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mercoledì 6 novembre 2024

I luoghi della lettura e della memoria nella trasformazione urbana

Giovedì 14 novembre alle 17 alla Biblioteca delle Oblate una conversazione tra due città, Firenze e Torino, sul ruolo dei luoghi della lettura e della memoria nei processi di trasformazione delle città. 
Un confronto tra Torino e Firenze per indagare come i luoghi della lettura e quelli della conservazione e promozione della memoria si possano sovrapporre e dialogare anche attraverso strumenti di politica culturale e governance come il Patto per la lettura.

Il Patto per la lettura, adottato da Firenze nel 2024 e da Torino nel 2018, nasce come un'alleanza fra tutti i soggetti che riconoscono nella lettura una risorsa strategica per la città che si impegni a ideare e sostenere progetti condivisi che rendano la lettura un’abitudine sociale diffusa, un fattore di promozione del benessere individuale e sociale, un diritto. Il Patto per la lettura nasce per promuovere la lettura come strumento di accesso alla conoscenza e di crescita personale e collettiva, per poter esercitare una cittadinanza piena e responsabile.

Entrambe le città hanno anche realizzato due progetti legati alla Resistenza cittadina: le Memorie di Resistenza fiorentina e il Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà della Città di Torino.

Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza della città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva. Il progetto ha trovato la sua collocazione nelle Biblioteche comunali, presidi sociali e culturali contemporanei e punti di riferimento della comunità.

https://memoriediresistenza.comune.fi.it/


Il Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà, aperto nel maggio 2003 su iniziativa della Città di Torino, si dedica alla comunicazione della storia e della memoria dei valori della Resistenza, che si propone di mantenere vivi collegandoli con una riflessione sui diritti e le libertà fondamentali della persona.
Il museo è anche "diffuso" perché comprende e valorizza i luoghi della memoria presenti nel tessuto cittadino, offrendo al pubblico l'opportunità di cogliere lo stretto rapporto fra storia e territorio.

https://www.museodiffusotorino.it/

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it

L'iniziativa fa parte della seconda edizione della rassegna Dialoghi urbani che ha come filo conduttore la riappropriazione dello spazio urbano attraverso la raccolta delle memorie e la narrazione di comunità. La Memoria diventa uno strumento per la rigenerazione urbana e sociale attraverso il libro, la lettura e la narrazione orale e scritta; un metodo per riscoprire e ripensare la città attivando la comunità, stimolando nuove forme di resistenza individuale e collettiva. 

Fonte: Newsletter biblioteca Oblate

Centro Pecci Books Festival - Leggere il presente III Edizione - Dal 7 al 9 novembre 2024

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Il Centro Pecci ospita alcune tra le più importanti voci del panorama editoriale italiano, in un programma ampio, aperto a tutte le età. Un'occasione per chi ama la lettura e vuole confrontarsi sui temi dell’attualità, in un luogo che ha per vocazione la creatività e l’incontro tra le arti: tre giorni di interferenze fra arte e libri, di ricerca di nuovi linguaggi, di contaminazione e di aperta sperimentazione.

 

Centro Pecci Books Festival con il contributo di ChiantiBanca e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, è una piattaforma collettiva che coinvolge nella programmazione alcune realtà attive sul territorio pratese come l’Istituto Professionale G.Marconi, l’Associazione culturale Ipazia e il Teatro Metropopolare ma anche, quest’anno e per la prima volta, la storica Corraini Edizioni, casa editrice specializzata in libri d’artista per l’infanzia: un incontro e una condivisione nata nel nome di Bruno Munari, fondatore nel 1988 e anima del Dipartimento Educazione del Centro Pecci nonché storico collaboratore della casa editrice mantovana.

 

Centro Pecci Books Festival offre al pubblico il confronto con alcuni tra i maggiori esponenti del panorama editoriale italiano, presentando le loro nuove opere ed alcune importanti anteprime nazionali: Chiara Tagliaferri, Benedetta Tobagi, Nello Scavo con Adriano Sofri, Greta Olivo, Valeria Montebello, Nicola Macchione, Angela Lombardo, Loredana Cirillo, Silvia Giagnoni, Gloria Pastorino, Alessandro Sanna, i Ludosofici.

