Tutto da cambiare, Tonino!

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venerdì 20 agosto 2021

Un corso di scrittura estivo: perché no?

 


Cosa ne dite di un piccolo corso estivo di scrittura prima di rientrare a scuola? Immagino che starete storcendo la bocca! Già le vacanze sono agli sgoccioli … dovreste pure autoinfliggervi delle sessioni di scrittura che non hanno niente a che fare con i compiti di scuola? Beh, avete ragione. Se avete un sacco di idee creative per riempire le vostre giornate, allora non ho niente da obiettare. Se invece state ciondolando per casa o siete fissi da ore sul cellulare, forse potreste prendere in considerazione la mia proposta. E se poi vi divertite? Provate a iniziare e state a vedere cosa succede.

Dunque cominciamo. Se volete potete scrivere al computer, ma forse sarebbe ancora più divertente andare a comprare un bel quaderno. Altrimenti potreste usare un quadernone ad anelli che vi permetterebbe di inserire anche dei cartoncini o fogli da disegno, sui quali potreste illustrare le vostre storie. Non dovete per forza essere Monet o Zerocalcare per cimentarvi. Vanno benissimo anche quei disegnini fatti direttamente a penna con gli “omini” buffi, sproporzionati, le case enormi e le montagne piccolissime, con errori di prospettiva grossolani e via dicendo. Siete più rilassati adesso? Lo state facendo per voi: se volete nessuno vedrà o leggerà le vostre produzioni e soprattutto nessuno vi metterà un voto.

Ora, nella creazione dei vostri testi potete scrivere i vostri pensieri, raccontare storie, descrivere i paesaggi e i luoghi che avete visitato in vacanza, ma anche le persone strane o buffe che incontrate per strada. Sono solo delle idee. Ovviamente potete scrivere per voi stessi o anche, se volete, per un amico o un familiare. Se scrivete per un vostro ipotetico lettore, tenete presente a chi vi state rivolgendo e adeguate il lessico e la lunghezza del testo (se scrivete una storia per il vostro cuginetto di tre anni userete frasi brevi e semplici e illustrerete il testo con grandi disegni colorati), mentre se scrivete a vostro zio (cosa ne dite di una lettera? Vi immaginiate la sorpresa?) userete ovviamente vocaboli diversi, frasi più lunghe e complesse.

Prendetevi un po’ di tempo per pensare a cosa volete scrivere, mettete in ordine le idee e fate una scaletta degli argomenti (un elenco ordinato di parole chiave, frasi brevi, con un filo logico). Durante la stesura del testo arricchite la scaletta usando i connettivi (non vi spaventate! Sono solo espressioni che servono per unire le parti di una frase o di un periodo). Verificate la coerenza del testo, controllate di aver scritto in modo chiaro ed esaustivo ciò che volevate comunicare, arricchite il testo con descrizioni e particolari interessanti (con i dati sensoriali per esempio: vista, udito, tatto, gusto, olfatto). Rileggete e correggete gli errori di ortografia e punteggiatura, verificate che i tempi dei verbi siano coerenti, cancellate le ripetizioni.

Ecco fatto: il vostro testo è completo!

Ora però forse vi starete chiedendo: cosa scrivo? Potete iniziare per esempio con un testo narrativo.

Ecco le caratteristiche di un testo narrativo, che di solito si sviluppa in tre parti: inizio (dove vengono presentati i personaggi, il tempo e il luogo), sviluppo (come si svolgono i fatti? Quale avvenimento modifica la situazione iniziale e fa entrare la storia nel vivo?), conclusione.

Prima di iniziare dovrete anche scegliere “il narratore”: interno (cioè un personaggio della storia che narra in prima persona) o esterno alla storia (quindi sarà un racconto in terza persona).

-      Il testo narrativo racconta una storia, una serie di avvenimenti che accadono a uno o più personaggi. Suscita sentimenti ed emozioni nel lettore.

-      Di solito c’è un personaggio principale, che ha delle caratteristiche specifiche (possono essere personaggi reali o immaginari).

-      Racconta fatti che accadono nel tempo e possono avere diversa durata, seguendo o meno un ordine cronologico. A questo proposito, forse avrete sentito parlare di fabula e intreccio. La fabula è la successione in ordine cronologico della storia, l’intreccio è l’ordine in cui voi decidete di narrare i fatti. Potreste decidere di usare analessi o prolessi (se volete leggete il mio post al riguardo (è breve!): http://pennaeblog-notes.blogspot.com/2012/12/scrittura-creativa-tecniche-analessi-e.html).

-      La storia si svolge in un luogo o ambiente (indicatori di luogo).

-      I fatti narrati sono divisi in sequenze: narrative (si narrano azioni, vicende), descrittive (si descrivono ambienti e/o personaggi), dialogiche, riflessive (commenti e riflessioni dell’autore).

-      I testi possono essere realistici, raccontare storie vere o verosimili o fantastici (avvenimenti immaginari o inverosimili).

Ricordate:

il testo narrativo è composto dai seguenti elementi: ambientazione, personaggi, fatti o eventi.

Fra autore e narratore secondo voi ci sono differenze? L’autore è chi scrive la storia (voi!), il narratore è la persona che, nel racconto, narra i fatti.  

Quale è il vostro genere letterario preferito? Il giallo? Il fantasy? Lo storico? Il fantascientifico? Le storie che personalmente amo di più sono quelle realistiche. Ho una vera passione per i romanzi di formazione.

Bene, non mi resta che augurarvi una felice scrittura! Alla prossima!  




 

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