Mi aspettavo che succedesse. Non poteva essere
diversamente, purtroppo. Sabato ho portato i bambini ai giardini: da quando li
hanno riaperti ancora non avevamo avuto occasione di andarci. Beh, due dei
nuovi giochi che hanno installato nei giardini di Campo di Marte, nel Viale
Manfredo Fanti, presentano già delle scritte. Sono durati, puliti, un mesetto
scarso. Dopo tutta l’attesa per riavere i giardini fruibili (sono stati chiusi
per mesi, e fra l’altro alcune modifiche non hanno neanche incontrato il favore
della gente. Se pensiamo che Palazzo Vecchio è stato costruito in soli 14 anni
nel 1300 …) ecco che qualcuno ha già provveduto a sciupare il lavoro appena
concluso. E che dire della “nave”, sempre negli stessi giardini, che è piena di
scritte di ogni tipo, parolacce, insulti? Sinceramente ora che mio figlio sa
leggere, qualche interrogativo in più me lo pongo … Ma il top l’avevamo raggiunto mesi
fa alle gradinate in cemento: in rosso, campeggiava una bestemmia, che poi una
mano pietosa è riuscita a cancellare. Dato che è stata cancellata con la stessa
vernice, più o meno, voglio sperare che l’autore della frase si sia pentito e
abbia posto riparo. Mi chiedo quale intelligenza possa esserci a sciupare
qualcosa che è della collettività, qualcosa che è stato pagato con i soldi di
tutti. Dove sta il rispetto? Il decoro? La ricerca del bello? Che dire del
tabernacolo antico, alle Oblate, decorato a penna? Che tristezza vedere,
passeggiando per strada, muri appena finiti di imbiancare già imbrattati da
scritte assurde, volgari, offensive. Come se poi una città pulita non fosse più
bella e godibile da tutti. Lo stesso discorso può esser fatto per chi butta
cartacce per terra, perché fa troppa fatica cercare un cestino. O chi spacca,
rompe, distrugge le cose pubbliche e private, senza senso, per il solo gusto di
sciupare. A questo proposito mi viene in mente il bauletto del mio motorino,
tanto per restare sul piccolo: è chiaramente scassato, aperto innumerevoli
volte da qualche buontempone che si è divertito a forzare la serratura. Anche
l’altro giorno l’ho trovato aperto, ma ormai non ci faccio quasi più caso;
tanto dentro non c’è proprio nulla da rubare, giusto un cencio per pulire la sella (rotta
anche quella!) quando c’è bisogno. Allora, per favore, fermatevi a pensare,
magari anche solo un attimo prima di fare qualche stupidaggine. E’ proprio solo
questa l’impronta che volete lasciare nel mondo?
Questo blog parla di scrittura, di libri, di eventi e concorsi letterari, di mostre, di arte, di viaggi, di piccoli gesti che possiamo fare tutti insieme per essere gentili con noi stessi, con gli altri, con il pianeta. Ma forse parlerà anche di cose che ancora non immagino e non penso di scrivere. Un blog a sorpresa! Rimanete in contatto! Potete seguirmi anche su Twitter @pennaeblognotes e su blookintreccinellarete.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento