“Ci fu molto da fare durante
la serata. Vischio e agrifoglio erano stati portati in casa in grandi quantità
e l’Albero di Natale fu sistemato in un angolo della sala da pranzo. Tutti
contribuirono alla sua decorazione, a infilare rami di agrifoglio dietro le
cornici dei quadri e ad appendere un mazzo di vischio nella giusta posizione,
nell’atrio.
Il pranzo di Natale cominciò
alle due e fu davvero una gran festa. Giganteschi ciocchi di legna
scoppiettavano allegramente nel grande camino, e una babele di lingue che
chiacchieravano tutte insieme si fondeva e sovrastava il loro allegro
scoppiettio. La zuppa di ostriche era già stata consumata ed erano arrivati due
enormi tacchini che, quando furono riportati via, erano ridotti alla pura e
semplice carcassa di ciò che erano stati. E ora, momento culmine del pranzo,
ecco che il dolce di Natale veniva servito in tavola con tutte le cerimonie del
caso! Il dolce riposava sul piatto d’argento in tutto il suo splendore. Era
grosso come un pallone da football, vi avevano infilato un ramoscello di
agrifoglio che sembrava una bandierina trionfante ed era circondato da un
cerchio di magnifiche fiamme blu e rosse. Ci furono grida di entusiasmo ed
esclamazioni piene di ammirazione.”
“Il caso del dolce di Natale”,
di Agatha Christie
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