Tutto da cambiare, Tonino!

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mercoledì 23 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 24 Dicembre

 


Accetta dunque, mia cara mamma, un bacio con tutto il cuore nella solenne ora di Natale, la più pacata dell’anno, la più misteriosa, in cui i desideri ancora ignari si tendono fino all’estremo e vengono per prodigio esauditi: trascorrila nel profondo, grande raccoglimento del Tuo cuore, abbandona ogni dubbio e incomprensione: in quest’ora abbiamo un posticino dentro di noi dove siamo semplicemente bambini, che attende e sta là, fiducioso e mai confuso, nel suo diritto a una grande gioia: questo è il Natale.
(Rainer Maria Rilke)


lunedì 21 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 23 Dicembre

 


Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale.
Al tuo nemico, perdono.
Al tuo avversario, tolleranza.
A un amico, il tuo cuore.
A un cliente, il servizio.
A tutti, la carità.
A ogni bambino, un buon esempio.
A te stesso, rispetto.
(Oren Arnold)


Calendario dell'avvento letterario -22 Dicembre

 


L'amore doveva essere proprio come il Natale: allegro, magico, pieno di luce, piccoli gesti e grandi sorprese. 

Cassandra Rocca 


Calendario letterario dell'Avvento - 21 Dicembre

 


Dopo aver dato una dozzina di punti, guardò fuori di nuovo. Stepanic aveva appoggiato la pala al muro e stava o riposando o tentando di riscaldarsi. Martin uscì sulla soglia e gli fece un cenno. - Entra· disse - vieni a scaldarti. Devi avere un gran freddo.
- Che Dio ti benedica!-  rispose Stepanic. Entrò, scuotendosi di dosso la neve e si strofinò ben bene le scarpe al punto che barcollò e per poco non cadde.
- Non è niente - gli disse Martin. - Siediti e prendi un po' di tè.
Riempì due boccali e ne porse uno all'ospite. Stepanic bevve d'un fiato. Era chiaro che ne avrebbe gradito un altro po'. Martin gli riempi di nuovo il bicchiere. Mentre bevevano, Martin continuava a guardar fuori della finestra.
- Stai aspettando qualcuno? - gli chiese il visitatore.
- Ieri sera-  rispose Martin - stavo leggendo di quando Cristo andò in casa di un fariseo che non lo accolse coi dovuti onori. Supponi che mi succeda qualcosa di simile. Cosa non farei per accoglierlo! Poi, mentre sonnecchiavo, ho udito qualcuno mormorare: "Guarda in strada domani, perché io verrò".
Mentre Stepanic ascoltava, le lacrime gli rigavano le guance. - Grazie, Martin Avdeic. Mi hai dato conforto per l'anima e per il corpo.
Stepanic se ne andò e Martin si sedette a cucire uno stivale.

Il Natale di Martin, di Leone Tolstoj


domenica 20 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 20 Dicembre

 


Oggi è Natale, il dì degli affetti, il dì dei ricordi, eppure non orma d’uomo s’imprime sull’umida zolla del cimitero, né un fiore adorna le croci, fuorché il nostro. (Carlo Dossi)

 


sabato 19 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 19 Dicembre

 


Il piccolo paese era coperto di neve; le casette nere, addossate al monte, parevano disegnate su di un cartone bianco, e la chiesa, sopra un terrapieno sostenuto da macigni, circondata d'alberi carichi di neve e di ghiacciuoli, appariva come uno di quegli edifizi fantastici che disegnano le nuvole.
Tutto era silenzio: gli abitanti sembravano sepolti sotto la neve.

