Tutto da cambiare, Tonino!

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martedì 3 dicembre 2024

Calendario dell'Avvento - 4 Dicembre 2024

Il buon Samaritano, di Vincent Van Gogh


Amore, impegno, affetto, costanza, ascolto, disponibilità e collaborazione: valori che, sintetizzati, significano ESSERCI. Esserci davvero, con tutto il cuore e tutta la nostra intelligenza. 

Esserci quando serve, non solo quando abbiamo tempo o voglia: un bellissimo regalo di Natale. 



Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista.
Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista.
Basta che tu mi voglia come amico.
Poi ho capito che siamo veramente amici.
Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico:
ho pregato e ho ringraziato Dio per te.
Grazie per essermi amico.

"Amicizia", Jorge Luis Borges

lunedì 2 dicembre 2024

Calendario dell'Avvento - 3 Dicembre 2024

Annuncio ai pastori

Alzate gli occhi, uomini. Uomini al bivacco,
voi che conoscete il cielo sconfinato,
astrologi, venite! Guardate, io sono un nuovo
astro che sale. Arde tutto il mio essere
e irraggia così intenso e traboccante
di luce che più non mi contiene
l’immenso firmamento. Lasciate penetrare
il mio splendore in voi: oh gli oscuri sguardi,
i cuori oscuri, i notturni destini
che vi riempiono. Pastori, come sono
solo, io, in voi. Ma ecco, mi si fa spazio.
Non vi stupiste: il grande albero del pane
gettò un’ombra. Sì, veniva da me.
Voi intrepidi, o se voi sapeste
come ora sui vostri volti intenti
splende il futuro. In questa luce forte
molto accadrà. Io lo confido a voi
che sapete tacere, a voi di retta fede
qui tutto parla. Calura e pioggia parlano,
il volo degli uccelli, il vento e ciò che siete,
niente predomina e cresce a dismisura
per vanità. Voi non trattenete
negli interstizi del petto, a tormentarle,
le cose. Come il suo desiderio
fluisce attraverso un angelo, così traverso voi
urge il terrestre. E se un rovo ardesse
d’improvviso, potrebbe anche da lui
chiamarvi a sé l’Eterno, cherubini,
se di passare accanto ai vostri greggi
si degnassero, voi non vi stupireste:
vi prostrereste nascondendo il volto,
pregando e chiamando questa terra.

E questo era. Ora sarà una cosa
per cui si amplia, lottando l’orbe terrestre.
Cos’è per noi un roveto: Dio prende sembianza
nel grembo di una vergine. Io sono il chiarore
dell’intimo di lei che vi accompagna.

Rainer Maria Rilke


Felice Carena, "Annuncio ai pastori o Angelo che sveglia i pastori", 1941, olio su tela

Nel Giardino Segreto - In the secret garden - Mostra di dipinti di Nancy Sandler Bass e Kamille Corry - Villa il Palmerino, Firenze


Avete ancora pochi giorni per poter visitare la mostra "In the secret garden" a Villa Il Palmerino, un incantevole angolo di campagna immerso nella pace e nel silenzio a pochissimi minuti a piedi dal Salviatino (zona Campo di Marte). La mostra è visitabile il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18 o su appuntamento. 

I quadri di Kamille Corry si possono vedere solo fino a stasera, mentre quelli di Nancy Bass fino al 14 dicembre (l'artista rimarrà comunque in Italia fino al 17 dicembre, prima di volare di nuovo a New York). 

Le due artiste hanno diversa formazione e stili distinti: ho trovato i quadri di Nancy Sandler emozionali e intimi, un mix di realismo ed astrazione, più realistici invece i dipinti di Kamille Corry, con splendidi giochi di ombre e luce. 

La lietissima sorpresa è stata poi quella di poter incontrare Nancy Sandler che, con molta affabilità, ci ha parlato dei suoi dipinti. Molto interessante anche la tecnica che ha usato in alcune tele, aggiungendo stratificazioni di tessuto, che conferiscono profondità. 

