La prima cosa che mi ha colpito è stata la copertina: pulita, azzurra, tersa come un cielo estivo (appunto l'estate richiamata nel titolo …) e quella bella bicicletta rossa sul cavalletto, con l'ombra riflessa. Allora ho pensato: questo libro dovrebbe piacermi. E' stato così. E' uno di quei libri che si leggono in tre, quattro giorni, pur avendo poco tempo, perché ti scorrono via in velocità. Io li chiamo libri intimi. Quelli che ti fanno bene al cuore, all'anima, al corpo. Contemporaneamente. In realtà non è che succeda granché, perché il succo non è riposto in grandi avvenimenti. Quello che succede te lo aspetti già e lo desideri. E' solo che ha quell'effetto benefico di fare due chiacchiere in confidenza, e di restituirti la giusta prospettiva e il sapore della vita. Carina anche l'idea di far parlare gli oggetti: l'ho trovata molto fine ed efficace. Se siete alla ricerca di un libro per l'estate, da leggere pigramente facendovi accarezzare dal vento e se sapete ancora cogliere le piccole gioie del mondo, questo può essere la scelta giusta per voi.
Questo blog parla di scrittura, di libri, di eventi e concorsi letterari, di mostre, di arte, di viaggi, di piccoli gesti che possiamo fare tutti insieme per essere gentili con noi stessi, con gli altri, con il pianeta. Ma forse parlerà anche di cose che ancora non immagino e non penso di scrivere. Un blog a sorpresa! Rimanete in contatto! Potete seguirmi anche su Twitter @pennaeblognotes e su blookintreccinellarete.blogspot.it
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