Abbiamo
divagato in questi giorni andando a spasso per l'Alpe di Siusi, con gli ultimi
post "turistici" ... beh, ora che anche le scuole hanno riaperto i
portoni e gli alunni hanno preso posto a sedere nelle aule, anche noi dobbiamo
riorganizzarci per rimetterci a scrivere (bravi quelli che non hanno mai
smesso, nemmeno durante le vacanze ... io, lo confesso, ho disertato,
limitandomi a "scrivere mentalmente": immagazzinando volti,
situazioni, sguardi, in attesa di poterli riversare sulle pagine).
Poiché settembre è il mese di riprogrammazione annuale un po' per tutti, ho pensato fosse giusto andare a caccia del mio vecchio libro di grammatica e dedicare del tempo a una rispolverata generale. Onestamente, non fa mai male a chi ama scrivere. Perché farlo? La grammatica può essere barbosa ma necessaria. Migliora il nostro lavoro, lo rende piacevole e scorrevole, ci favorisce quando decidiamo di presentare il nostro libro o racconto a un editore. Rispettiamo, allora, la nostra lingua. Amiamola, curiamola, cercando di parlare e scrivere correttamente ed evitando, se possibile, di infiorettarla (?) con anglicismi che qui in Italia piacciono tanto! Per carità, non fraintendetemi: amo le lingue straniere e sono convinta che dovremmo studiarle (e parlarle!) meglio. Ma è inutile contaminare una lingua con l'altra, perché si perde in qualche modo la ricchezza del lessico. Ampliamo invece il nostro vocabolario, recuperando parole desuete. Parliamo con un linguaggio forbito! Mi sembra che il linguaggio, scritto e parlato, abbia perso di eleganza, e questo non ha niente a che vedere con uno stile moderno. E' vero che quando ci imbattiamo in una pagina scritta particolarmente bene, non possiamo fare a meno di notarlo? Quale piacere proviamo nello scoprirla? Ci fermiamo e d’un tratto ci viene voglia di rileggerla, per imprimerla bene nella mente. E’ come fermarsi ad ammirare un bel quadro. Dovremo aspirare a questo! Allora presto, presto: dov'è che avete riposto la vostra cara e vecchia grammatica?
Poiché settembre è il mese di riprogrammazione annuale un po' per tutti, ho pensato fosse giusto andare a caccia del mio vecchio libro di grammatica e dedicare del tempo a una rispolverata generale. Onestamente, non fa mai male a chi ama scrivere. Perché farlo? La grammatica può essere barbosa ma necessaria. Migliora il nostro lavoro, lo rende piacevole e scorrevole, ci favorisce quando decidiamo di presentare il nostro libro o racconto a un editore. Rispettiamo, allora, la nostra lingua. Amiamola, curiamola, cercando di parlare e scrivere correttamente ed evitando, se possibile, di infiorettarla (?) con anglicismi che qui in Italia piacciono tanto! Per carità, non fraintendetemi: amo le lingue straniere e sono convinta che dovremmo studiarle (e parlarle!) meglio. Ma è inutile contaminare una lingua con l'altra, perché si perde in qualche modo la ricchezza del lessico. Ampliamo invece il nostro vocabolario, recuperando parole desuete. Parliamo con un linguaggio forbito! Mi sembra che il linguaggio, scritto e parlato, abbia perso di eleganza, e questo non ha niente a che vedere con uno stile moderno. E' vero che quando ci imbattiamo in una pagina scritta particolarmente bene, non possiamo fare a meno di notarlo? Quale piacere proviamo nello scoprirla? Ci fermiamo e d’un tratto ci viene voglia di rileggerla, per imprimerla bene nella mente. E’ come fermarsi ad ammirare un bel quadro. Dovremo aspirare a questo! Allora presto, presto: dov'è che avete riposto la vostra cara e vecchia grammatica?
L’ideina
J:
Se abitate a Firenze, o avete in programma una visita in questa città,
può essere un’idea carina e fuori dalle rotte comuni visitare l’Accademia della
Crusca, che ha sede alla Villa di Castello. Si tratta della più antica
accademia linguistica, fondata da un gruppo di dotti fiorentini che amavano
riunirsi per discutere in materia di letteratura e lingua. Visitandola potrete
ammirare le famose “pale”, 154 dipinti su tavola a forma di pala da fornaio,
dove sono raffigurati gli emblemi degli accademici. L’Archivio comprende due
sezioni: Archivio Storico e Archivio Moderno, che raccolgono le carte prodotte
dall’Accademia, documenti redatti per la compilazione delle edizioni del Vocabolario,
carteggi, manoscritti di Manzoni, Leopardi, Carducci e molti altri. E’
possibile consultare l’inventario e la riproduzione digitale di alcuni
documenti alla pagina “Archivio Digitale” su www.accademiadellacrusca.it, dove trovate anche la storia completa
dell’Accademia, dalle origini ad oggi (altre sezioni molto importanti e
utilissime sono quelle di informazioni in materia linguistica. Le sezioni
“Lingua italiana” e “Consulenza linguistica” rappresentano uno scambio diretto
con gli utenti, che possono inviare quesiti linguistici e chiedere informazioni
sui neologismi. Tutto è liberamente consultabile). Attualmente l’OVI (Opera del
Vocabolario Italiano) sta lavorando al “Tesoro della Lingua Italiana delle
Origini”, un vocabolario pubblicato in rete (www.vocabolario.org), il primo dizionario storico dell’italiano antico. Le visite guidate
sono curate dalla Sigma CSC e hanno luogo ogni prima domenica del mese dalle ore 10.00 alle 12.00. Le
visite, adatte anche ai bambini, si svolgono ogni 30 minuti (10.00; 10.30;
11.00; 11.30, 12.00). Il costo dell’ingresso, comprensivo di visita guidata è €
5.00 (intero) € 4.00 (over 65 anni,insegnanti e studenti universitari), € 3.00
(da 7 a 18 anni). Non occorre prenotare. Per i gruppi organizzati invece è
possibile prenotare durante la settimana la visita della Villa Reale di
Castello, sede dell’Accademia della Crusca. Il costo dell’ingresso, comprensivo
di visita guidata, è di € 4.00 a persona (min. 20 partecipanti). Per gruppi sotto i
20 partecipanti
il costo è di € 80.00 totale. La prenotazione è obbligatoria. Può essere
effettuata telefonicamente per verificare la disponibilità del giorno e
dell’orario richiesti.
Il Parco del Neto a Settimello, non lontano dall'Accademia della Crusca |
Tel. 055 200 12 78 accademiadellacrusca@cscsigma.it
Nell’occasione ricordate di verificare i costi, che potrebbero essere stati modificati.
Nessun commento:
Posta un commento