Al terzo tocco della messa, il nonno del fidanzato batté il suo bastone sulla pietra del focolare.
- Oh, ragazzi, su, in fila.
E tutti si alzarono per andare alla messa. In casa rimase solo la madre, per badare agli spiedi che girava lentamente accanto al fuoco per far bene arrostire la carne del porchetto.
I figli, dunque, i fidanzati e il nonno, che pareva guidasse la compagnia, andavano in chiesa. La neve attutiva i loro passi: figure imbacuccate sbucavano da tutte le parti, con lanterne in mano, destando intorno ombre e chiarori fantastici. Si scambiavano saluti, si batteva alle porte chiuse, per chiamare tutti alla messa.
Felle camminava come in sogno; e non aveva freddo; anzi gli alberi bianchi, intorno alla chiesa, gli sembravano mandorli fioriti. Si sentiva insomma, sotto le sue vesti lanose, caldo e felice come un agnellino al sole di maggio: i suoi capelli, freschi di quell'aria di neve, gli sembravano fatti di erba. Pensava alle cose buone che avrebbe mangiato al ritorno dalla messa, nella sua casa riscaldata, e ricordando che Gesù invece doveva nascere in una fredda stalla, nudo e digiuno, gli veniva voglia di piangere, di coprirlo con le sue vesti, di portarselo a casa sua.
Dentro la chiesa continuava l'illusione della primavera: l'altare era tutto adorno di rami di corbezzolo coi frutti rossi, di mirto e di alloro: i ceri brillavano tra le fronde e l'ombra di queste si disegnavano sulle pareti come sui muri di un giardino.
In una cappella sorgeva il presepio, con una montagna fatta di sughero e rivestita di musco: i Re Magi scendevano cauti da un sentiero erto, e una cometa d'oro illuminava loro la via.
Tutto era bello, tutto era luce e gioia. I Re potenti scendevano dai loro troni per portare in dono il loro amore e le loro ricchezze al figlio dei poveri, a Gesù nato in una stalla; gli astri li guidavano; il sangue di Cristo, morto poi per la felicità degli uomini, pioveva sui cespugli e faceva sbocciare le rose; pioveva sugli alberi per far maturare i frutti.
Così la madre aveva insegnato a Felle e così era.
- Gloria, gloria - cantavano i preti sull'altare: e il popolo rispondeva:
- Gloria a Dio nel più alto dei cieli.
E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Felle cantava anche lui, e sentiva che questa gioia che gli riempiva il cuore era il più bel dono che Gesù gli mandava.

Grazia Deledda, “Il dono di Natale”


giovedì 17 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 18 Dicembre


 

Mentre la neve fa, sopra la siepe,
un bel merletto e la campana suona,
Natale bussa a tutti gli usci e dona
ad ogni bimbo un piccolo presepe.

Il vecchio Natale, di Marino Moretti


mercoledì 16 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 17 Dicembre

 


Il bambino sull’albero di Natale presso Gesù, di F.Dostoevskij, dal Diario di uno scrittore, 1876

Ma ecco un’altra via: com’era ampia! Lì l’avrebbero di certo schiacciato. E come vociavano tutti, come si affrettavano, come correvano sulle loro carrozze, e quante luci, quante luci! Ma questa che cos’è? Oh, che vetro grande, e dietro il vetro una stanza dove la legna arriva fino al soffitto; c’è un abete, e quante luci sull’abete, e stelle e decorazioni d’oro, e quante file di pupazzetti e di cavallini lo avvolgono tutt’intorno; nella stanza si rincorrono dei bimbi lindi e vestiti a festa, e ridono, giocano, mangiano, bevono. Ed ecco, una bambina si è messa a danzare con un bimbo, com’è carina! E ora si può sentire anche della musica attraverso il vetro. Il bimbo guarda pieno di meraviglia e già ride, ma ormai anche i ditini dei piedi gli dolgono, e quelli delle mani, sono tutti arrossati, non si piegano e muoverli fa tanto male. E tutt’ad un tratto, resosi conto del dolore, scoppia in lacrime e fugge via, ma poi scorge di nuovo attraverso un altro vetro un’altra stanza, con gli stessi alberi e una tavola con torte rosse e gialle e di mandorla, e vi siedono quattro ricche signore che te ne danno un po’ non appena ci si avvicina, ogni istante si spalanca la porta e fumane di signori entrano e si dirigono verso di loro. Il bimbo si intrufola e di colpo la porta si è aperta e lui è entrato. Oh, come lo sgridano, come agitano le braccia! Una signora lo raggiunge in gran fretta e gli ficca in mano una copeca, poi gli apre lei stessa la porta e lo sospinge fuori. Come è spaventato il piccino! La copechina gli è subito scivolata di mano tintinnando sugli scalini: non è riuscito a piegare le sue dita arrossate per ottenerla. Il bimbo fugge via e corre, corre senza sapere dove va. Avrebbe voglia di piangere, ma ha paura e continua a correre, soffiandosi sulle manine.


