Quando
si pensa alla scrittura automatica, non si può non pensare a Jack Kerouac e
William Burroughs, ai surrealisti, al jazz. Questa tecnica non si discosta
molto dalla scrittura libera, se non per l’uso della punteggiatura e della
correttezza grammaticale (ma alcuni la praticano anche senza inibizioni
grammaticali e di punteggiatura, usando magari solo un netto trattino che serve
a prendere fiato. In realtà si tratta di un segno di interpunzione
particolarmente “americano” e non mi sembra si trovi molto in racconti o libri
italiani. In fondo al post trovate un brano di Kerouac, come esempio, dove
viene usato). L’idea è che la prima stesura sia quella definitiva, senza essere
quindi toccata da processi di revisione e limature: una prosa spontanea, quasi
come fosse una sorta di narrazione orale che non potete cambiare per non
smarrire la versione pura e vera della vostra storia. In sostanza dovreste
“perdervi”nell’atto dello scrivere, una sorta di trance. Non credo che questa
tecnica possa funzionare per chiunque, però il concetto intimo di scrivere
quasi per se stessi è liberatorio e, appunto, creativo, perché riesce a far
emergere nuove idee e proseguire in modo spedito un lavoro che rischia di arenarsi
per mania di perfezione. Può essere anche un’ottima occasione per giocare con
la lingua e inventare (perché no?) neologismi tutti vostri. Condizione
indispensabile: aver voglia di sperimentare, essere pronti a mettersi in gioco,
accettando il fatto che i risultati potrebbero anche non arrivare, o almeno non
arrivare così in fretta …
Joan Mirò |
“Non
so davvero più cosa scrivere, alla fine mi sono messo a scribacchiare un testo
interminabile di scrittura automatica, una specie di delirio senza posa e senza
direzione …” – Jack Kerouac
Brion Gysin |
“Uno
scrittore non può descrivere se non una cosa che i suoi sensi percepiscono nel
momento in cui scrive … Io non sono altro che un registratore … Nella misura in
cui riesco ad effettuare una registrazione diretta di certi aspetti del
processo psichico, posso svolgere un minimo ruolo”. W. Burroughs
F.T. Marinetti |
Se
vi è venuta voglia di immergervi nell’atmosfera “on the road” di Kerouac,
potete vedere il film:
Un film di Walter Salles. Con Kristen
Stewart, Garrett Hedlund, Kirsten Dunst, Sam Riley, Viggo Mortensen (USA 2012)
Potrebbe interessarti anche il post del 10 novembre 2014: "Tecniche di scrittura creativa: free writing, scrittura libera, scrittura automatica"
Felice scrittura!
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Felice scrittura!
2 commenti:
E' l'unico modo in cui riesco a scrivere. Ora ha un nome. :)
Ti va di condividere con noi la tua esperienza? Ad esempio se hai un momento particolare per scrivere o se segui semplicemente l'impulso ...
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