A volte non riusciamo ad arrivare al punto.
Continuiamo a girarci intorno: la narrazione si sfilaccia perché non abbiamo ben
chiaro il quadro della situazione, gli eventi che devono snodarsi, in quale
successione presentarli al lettore. Capita di perdersi un po’. Certo, niente
che non si possa rimediare in sede di correzione della prima stesura, ma se
vogliamo guadagnare tempo non ci farà male leggere chi della sintesi è riuscito
a fare poesia. Yosa Buson per esempio, Basho, Issa. Tre grandi maestri giapponesi
dell’haiku, la poesia che incarna un’estrema concisione e la rivelazione di un
istante di Esperienza. Si compone di sole diciassette sillabe (5-7-5),
sufficienti, però, a rivelarci un momento di “risveglio” davanti alla vita.
Impareremo a padroneggiare la lingua e a dare importanza alla musicalità. Basho
diceva che i suoni dell’haiku devono “ritornare mille volte sulla lingua”.
Anche Jack Kerouac, che si dedicò alacremente a scrivere haiku dal ’56 al ’66
(lui li chiamava “pops”) scriveva in una lettera: “Il centro di tutto il mio
lavoro non è altro che poesia trasformata in narrazione drammatica”. E
ancora: “Tieni l’occhio fisso sull’oggetto. Scrivi degli haiku, poi dipingi la
scena che hai di fronte agli occhi!”. Kerouac ha comunque “ridefinito” l’haiku
per adattarlo alle lingue occidentali. “L’haiku occidentale deve proporsi
semplicemente di dire molto in tre versi, in qualsiasi lingua esso sia scritto.
Innanzitutto un haiku deve essere estremamente semplice, libero dagli artifici
propri della poesia, e in grado di rendere un’immagine lieve e graziosa”. Può
essere un buon esercizio scrivere haiku per abituarci a cogliere l’essenza
delle cose, essere immediati e concisi. Kerouac è riuscito a ricavarne
materiale interessante: alcuni haiku sono, infatti, entrati a far parte in
forma di narrazione in alcuni suoi libri. Chissà che questo non possa riuscire
anche a noi! Vi dirò di più! E’ un esercizio che vi appassionerà e vi
ritroverete spesso a cercare di comporre questi “quadretti”. Vi sentirete
davvero come dei pittori che schizzano velocemente col pennello per non perdere
quell’attimo perfetto, quella luce particolare …
Bamboo and wind blossom - K. Hokusai |
Un
giorno di quieta letizia, - Balaustrata
di brezza
Il
monte Fuji è velato per
appoggiare stasera
Di
pioggia brumosa la
mia malinconia.
(Basho,
1644-1694)” G.
Ungaretti
Uccelli
cantano Esiste
o no
Nell’oscurità il
sogno che smarrii
Alba
piovosa prima
dell’alba?
Jack
Kerouac Jorge
Louis Borges
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