La proposta di oggi la
potete tenere in considerazione per un giorno di pioggia (purtroppo capita!) o
per una giornata defaticante se avete affrontato un trekking impegnativo il
giorno prima e vedete che anche i bambini hanno bisogno di uno stacco. Cosa c’è
di meglio di una visita a Castel Presule, dove immaginare dame e cavalieri
e divertirsi sui cavallini di legno all’interno delle mura del castello? Schloss Prosels (tel. 0471601062 –
giorno di chiusura: sabato – solo visite guidate – www.schloss-proesels.it - ass. turistica
Fie allo Sciliar 0471725047 info@voels.it) fu costruito
nel XII secolo dai signori di Fie, che amministravano la zona per conto dei
vescovi di Bressanone. Sono tante le meraviglie da ammirare: i rivestimenti di
legno, i soffitti, la “stube”, la Cappella dedicata a S. Anna, il cortile dove
si trovano affreschi a tema cavalleresco. Un’ampia sala del cortile è riservata
a una collezione di armature di vari tipi di particolare interesse (ci sono
addirittura armature da samurai!). Nella Galleria si trova invece la “quadreria
di Ca’ dei Bezzi”: nel XIX e XX secolo, infatti, nel ristorante omonimo di
Bolzano, si riunivano artisti di Monaco che hanno poi regalato quadri e disegni
al padrone del castello. Al castello arriva anche l’annuale cavalcata di Oswald
von Wolkenstein che si corre a giugno (info: www.ovwritt.com) e in estate vi si tengono spettacoli
e concerti. All’uscita troverete dei comodi tavoli da pic nic e potrete
rimanere a pranzo lì se avrete avuto l’accortezza di portarvi dietro dei
panini. Attenzione, non fate conto sul bar subito fuori del castello (che vende
anche i biglietti d’ingresso) perché quando il castello è chiuso ai visitatori
per la pausa fra le visite della mattina e quelle del pomeriggio, anche il bar
chiude.
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Castel Presule |
Finita la visita al
castello, qualora abbiate recuperato le forze (e non piova!), potete scegliere
di intraprendere il sentiero dei masi di
Aica (Oachner Hofeweg). Vi trovate già nel punto ideale da dove partire,
quindi non c’è bisogno di riprendere la macchina. Di solito il sentiero dei
masi si conclude alla Chiesetta di Santa Caterina (dopo Aica di Fié), ma si
tratta di un percorso che può durare fino a 5 ore circa, quindi poco adatto se
non siete in forma! Potete comunque abbreviarlo scegliendo di fare solo un
tratto del sentiero 5 partendo proprio dal castello, senza arrivare
necessariamente nemmeno a Schnaggen: insomma, potete fare semplicemente quella
che qui da noi si chiama una “giratina”. Vi sconsiglio comunque di fare il
sentiero dei masi se la giornata è particolarmente afosa, poiché vi trovereste
a circa 870 metri e il caldo si farebbe sentire troppo, specie per i bimbi. Noi
abbiamo scelto di non fare questo sentiero proprio per il caldo e abbiamo
preferito fare un giro panoramico in macchina passando dalle rovine di Castel Rovereto (Ruine Aichach),
dal maso erboristico lì accanto (l’erbario di Martha è una piccola
azienda agricola su un ripido versante del borgo di S. Osvaldo: dategli
un’occhiata, è una bella coltivazione di erbe officinali di duecento diverse
specie) e tornando poi verso Siusi. E’ un giro che vi permetterà di godere di
panorami bellissimi, non a caso siete proprio ai piedi del punto panoramico
detto “veduta del Re” (Konigswarte).
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Rovine di Castel Rovereto |
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il maso erboristico a S. Osvaldo |
Proseguendo poi da Siusi in direzione Castelrotto,
potete fermarvi alla bella Chiesetta di
San Valentino, che sorge isolata fra i prati sopra Siusi (raggiungibile
solo a piedi). Purtroppo, almeno quando siamo andati noi in agosto, è visitabile
solo per un’ora il giovedì pomeriggio (dalle 16 alle 17 o dalle 17 alle 18, non
ricordo bene). In ogni caso, anche se la troverete chiusa, potrete ammirare i
grandi affreschi del XV secolo sulla parete esterna che guarda verso Siusi e da
una piccola finestrella potrete sbirciare l’interno.
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la Chiesa di San Valentino |
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gli affreschi della Chiesa di San Valentino |
Buon cammino!
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