 

PROGRAMMA

 

Giovedì 7 Novembre 2024

  • h.10.00 / Giulia Pastorino – Se fossi Ugo (Corraini, 2024) - Laboratorio 4° & 5° Elementari – a cura del Dipartimento Educazione Centro Pecci (Sala Cinema + EduLab 1)
  • h.17.00 / Loredana Cirillo - Soffrire di adolescenza. Il dolore muto di una generazione (Raffaello Cortina Editore, Ottobre 2024) – in dialogo con Irene Innocente (coordinatrice Dipartimento Educazione Centro Pecci) - Formazione Docenti IP Marconi (Sala Cinema)
  • h.19.00 / Valeria Montebello – Succede di notte (Tagli Feltrinelli, settembre 2024) – in dialogo con le content creators @chiaredilettanti (Sala Eccentrica)

 

Venerdì 8 Novembre 2024

  • h.11.00 / Greta Olivo - Spilli (Einaudi, 2023) – tema: disagio giovanile – Formazione Studenti delle Classi Terze dell’IP Marconi - mattina, ore 9.00 visite guidate mostra Eccentrica – ore 11.00 incontro con l’Autrice (Sala Cinema)
  • h.18.00 / Chiara Tagliaferri – Morgana – Il corpo della madre (Mondadori, ottobre 2024) – il terzo volume del progetto politico-letterario con Michela Murgia – in dialogo con Elena Magini (curatrice Centro Pecci) – reading a cura dell’Associazione Ipazia (Sala Grande)
  • h.19.30 / Angela Lombardo – Mare Fuori (Solferino-Rai Libri, marzo 2024) il romanzo della serie tv – in dialogo con Livia Gionfrida / Teatro Metropopolare (Sala Eccentrica)
  • h.21.00Benedetta Tobagi – Le stragi sono tutte un mistero (Laterza, maggio 2024) in dialogo con Associazione Ipazia (Sala Cinema)

 

Sabato 9 Novembre 2024 

  • h.10.00 / Alessandro Sanna – Una casa la mia casa (Corraini 2024) - Laboratorio per Famiglie (3-6 anni) – a cura del Dipartimento Educazione Centro Pecci (laboratorio gratuito su prenotazione)
  • h.11.00 / Nello Scavo – Il salvatore di bambini – Una storia ucraina (Feltrinelli ottobre 2024) in dialogo con Adriano Sofri Giacomo Cocchi (Sala Cinema)
  • h.16.00 / Ludosofici – Corpi sapienti (Corraini 2024) - Laboratorio per Famiglie (6-11 anni) – a cura del Dipartimento Educazione Centro Pecci (laboratorio gratuito su prenotazione)
  • h.18.00 / Nicola Macchione  – Pene, maschile plurale (Rizzoli, maggio 2024) in dialogo con Stefano Collicelli Cagol (direttore Centro Pecci) (Sala Eccentrica)
  • h.19.30 / Silvia Giagnoni – Alabama Hunt (AlterEgo, 2024) in dialogo con Roberto Venturini (Sala Cinema)

 

 

Ogni giornata della terza edizione di Centro Pecci Book Festival sarà aperta da un incontro dedicato alle scuole ed alla letteratura per bambini, ragazzi e adolescenti in stretta collaborazione con l’IP Marconi e con lo storico Dipartimento Educazione: giovedì 7 novembre alle h.10.00, Giulia Pastorino con Se fossi Ugo (Corraini 2024)  anima un laboratorio per le classi 4° e 5° delle scuole elementari pratesi mentre alle h.17.00, Loredana Cirillo - psicologa e psicoterapeuta, socia dell’Istituto Minotauro - in dialogo con Irene Innocente (coordinatrice Dipartimento Educazione Centro Pecci) terrà un incontro di formazione con i docenti dell’IP Marconi sulle complesse tematiche del disagio giovanile, presentando il suo nuovissimo saggio Soffrire di adolescenza - Il dolore muto di una generazione (Raffaello Cortina Editore, ottobre 2024).

 

Venerdì 8 alle h.11.00, sullo stesso tema, la giovane scrittrice Greta Olivo dialogherà con un centinaio di studenti delle classi terze dell’IP Marconi, partendo dal suo romanzo d’esordio, Spilli (Einaudi, 2023): se c’è un’età in cui la paura spinge più forte, piena di desiderio, rivoluzioni e soglie da attraversare, è l’adolescenza

 

Sabato 9 novembre, infine, due laboratori per famiglie: la mattina, alle h.10.00, aperto ai bambini tra i 3 e i 6 anni, con Alessandro Sanna e il suo poetico Una casa, la mia casa (Corraini 2024); il pomeriggio, alle h.16.00, le autrici e gli autori dei Ludosofici incontreranno quelli più grandi, tra i 7 e gli 11 anni (sempre con i loro genitori), parlando di Corpi sapienti (Corraini 2024), manuale di filosofia, domande ed esercizi. Cinque incontri, dunque, sui dodici complessivi incentrati su queste tematiche e su queste classi di età confermano la grande attenzione o meglio la vocazione del Centro Pecci Books Festival alla partecipazione e all’accoglienza.

