Passeggiate senza una meta precisa,
per il solo gusto di passeggiare, e lasciatevi stupire da angoli nascosti della
vostra città. Impariamo ad andare a piedi, lentamente. Vi siete mai chiesti
dove diavolo stiamo correndo tutti quanti? L’altro giorno sono stata con la mia
amica Cecilia ad una visita–spettacolo al Museo Stibbert …. Quasi quasi stavo per rinunciare: qualche
problemino per l’organizzazione c’è sempre con i bambini piccoli. Invece alla
fine le cose si sono appianate ed è stata una salutare boccata d’energia. Poi
ho scoperto una strada deliziosa, romantica, ispiratrice. Sembra di essere in
campagna e invece sei in città. Sarà per
la salita, sarà per la quiete, sarà la vicinanza dello Stibbert o dell’antica
Chiesa. Oh, tutto è un sogno. Il museo: una meraviglia e una magia. Ho provato
una sorta di sindrome di Stendhal mentre lo percorrevamo, un incanto gioioso,
il non poter cessare di sorridere durante la rappresentazione che altro non era
se non la scusa per farci capire concetti riguardanti l’arte. Bravi i due
attori. Abbiamo fatto un salto nel tempo, aggirandoci in quelle sale. Che
emozione entrare in quella stanza, da sola, quasi al buio, indovinando le
sagome di quattro armature, mentre il cuore mi batteva come fossi tornata una
bambina, ritrovando la stessa trepidazione. Poi due chiacchiere al bar, e una
breve passeggiata nel giardino attorno alla villa. Che incanto! Quanta bellezza
ti invade! Poi son voluta andare a vedere fin dove arrivava quella strada:
porta alla fine a Via Bolognese. Ma prima s’incontrano antiche ville, olivi, una
scuola di ceramica, un galletto banderuola ed un giardino pubblico, che sembra
uno scrigno segreto. C’è da tornare, c’è da tornare! E al più presto!
Percorso: Via Stibbert e Via di
Montughi - Firenze
Nessun commento:
Posta un commento