“Ascoltate!” esclamò a un
tratto Wendy. “Sono i cantori. Ora li sento. Su, seguitemi, tutti quanti … Dopo
ci sono mince pies e caffè a volontà.”
I cantori natalizi di
Berebury depositarono le lanterne fuori dalla porta d’ingresso e si affollarono
attorno all’albero di Natale nell’ingresso di casa Witherington, reggendo in
mano gli spartiti. Le strofe ben note di Un
tempo, nella reale città di David risuonarono presto per la casa, colmandola
di una melodia gioiosa. Henry intravide una lacrima negli occhi della signora
Godiesky, e colse un’espressione di profonda nostalgia sul viso serio della
piccola signorina Hooper. Anche per lei in quella scena dovevano esserci degli
spiriti dei Natali passati.”
“Oro, incenso e morte” di
Catherine Aird
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