"A volte inizio un dipinto e non so nemmeno io il risultato finale che otterrò", ci ha confidato Nancy questo pomeriggio, davanti al suo quadro "Poppies on the road", un'esplosione di luce e di felicità evocata dalla natura: non è proprio questa la magia della creatività?    

"Poppies on the road", Nancy Sandler Bass
Olio, scampoli di tessuto su tela 


domenica 1 dicembre 2024

Calendario dell'Avvento - 2 Dicembre 2024

 


Gloria, lei, non aveva niente di tutto ciò.
Non aveva mai fatto un nido, mai avuto piccoli.
Le importava poco di sopravvivere: lei viveva.
Allora perché, una mattina di dicembre, volava controcorrente nel cielo?
Perché quella rondine aveva lasciato da vari giorni il filo dell’equatore che avrebbe dovuto trattenerla in quel periodo dell’anno? Gloria era sola. Volava da molto tempo. Aveva visto il deserto gettarsi nel mare, poi la terra rinascere di nuovo nella bruma. Si dirigeva verso nord nel cuore dell’inverno.
Un po’ più lontano, in quel momento, Freddy d’Angelo procedeva nella stessa direzione. Guidava un piccolo camion frigorifero giallo su cui era scritto, con eleganti curve rosse:
 Gelati Pepino & Schultz.

Partito dalla città di Genova a mezzanotte, aveva superato tutti i tunnel che costeggiano il mare tra l’Italia e la Francia.
Si sporgeva spesso oltre il volante per cercare nel cielo i primi segni della tempesta di neve annunciata da tre giorni. Ascoltava una vecchia cassetta di Frank Sinatra che sembrava cantare il Natale, ma che Freddy faceva girare in ogni stagione, soprattutto in piena estate, proprio lui che detestava le feste.
Lavorava da trentasette anni per i gelati Pepino & Schultz. Nonostante il suo nome italiano, Freddy d’Angelo non parlava una parola di questa lingua. Viveva da solo in un piccolo paesino nel nord della Francia, lungo l’autostrada A26.
Per coscienza professionale, non aveva mai assaggiato i gelati che trasportava. 

Cos’avrebbe fatto per il resto della sua vita?
Questo mondo non era più un posto per lui.
Aspettava che finalmente accadesse qualcosa.
Improvvisamente, il neon si spense. L’oscurità invase la cucina mentre un rumore assordante faceva vibrare le piastrelle sotto i suoi piedi.
Freddy riconobbe subito quel suono: una sirena da nebbia, il fragore di un piroscafo in partenza. Era il clacson che aveva scelto in un bazar di Marsiglia, trent’anni prima.

 

Freddy prese una scala e salì sul tetto della cabina. Si rimboccò le maniche, infilò lentamente il pugno nel vano del climatizzatore. Si fermò, esitò chiudendo gli occhi e ritirò la mano con la stessa cautela.
Tra le dita, illuminate dalla torcia, teneva una palla di piume ancora calda. Un uccello dal ventre bianco. Nella notte gelida, doveva aver cercato di rifugiarsi in quel buco d’aria calda e aveva provocato il guasto generale.


Freddy d’Angelo si diresse verso la doppia porta posteriore del camion. Sulle ginocchia aveva un rimasuglio di neve raccolta sul tetto. Sbloccò i tre lucchetti e spalancò i due battenti.
Puntò la torcia verso l’interno.
Seduto sulle casse di gelato, qualcuno lo guardava.
Indossava un cappotto di lana, una sciarpa e un berretto.
Era un ragazzo di poco più di vent’anni, nero, la barba coperta di brina.
Freddy rimase a fissarlo, non troppo sorpreso di trovarlo lì. 


Qualcuno mi aspetta dietro la neve di Timothée de Fombelle, illustrazioni di Thomas Campi