Sta per concludersi la mostra allestita a Palazzo Strozzi, “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”, una mostra dove domina il colore, contribuendo a esaltare l’arte di Michelangelo, Bronzino, Vasari, Rosso Fiorentino, Pontormo, Giambologna, Ammannati. Mentre mi aggiravo nelle sale, mi accorgevo che, dopo un primo sguardo d’insieme, la mia attenzione era attirata dagli atteggiamenti delle figure e dai particolari. E’ un modo di osservare utile anche alla scrittura, che potrete sperimentare e usare alla prima mostra che vi capiterà di visitare. Isolate ogni personaggio (specialmente quelli “minori”) e osservatelo attentamente: l’atteggiamento, l’espressività del viso, i colori usati, i particolari del vestito. Provate a buttare giù una descrizione su un blocco. Che cosa aggiunge al quadro quel personaggio? Il dipinto avrebbe lo stesso effetto se quel personaggio non ci fosse o fosse dipinto in modo diverso? Osservate poi il quadro come fosse una musica o una poesia: il ritmo e l’armonia (la ripetizione e l’accordo dei colori), la tecnica (come sono le pennellate? Pastose? Sfumate?), la “melodia” del dipinto, in altre parole il disegno, il contorno della figura. Potrete ripescare questi bozzetti di parole quando ne avrete bisogno, per descrivere un vostro personaggio (caratteristiche fisiche, sentimenti espressi attraverso il volto o l'atteggiamento, modo di vestire) o solo come esercizio per imparare a delineare i vostri protagonisti.
Volete provare? Ecco qui tre proposte, tratte dalla mostra.
Particolare del dipinto di Andrea del Sarto, "Compianto su Cristo morto" (Pietà di Luco) |
Particolare del dipinto "Cristo e l'adultera", di Alessandro Allori |
Santa Caterina e la Maddalena nella Visione di San Tommaso d'Aquino, di Santi di Tito |
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