Spesso
ci arrovelliamo su cosa e come scrivere. Giriamo a vuoto. Proviamo a far
scendere in noi la calma e la concentrazione. Mettiamoci in contatto con il cuore
e restiamo in ascolto di noi stessi: le parole fluiranno sulla pagina. Questo
non vuol dire che come per magia saremo in grado di scrivere un pezzo
meraviglioso, ma che saremo riusciti a dar voce alle nostre passioni e
sentimenti più profondi. Spesso tutto questo funziona, al di là di ogni
tecnica. Cos’è che ci tocca? Cosa ci spaventa? Cosa ci commuove? Cosa ci rende
felici? Di solito da una piccola idea, se coltivata con passione, può nascere
una buona storia, perché via via che la portiamo nella mente, quasi senza
accorgercene, si trasformerà in qualcosa di più complesso, si affacceranno
nuovi personaggi, avremo idee inaspettate, addirittura potrebbe modificarsi
drasticamente. Un buon esercizio per
cominciare può essere quello di mettersi sdraiati, rilassati, possibilmente al
buio in un posto silenzioso e iniziare a ricordare. Diciamo a noi stessi: “ io
ricordo quella volta che …”
-
Ho aspettato a lungo
-
Ho riso fino alle lacrime
-
Ho ballato
-
Sono stata sveglia tutta la notte
-
Ho rischiato di …
-
Ho sperato che …
-
Ho sentito …
-
Non sapevo scegliere fra …
-
Ecc. ecc
Se
poi siete amanti della musica, potete mettere un leggero sottofondo, qualcosa
che vi possa ispirare. Una volta dato il via alla vostra mente, si susseguirà
una serie di ricordi concatenati … chissà dove o cosa vi porteranno?
E
voi? Come fate a far nascere una buona idea? Come riuscite a entrare nello
stato emotivo adatto a scrivere? Seguite dei rituali ben precisi o vi mettete
al computer, anche se non avete nessuna idea?
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