Ed eccoci arrivati anche a Basilea!
Con il suo fiume, le torri della Roche sempre in vista (è la costruzione più
alta della Svizzera), il traghetto ecologico che porta da sponda a sponda e
perfino un coniglio su una terrazza che scruta il panorama!
Un connubio affascinante
fra antico e moderno, una città che, con la sua posizione favorevole, attirò
prima i Celti e poi i Romani, che la resero un importante centro commerciale.
In seguito, dopo l’inaugurazione della prima università, Basilea divenne un importante
centro dell’Umanesimo e della stampa libraria.
Se volete seguire le
nostre tracce, ecco qui i nostri itinerari di visita (abbiamo visitato Basilea
in due giorni):
PRIMO GIORNO
Dove abbiamo
parcheggiato: Parkhaus City Schanzenstrasse 48 / Klingelbergstrasse 20
Il Mittlere Brücke, il più
antico ponte sul Reno, costruito nel 1226. A metà ponte trovate una copia della
cappella Käppelijoch: qui nel medioevo si eseguivano le sentenze di morte.
La Marktplatz (piazza del mercato) e il
vivace Palazzo del Municipio, sede del governo e del parlamento, con la
singolare facciata rossa, la torre maestosa e i trompe l’oeil di Hans Bock.
All’interno del Municipio si possono visitare le splendide sale del
Consiglio, il portico, la torre e il cortile interno, dove si trova la statua
di Munazio Planco, il fondatore della prima colonia romana sul territorio di
Basilea. Ingresso libero.
La medievale Cattedrale di Basilea, dai muri in pietra arenaria rossa, le due torri con gli alti pinnacoli e le tegole colorate. Splendido il chiostro antico e il portale di Sangallo sul transetto nord. Da non perdere, per la troppa fretta, la Pfalz, la terrazza sul Reno, sul retro della Cattedrale (ingresso libero). Da qui potrete osservare l’andirivieni della barca che collega le due sponde: si tratta di una imbarcazione senza motore, in grado di spostarsi sull’acqua solo grazie a una fune d’acciaio collegata a una corda orizzontale tesa tra le due sponde, e la sola forza della corrente del fiume. Ma la forza della corrente non è sfruttata solo dalle barche, ma anche dai bagnanti che sfoggiano i loro colorati Wickelfisch, delle sacche impermeabili per riporre abiti e oggetti di valore, mentre loro nuotano o si fanno trasportare dalla corrente. (Li avevo già visti anni fa a Berna).
Anche a Basilea ho trovato la musica! Abbiamo potuto ascoltare il dolce suono di un salterio medievale. La piazza della Cattedrale, quando siamo andati noi, era stata trasformata in un grande cinema all’aperto con comode sdraio.
St. Alban-Tor: una delle vecchie torri di Basilea, dove si possono ancora notare gli enormi pali utilizzati per sbarrare l’ingresso alla città in caso di pericolo. Da qui potete fare un giretto nel pittoresco quartiere di St. Alban, attraversato da un canale e caratterizzato da casette a graticcio, botteghe artigianali e piccoli ponti in legno. Troverete anche il Papiermuhle, il Mulino di Gallician, un mulino medievale ad acqua perfettamente funzionante che è sede del Museo della Carta.
Elisabethenkirche: eretta fra il 1857 e il 1865, fu la prima chiesa protestante ad essere costruita a Basilea dopo la Riforma. Sostituì una chiesa parrocchiale, che a sua volta aveva sostituito una cappella ospedaliera del XIII secolo. La cappella era stata dedicata a Santa Elisabetta d’Ungheria, la patrona più popolare della carità cristiana a quel tempo. Oggi è un luogo che non mi era mai capitato di vedere: la sagrestia è stata trasformata in uno spazio sociale. È presente un bar caffetteria con posti a sedere all’interno e all’esterno e, al piano superiore, ci sono pure dei bagni. Dal 1994, infatti, la chiesa viene usata per fornire una forma contemporanea di presenza cristiana: un luogo poliedrico di impegno sociale, spiritualità e cultura dove fedeli e non fedeli utilizzano quegli spazi per le celebrazioni, per combattere la povertà, portare avanti le questioni femminili e il dialogo interreligioso. Vengono ospitate mostre, spettacoli teatrali, concerti.
La fontana dello scultore svizzero Jean Tinguely, davanti al tetto arcuato del Theater Basel, con sculture meccaniche in un bacino d’acqua. Ipnotico!
Historisches Museum: un museo all’interno di una chiesa, illustra l’identità storica di Basilea.
La porta medievale Spalentor: per consentire l’espansione della città, le mura di Basilea furono distrutte nel XIX secolo, lasciando intatte soltanto tre torri. Questa porta del 1400 è la più caratteristica, con la massiccia torre quadrata, a cui sono accostate due torrette rotonde e il tetto a maioliche colorate.
SECONDO GIORNO: Abbiamo dedicato questa giornata alla visita del Kunstmuseum, il museo d’arte che vanta la collezione più importante della Svizzera.
Dove abbiamo parcheggiato: Parking fine arts museum Basel – Luftgasslein 4 – Basel
Basilea è la città ideale per gli amanti dell’arte e dell’architettura: potrete trovare una straordinaria concentrazione di musei (solo per citarne alcuni, oltre al Kunstmuseum, il museo Tinguely, la Fondazione Beyeler, la Kunsthalle), la più grande fiera dell’arte al mondo e promettenti giovani artisti che si dedicano alla street art. Basilea inoltre è sede di rinomati studi di architettura e ospita una quantità notevole di edifici di architetti di fama mondiale (Novartis Campus ad esempio, l’ex zona industriale St. Johann, uno degli hotspot dell’architettura più raffinati; l’edificio del Kunstmuseum Gegenwart e quello del Museum der Kulturen e il Vitra Campus appena dopo il confine, a Weil am Rhein (i 5 km del Rehberger-Weg uniscono la Fondazione Beyeler di Riehen al Vitra Campus: lungo la strada ci sono 24 opere d’arte). In un raggio di pochi chilometri trovate un numero considerevole di edifici progettati da architetti famosi in tutto il mondo, tra cui tredici vincitori del premio Pritzker.
Gute Reise!
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