Calendario letterario dell'Avvento - 16 Dicembre

 



Anche ai camminamenti dicevo buon Natale, anche alla neve, alla sabbia, al ghiaccio del fiume, anche al fumo che usciva dalle tane, anche ai russi, a Mussolini, a Stalin.”

Mario Rigoni Stern, “Il sergente nella neve”

martedì 15 dicembre 2020

Calendario letterario dell'Avvento - 15 Dicembre

 


Nella sera di Natale Dio dilaga nel tempio, per l’arcivescovo, le navate ne rigurgitano letteralmente, al punto che le porte stentano a chiudersi; e, pur mancando le stufe, fa così caldo che le vecchie bisce bianche si risvegliano nei sepolcri degli storici abati e salgono dagli sfiatatoi dei sotterranei sporgendo gentilmente la testa dalle balaustre dei confessionali.

Così, quella sera il Duomo; traboccante di Dio. E benché sapesse che non gli competeva, don Valentino si tratteneva perfino troppo volentieri a disporre l’inginocchiatoio del presule. Altro che alberi, tacchini e vino spumante. Questa, una serata di Natale. Senonché in mezzo a questi pensieri, udì battere a una porta. “Chi bussa alle porte del Duomo” si chiese don Valentino “la sera di Natale? Non hanno ancora pregato abbastanza? Che smania li ha presi?” Pur dicendosi così andò ad aprire e con una folata di vento entrò un poverello in cenci.

“Che quantità di Dio! ” esclamò sorridendo costui guardandosi intorno- “Che bellezza! Lo si sente perfino di fuori.

Monsignore, non me ne potrebbe lasciare un pochino? Pensi, è la sera di Natale. ”

“E’ di sua eccellenza l’arcivescovo” rispose il prete. “Serve a lui, fra un paio d’ore. Sua eccellenza fa già la vita di un santo, non pretenderai mica che adesso rinunci anche a Dio! E poi io non sono mai stato monsignore.”

“Neanche un pochino, reverendo? Ce n’è tanto! Sua eccellenza non se ne accorgerebbe nemmeno!”

“Ti ho detto di no… Puoi andare… Il Duomo è chiuso al pubblico” e congedò il poverello con un biglietto da cinque lire.

Ma come il disgraziato uscì dalla chiesa, nello stesso istante Dio disparve. Sgomento, don Valentino si guardava intorno, scrutando le volte tenebrose: Dio non c’era neppure lassù. Lo spettacoloso apparato di colonne, statue, baldacchini, altari, catafalchi, candelabri, panneggi, di solito così misterioso e potente, era diventato all’improvviso inospitale e sinistro. E tra un paio d’ore l’arcivescovo sarebbe disceso.

“Racconto di Natale”, Dino Buzzati

lunedì 14 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento - 14 Dicembre

 


Marcovaldo tornò nella via illuminata come fosse notte, affollata di mamme e bambini e zii e nonni e pacchi e palloni e cavalli a dondolo e alberi di Natale e Babbi Natale e polli e tacchini e panettoni e bottiglie e zampognari e spazzacamini e venditrici di caldarroste che facevano saltare padellate di castagne sul tondo fornello nero ardente.
E la città sembrava più piccola, raccolta in un'ampolla luminosa, sepolta nel cuore buio d'un bosco, tra i tronchi centenari dei castagni e un infinito manto di neve. Da qualche parte del buio s'udiva l'ululo del lupo; i leprotti avevano una tana sepolta nella neve, nella calda terra rossa sotto uno strato di ricci di castagna.

