Ora
che siamo in estate e che avrete sicuramente molto da raccontare, è
arrivato il momento di scrivere una lettera! Potreste scrivere ai nonni,
per esempio; adoreranno ricevere una vostra lettera, sarà una
novità inaspettata e regalerete loro un momento felice. Oppure potreste
scrivere a zii, cugini, amici cari: ci pensate alla faccia che
faranno quando troveranno nella cassetta della posta quel rettangolino di carta
affrancato? Davvero, se non avete mai scritto una lettera o non l’avete mai
ricevuta, provate questa nuova esperienza! Quindi, prendete carta e penna
e cominciate.
Qualche nozione di base:
- Mittente è
chi scrive la lettera;
- Destinatario
è la persona a cui la lettera è indirizzata.
La lettera presenta questa struttura:
Iniziate scrivendo in alto il luogo
da cui scrivete e la data;
formula di apertura (Caro Giorgio, Cara
nonna, cari zii, ecc.);
testo;
frase conclusiva e saluti;
firma;
eventuale P.S. (“post scriptum”, indica
una frase in aggiunta, qualcosa che abbiamo ricordato in ritardo, quando
avevamo già finito di scrivere la lettera).
Occupatevi poi della busta: dovrete
scrivere l’indirizzo (nome, cognome, via, numero civico, CAP e città). Ad
esempio: Gentile Signora Gelsomina Rossi, Via dei Colori 23, 50065 Pontassieve
(FI)
Sul retro invece andranno scritti i dati
del mittente (voi). Ad esempio: Pierguido Guidelli, Via delle Viole 15, 50100
Firenze
Per scrivere una bella lettera
valgono le stesse regole di un buon testo narrativo: potete raccontare dei
fatti che vi sono successi, esperienze, ricordi, stati d’animo. La lettera non
fornisce solo informazioni su di voi. Potete anche chiedere qualcosa al
destinatario: come sta, come passa le sue giornate, che programmi ha per le
vacanze, ecc.
Per cominciare, pensate a chi state
scrivendo, per quale motivo volete scrivere proprio a
quella persona: in questo modo potrete scegliere facilmente cosa
scrivere, facendo attenzione che le informazioni siano collegate con un
senso logico e che il testo sia coerente. Prendetevi tutto il tempo che serve e
non limitatevi a scribacchiare poche righe. La vostra lettera dovrà contenere
tutte le informazioni necessarie per comprendere pienamente ciò che state
raccontando. Se ad esempio la lettera parla della vostra ultima gita al mare,
fate in modo che chi legge possa vivere, almeno in parte, le emozioni che avete
provato. Descrivete i preparativi, qualcosa di buffo successo durante il
viaggio, le sensazioni provate alla vista del mare, gli amici incontrati, ecc.
Scrivete prima una brutta copia:
raccogliete le idee e fate una scaletta di ciò che volete raccontare, iniziate
a sviluppare i vari punti collegandoli fra loro. Quando avete finito, rileggete
tutto, rivedete la punteggiatura, correggete se necessario e copiate in
bella.
Curate il lessico e, se scrivete ai nonni, potete
divertirvi a usare delle parole desuete: voi arricchirete il vostro vocabolario
e loro avranno il piacere di leggere delle parole che ormai usano in pochi.
Quali sono le parole desuete? Non sto certo chiedendovi di usare dei termini di
un novelliere del Trecento! Date un’occhiata a questi link per
rendervi conto di quante belle parole ci sono nella nostra lingua che non
usiamo mai:
https://paroledesuete.wordpress.com/parole-desuete-in-ordine-alfabetico/
https://www.oakmond-publishing.com/it/cat/i-blog-degli-autori/la-rubrica-delle-parole-desuete/
Questa è la parte della busta dove scrivere il destinatario e dove mettere il francobollo
Nessun commento:
Posta un commento