Dopo la mostra, una volta tornata a casa, sono andata alla
ricerca nella mia sovraffollata libreria di un libro comprato tanti anni fa:
"49 canti degli Indiani d'America", uscito con "i miti -
poesia" della Mondadori. Ecco qui quattro poesie. Leggetele. Fatevele
rotolare in bocca. Depositatele nel cuore. Prendetevi questo momento, solo per
voi.
LA TESSITURA
Mentre la carne lenta al
fuoco cuoce,
mentre lievita il pane,
mentre i miei figli
conducono il gregge
e il mio uomo a cavallo
li segue,
filo la lana.
Molte matasse, per molti
giorni.
Molti giorni di sonno e
di cibo,
molti giorni di pascolo
e di caccia,
che il tempo consuma.
Con fuso e filo siedo al
mio telaio.
Su una pelle d’agnello,
penso al motivo
da mia madre
insegnatomi.
Me lo ricordo bene,
lento lo vedo crescere.
Farò una coperta uguale
a quella
che mia madre fece, e la
madre di lei.
Lascerò un piccolo buco
per il Ragno Divino,
che insegnò alla prima
di noi
a usare il telaio.
La Donna Ragno così
potrà sapere
che la Gente ricorda
e che non dimentica mai.
E tutto è bellezza,
tutto è bellezza,
tutto è bellezza.
(Navajo)
Coo-ah-coo,
piccola colomba,
coo-ah-coo.
Il vento culla piano
i nidi sui rami del pino.
Il piccolo tuo nido
tra le mie braccia
dondola.
Coo-ah-coo,
piccola colomba,
adesso dormi;
coo-ah-coo.
(Paiute)
DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
CESPUGLIO
Il cespuglio
se ne sta
seduto sotto un albero,
e canta una canzone.
(Yaqui)
DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
LA CREAZIONE DEL CIELO
La Prima Donna dispose
le stelle
per aiutare la Luna a
far luce.
A una a una le ordinò
per bene,
in forma di animali
luccicanti
appesi alla notte.
Ma il Vecchio Coyote
irruppe festoso,
e sparse le stelle come
oggi le vedi.
(Algonkin Blackfeet)
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