I figli di Babbo Natale, di Italo Calvino

domenica 13 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 13 Dicembre

 


Quand’ero bambino, erano la luce dell’albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo.
(Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe)


sabato 12 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 12 Dicembre

 


Cerco un'anima in cui rivivere. Tu vedi ch'ìo son morto per questo mondo, che pure ha il coraggio di festeggiare ancora la notte della mia nascita. Non sarebbe forse troppo angusta per me l'anima tua, se non fosse ingombra di tante cose, che dovresti buttar via. Otterresti da me cento volte quel che perderai, seguendomi e abbandonando quel che falsamente stimi necessario a te e ai tuoi: questa città, i tuoi sogni, i comodi con cui invano cerchi allettare il tuo stolto soffrire per il mondo ... Cerco un'anima, in cui rivivere: potrebbe esser la tua come quella d'ogn'altro di buona volontà.

Sogno di Natale, Luigi Pirandello


venerdì 11 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 11 Dicembre

 



Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù; innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena; eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori... E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, eran deserte nella rigida notte. E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie, da questa casa a quella, per godere della raccolta festa degli altri; mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:


- Buon Natale - e sparivo...

Sogno di Natale, di Luigi Pirandello 


giovedì 10 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 10 Dicembre

 


"Un gesto magnanimo vive più a lungo di una grande battaglia o di un decreto reale o del saggio, di un erudito, perché lascia un segno che s'imprime nella natura e attraversa indelebili le generazioni."

"La vita e le avventure di Babbo Natale" di L. Frank Baum

 


mercoledì 9 dicembre 2020

Segnalazione: concorso IL PAESE DELLE FIABE

 


La partecipazione al concorso è gratuita previa iscrizione entro il 31 gennaio 2021.

Il paese delle fiabe, concorso per le scuole dell’infanzia e primarie italiane promosso dal Comune di Serra Riccò in collaborazione con la Rivista Andersen e dedicato alla sua illustre concittadina: la scrittrice Beatrice Solinas Donghi (1923-2015).

Info: https://www.andersen.it/ilpaesedellefiabe2020/?utm_source=sendinblue&utm_campaign=met_dicembre&utm_medium=email

Calendario dell'Avvento letterario - 9 Dicembre

 


“Chiudete bene gli occhi”, sussurrò mamma Coniglia. “Babbo Natale arriva solo quando tutti i coniglietti sono ben addormentati”. Peter chiuse gli occhi e sperò di addormentarsi subito”

Il Natale di Peter Coniglio, Beatrix Potter




martedì 8 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 8 Dicembre

 


Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare. 

Natale, di Giuseppe Ungaretti

lunedì 7 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 7 Dicembre

 


La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te,
Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

A Gesù Bambino, di Umberto Saba


domenica 6 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 6 Dicembre

 


Abbiamo portato un albero fin qui dalla Norvegia e lo abbiamo piantato in uno stagno ghiacciato. Il mio disegno non rende l’idea né della sua altezza né di quanto amabili siano le sue luci magiche tutte colorate. Le abbiamo provate ieri sera per vedere se andava tutto bene. Quindi, se vedrete un chiarore che risplende nel Nord, capirete benissimo di cosa si tratta!

Lettere di Babbo Natale, di J.R.R. Tolkien


sabato 5 dicembre 2020

venerdì 4 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 4 dicembre

 


"Alzò gli occhi al suo comignolo da dove lo guardava Frosty. Faccione sorridente, cappello a cilindro, pipa di tutulo. Tra le evoluzioni dei fiocchi di neve, Luther ebbe l'impressione che il pupazzo gli facesse l'occhiolino." 

Fuga dal Natale, di John Grisham

giovedì 3 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 3 dicembre

 


La neve cadeva delicatamente per le strade, e le persone correvano a casa, con le braccia piene di scatole allegramente impacchettate con la carta dei negozi di giocattoli, negozi di caramelle, e panetterie. Perché era la vigilia di Natale, e come cadde il tramonto, i bambini di tutta la Germania si misero in silenziosa attesa della notte che stava per sopraggiungere, e con essa i doni di Gesù Bambino.

