Carl
Spitzweg
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È ora di fare la tessera della
biblioteca del tuo quartiere. Sì, davvero. Provaci, sono sicura che non te ne
pentirai. Per varie ragioni:
Ti avvicini al mondo dei libri.
Non associare la parola libro alla scuola. Possono essere due cose diverse: in
biblioteca trovi libri classici, ma anche di autori contemporanei, fumetti,
giornali, riviste, CD, DVD;
In biblioteca a volte vengono
organizzati corsi (di scrittura creativa, di scacchi, di informatica), incontri
su vari temi (anche su argomenti diversi dai libri), letture ad alta voce,
giochi di ruolo;
Ogni biblioteca ha di solito
delle bacheche con annunci che possono interessarti (ricerca di cantanti,
musicisti per gruppi, concorsi dedicati ai ragazzi, notizie su feste, concerti,
spettacoli, e molto altro);
È un luogo dove trovi un sacco di
ragazzi e ragazze (anche parecchio carini/e). Mi dirai: certo, ma in biblioteca
si deve fare silenzio, non si può chiacchierare. Sì, hai ragione, ma le
biblioteche oggi non sono più i luoghi “polverosi” che ti immagini (vedi il quadro di Carl Spitzweg! 😀). Molte hanno
spazi dove si può parlare e prendere qualcosa da bere.
Io ho cominciato a frequentare le
biblioteche di quartiere quando facevo le superiori (alle elementari e alle
medie, come si chiamavano prima, avevamo le biblioteche interne alla scuola).
Ci andavo a studiare tutti i giorni e mi sono trovata molto bene: il fatto di
vedere anche altri ragazzi chini con la testa sui libri mi faceva sentire meno
la fatica. Fra l’altro in quel periodo ho conosciuto un sacco di amici (alcuni
li ho poi ritrovati all’università), ho fatto amicizia con le bibliotecarie e
ho pure ritrovato dei vecchi compagni di classe che avevo perso di vista (a
quel tempo i social non c’erano!).
Dai, prova! Oltretutto è gratis:
non ci perdi nulla!
La bella biblioteca di Vipiteno |
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