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domenica 24 giugno 2012

Giappone. Terra di incanti ... salatissimi!


Giovedì sono andata a vedere la mostra a Palazzo Pitti “Giappone. Terra di incanti”. La mostra è stata allestita in tre musei: al museo degli Argenti si trova “Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’occidente”, la Sala Bianca al primo piano invece ospita “L’eleganza della memoria. Le arti decorative nel moderno Giappone” e alla Galleria d’Arte Moderna invece si trova “Giapponesismo. Suggestioni dell’Estremo Oriente dai Macchiaioli agli Anni Trenta”. Come gusto e interessi personali ho apprezzato particolarmente la prima e l’ultima citata, dato che alla Sala Bianca si concentravano soprattutto ceramiche, che mi interessano un po’ meno. I manufatti sono comunque tutti di famosi artisti del 900, nominati dal governo giapponese “Tesori Nazionali Viventi”e quest’idea in effetti mi affascina molto, mi colpisce e la apprezzo. Al Museo degli Argenti è presente un numero incredibile di capolavori, dove trovano spazio paraventi, kimono, armature da samurai, piccole porcellane, maschere del teatro No e raffinatissimi strumenti musicali (erano esposte anche delle favolose scatole da scrittura da lasciarci il cuore …). Alla Galleria d’Arte Moderna si trovano invece le influenze e i paralleli fra alcuni dipinti e stampe giapponesi e quadri di pittori italiani di metà 800, primi del 900: al di là degli elementi raffigurati, è interessante notare anche l’utilizzo di “inquadrature” e prospettive riprese dagli europei dagli artisti giapponesi  (in mostra anche deliziosi ventagli e lo stupendo cartellone dell’opera Madama Butterfly di Puccini).   

Unica nota dolente: se si desidera vedere tutte le sezioni della mostra, il biglietto costa 18 euro! E’ vero che vale tre giorni e che consente l’ingresso anche alle collezioni stabili dei musei di Palazzo Pitti, oltre al Giardino di Boboli, ma mi permetto di sollevare quest’obiezione: forse per un turista può essere un prezzo accettabile perché riesce a vedere in tre giorni, oltre alla mostra, anche musei d’indiscutibile bellezza, ma non si poteva pensare ad un biglietto ridotto per i residenti? Il fiorentino, infatti, è difficile che riesca a sfruttare il biglietto tre giorni consecutivi, a meno che non abbia preso ferie o non abbia niente da fare. In più, fortunatamente, il Giardino di Boboli è gratuito per i residenti a Firenze, per cui in realtà ho pagato 18 euro per un biglietto che comprendeva anche Boboli che per me sarebbe stato comunque gratis.  

Giappone. Terra di incanti. - Palazzo Pitti – fino al primo luglio 2012 -


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