Rimane nel tema della formazione e dell’informazione, la presentazione, sempre sabato 9 novembre ma alle h.18.00 di Pene, maschile plurale (Rizzoli, maggio 2024) che prende il via dall’omonimo podcast di grande successo ed in cui i  co-autore, Nicola Macchione, dialogando con il direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, sfatano miti e luoghi comuni sulla figura del maschio, nutriti spesso da una assente o non corretta educazione sessuale.

 

Altro fil rouge, sicuramente, il gran numero di Autrici invitate, in linea con “La Toscana delle donne”, la manifestazione promossa dalla regione Toscana e ideata dalla capo di gabinetto Cristina Manetti, che dal 15 al 26 novembre offrirà dieci giorni di eventi diffusi, dedicati ai diritti e alla crescita della parità di genere, alla lotta all’odio e alle discriminazioni.

 

Si comincia giovedì 7 alle h.19.00 con Valeria Montebello -  in dialogo con le content creators pratesi @chiaredilettanti - e il suo primo romanzo, Succede di notte (Tagli Feltrinelli, settembre 2024), all’incrocio tra una versione dark di Bridget Jones e la protagonista della serie culto Fleabag, un affresco sulle disfunzionalità contemporanee, il romanzo-manifesto di un’intera generazione, quella dei millennial.

Venerdì 8 alle h.18.00, Chiara Tagliaferri – in dialogo con Elena Magini (curatrice Centro Pecci) e un reading a cura dell’Associazione Ipazia – presenta il terzo volume del progetto politico-letterario realizzato con Michela Murgia: Morgana – Il corpo della madre (Mondadori, ottobre 2024).

Alle h.19.30, in tema di contaminazioni, una serie televisiva di grande successo e il romanzo che ne è stato tratto: Mare Fuori (Solferino-Rai Libri, marzo 2024) di Angela Lombardo – da un’idea di Cristiana Farina, autrice e sceneggiatrice della fiction di RaiDue – in dialogo con Livia Gionfrida (Metropopolare).

Si chiude la seconda giornata del festival (alle h.21.00), con un grande ritorno al Centro Pecci: Benedetta Tobagi - in dialogo con l’Associazione Ipazia - presenta il suo recentissimo Le stragi sono tutte un mistero pubblicato dalla casa editrice Laterza (maggio 2024) nella collana Fact checking.

L’ultimo appuntamento del Festival e della terza giornata (Sabato 9 novembre h.19.30), non poteva che essere con un’autrice pratese: Silvia Giagnoni con il suo romanzo – Alabama Hunt (AlterEgo, novembre 2024), ambientato negli States americani più profondi e xenofobi.

In tema di attualità, dalle presidenziali Usa alle guerre alle porte dell’Europa: nella stessa giornata (sabato 9 h.11.00), Nello Scavo – inviato speciale e corrispondente dal fronte -  in dialogo con Adriano Sofri e Giacomo Cocchi, ci immerge nel conflitto ucraino con Il salvatore di bambini – Una storia ucraina (Feltrinelli – ottobre 2024).


Fonte: Newsletter Centro Pecci Prato

martedì 5 novembre 2024

Itinerari di viaggio: poliedrica Basilea!

 


Ed eccoci arrivati anche a Basilea! Con il suo fiume, le torri della Roche sempre in vista (è la costruzione più alta della Svizzera), il traghetto ecologico che porta da sponda a sponda e perfino un coniglio su una terrazza che scruta il panorama!



Un connubio affascinante fra antico e moderno, una città che, con la sua posizione favorevole, attirò prima i Celti e poi i Romani, che la resero un importante centro commerciale. In seguito, dopo l’inaugurazione della prima università, Basilea divenne un importante centro dell’Umanesimo e della stampa libraria.  

Se volete seguire le nostre tracce, ecco qui i nostri itinerari di visita (abbiamo visitato Basilea in due giorni):


PRIMO GIORNO

Dove abbiamo parcheggiato: Parkhaus City Schanzenstrasse 48 / Klingelbergstrasse 20

Il Mittlere Brücke, il più antico ponte sul Reno, costruito nel 1226. A metà ponte trovate una copia della cappella Käppelijoch: qui nel medioevo si eseguivano le sentenze di morte.

La Marktplatz (piazza del mercato) e il vivace Palazzo del Municipio, sede del governo e del parlamento, con la singolare facciata rossa, la torre maestosa e i trompe l’oeil di Hans Bock. All’interno del Municipio si possono visitare le splendide sale del Consiglio, il portico, la torre e il cortile interno, dove si trova la statua di Munazio Planco, il fondatore della prima colonia romana sul territorio di Basilea. Ingresso libero.









