrebbe essere interessante anche "immergervi" nelle persone che avete notato e scrivere immedesimandovi in loro, dal loro punto di vista. L’importante è che ciò che vedete o sentite vi susciti qualcosa
e vi porti a immaginare e a sviluppare la storia che si nasconde dietro quell’immagine
o quella frase.
Bene,
quindi a cosa dovreste stare attenti? Una scena di vita quotidiana (alla
fermata dell’autobus, al mercato, a scuola, ecc.), una frase che sentite mentre
passate, un annuncio su un giornale, un manifesto pubblicitario, la vetrina di
un negozio, una canzone. Qualsiasi cosa può essere uno stimolo o un innesco che
ci porta “oltre”.
Altra
grande fonte di ispirazione: le dediche nei libri. Vi è mai capitato di
prendere un libro usato al libero scambio e di trovare nelle prime pagine una
dedica scritta a mano? Lì sì che la mente vola e immagina mille storie, aiutata
anche dalla grafia: chi ha scritto la dedica? Cosa ci comunica la sua scrittura?
È una grafia incerta o sicura? Regolare o disordinata? Le lettere sono grandi o
piccole? È una dedica affettuosa, sibillina o formale? E, soprattutto, perché il
proprietario del libro se ne è liberato?
Anche le dediche stampate, ovviamente, aprono le porte alla fantasia.
Dedica nel libro "Il frutto del limone", di Andrea Levy |
Dedica nel libro "Magari domani resto", di Lorenzo Marone |
Non mi resta che augurarvi buona caccia e felice scrittura!
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