La medievale Cattedrale di Basilea, dai muri in pietra arenaria rossa, le due torri con gli alti pinnacoli e le tegole colorate. Splendido il chiostro antico e il portale di Sangallo sul transetto nord. Da non perdere, per la troppa fretta, la Pfalz, la terrazza sul Reno, sul retro della Cattedrale (ingresso libero). Da qui potrete osservare l’andirivieni della barca che collega le due sponde: si tratta di una imbarcazione senza motore, in grado di spostarsi sull’acqua solo grazie a una fune d’acciaio collegata a una corda orizzontale tesa tra le due sponde, e la sola forza della corrente del fiume. Ma la forza della corrente non è sfruttata solo dalle barche, ma anche dai bagnanti che sfoggiano i loro colorati Wickelfisch, delle sacche impermeabili per riporre abiti e oggetti di valore, mentre loro nuotano o si fanno trasportare dalla corrente. (Li avevo già visti anni fa a Berna).

Anche a Basilea ho trovato la musica! Abbiamo potuto ascoltare il dolce suono di un salterio medievale. La piazza della Cattedrale, quando siamo andati noi, era stata trasformata in un grande cinema all’aperto con comode sdraio.

St. Alban-Tor: una delle vecchie torri di Basilea, dove si possono ancora notare gli enormi pali utilizzati per sbarrare l’ingresso alla città in caso di pericolo. Da qui potete fare un giretto nel pittoresco quartiere di St. Alban, attraversato da un canale e caratterizzato da casette a graticcio, botteghe artigianali e piccoli ponti in legno. Troverete anche il Papiermuhle, il Mulino di Gallician, un mulino medievale ad acqua perfettamente funzionante che è sede del Museo della Carta.

Elisabethenkirche: eretta fra il 1857 e il 1865, fu la prima chiesa protestante ad essere costruita a Basilea dopo la Riforma. Sostituì una chiesa parrocchiale, che a sua volta aveva sostituito una cappella ospedaliera del XIII secolo. La cappella era stata dedicata a Santa Elisabetta d’Ungheria, la patrona più popolare della carità cristiana a quel tempo. Oggi è un luogo che non mi era mai capitato di vedere: la sagrestia è stata trasformata in uno spazio sociale. È presente un bar caffetteria con posti a sedere all’interno e all’esterno e, al piano superiore, ci sono pure dei bagni. Dal 1994, infatti, la chiesa viene usata per fornire una forma contemporanea di presenza cristiana: un luogo poliedrico di impegno sociale, spiritualità e cultura dove fedeli e non fedeli utilizzano quegli spazi per le celebrazioni, per combattere la povertà, portare avanti le questioni femminili e il dialogo interreligioso. Vengono ospitate mostre, spettacoli teatrali, concerti.

La fontana dello scultore svizzero Jean Tinguely, davanti al tetto arcuato del Theater Basel, con sculture meccaniche in un bacino d’acqua. Ipnotico!

Historisches Museum: un museo all’interno di una chiesa, illustra l’identità storica di Basilea.

La porta medievale Spalentor: per consentire l’espansione della città, le mura di Basilea furono distrutte nel XIX secolo, lasciando intatte soltanto tre torri. Questa porta del 1400 è la più caratteristica, con la massiccia torre quadrata, a cui sono accostate due torrette rotonde e il tetto a maioliche colorate.



SECONDO GIORNO: Abbiamo dedicato questa giornata alla visita del Kunstmuseum, il museo d’arte che vanta la collezione più importante della Svizzera.

Dove abbiamo parcheggiato: Parking fine arts museum Basel – Luftgasslein 4 – Basel





Basilea è la città ideale per gli amanti dell’arte e dell’architettura: potrete trovare una straordinaria concentrazione di musei (solo per citarne alcuni, oltre al Kunstmuseum, il museo Tinguely, la Fondazione Beyeler, la Kunsthalle), la più grande fiera dell’arte al mondo e promettenti giovani artisti che si dedicano alla street art. Basilea inoltre è sede di rinomati studi di architettura e ospita una quantità notevole di edifici di architetti di fama mondiale (Novartis Campus ad esempio, l’ex zona industriale St. Johann, uno degli hotspot dell’architettura più raffinati; l’edificio del Kunstmuseum Gegenwart e quello del Museum der Kulturen e il Vitra Campus appena dopo il confine, a Weil am Rhein (i 5 km del Rehberger-Weg uniscono la Fondazione Beyeler di Riehen al Vitra Campus: lungo la strada ci sono 24 opere d’arte). In un raggio di pochi chilometri trovate un numero considerevole di edifici progettati da architetti famosi in tutto il mondo, tra cui tredici vincitori del premio Pritzker.


Gute Reise!