Schiaccianoci e il re dei topi, di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann


mercoledì 2 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento letterario - 2 dicembre

 


Onorerò il Natale nel mio cuore, e cercherò di conservarmi in questo stato d'animo per tutto l'anno. Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro, e i tre spiriti saranno sempre presenti in me. 

Canto di Natale, di Charles Dickens 

martedì 1 dicembre 2020

venerdì 27 novembre 2020

27 NOVEMBRE, DALLE 15 ALLE 17, EVENTO ON LINE SUL COVID

 


http://www.ern-apulia.it/evento/fai-una-domanda-su-covid-19-gli-esperti-rispondono/

Da un anno sentiamo parlare continuamente di Covid. Ma tu hai davvero le idee chiare sull'argomento? Hai fatto delle domande a cui nessuno ha mai saputo rispondere? Vuoi farti una tua opinione? Oggi, dalle 15 alle 17, un gruppo di esperti sarà online per rispondere a tutte le domande che riceveranno. L’evento fa parte della Notte europea dei ricercatori 2020 ed è rivolto a giovani e studenti delle scuole superiori. 

lunedì 23 novembre 2020

Segnalazione: Educare alla lettura 2020


Educare alla lettura, il corso di formazione valido per l’aggiornamento di docenti e bibliotecari organizzato dal Salone del Libro e dal MIBACT Centro per il Libro e la Lettura in collaborazione conAIB, si trasferisce online.

Sei appuntamenti,  dal 3 al 16 dicembre, per approfondire conoscenze e competenze nell’ambito della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e per formare giovani lettori, sei occasioni di confronto e dialogo con importanti autori italiani e stranieri. Si comincia con Maryanne Wolf, per conoscere i legami tra lettura e neuroscienze, mentre Aidan Chambers ragiona sulla lingua e le forme della letteratura YA;  Vittoria Facchini e Alessandro Sanna ci raccontano come leggere le figure negli albi illustrati e non solo; un appuntamento per leggere e divulgare la scienza avrà come ospiti Licia Troisi e Adrian Fartade; sul ruolo e il significato della poesia intervengono Giusi Quarenghi e Franco Lorenzoni. Conclude il ciclo di incontri Federico Batini, con una lectio dedicata ai benefici della lettura ad alta voce a scuola. A moderare gli appuntamenti, i due consulenti del Salone del Libro Eros Miari e Fabio Geda. Scopri il programma:   https://www.salonelibro.it/ita/educare-alla-lettura

Le iscrizioni saranno attive dal 26 novembre. Puoi mandare una mail a educareallalettura@salonelibro.it, indicando gli appuntamenti a cui desideri partecipare. Il giorno di apertura delle iscrizioni ti manderemo direttamente il link per completare la registrazione. Tutti i partecipanti potranno interagire con gli ospiti in coda alle lectio tramite un’apposita chat.

In arrivo anche un grande appuntamento invernale del Salone del Libro: SalTo Vita Nova, dal 4 all’8 dicembre. Nella giornata di apertura, il 4 dicembre, tre incontri dedicati alle scuole, dalla primaria alla secondaria. Il 26 novembre sarà disponibile il programma, con tutti i temi e gli ospiti e saranno aperte le iscrizioni per questi tre appuntamenti. All’interno di SalTo Vita Nova ci sarà la premiazione dei vincitori dei tre premi dedicati alle scuole, promossi dal Centro per il Libro e la Lettura: Quando i ragazzi ci insegnano, Scriviamoci e BookTuber Prize. Per seguire la conferenza stampa di presentazione, collegati sul sito del Salone il 26 alle ore 11.

FONTE: CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA 

WWW.CEPELL.IT


 

domenica 22 novembre 2020

#chiusinonfermi - Proposte del Museo del Figurino storico

Il Museo del Figurino Storico di Calenzano propone degli incontri on line che saranno visibili sia sulla pagina Facebook: mufiscalenzano che sul canale YouTube: Museo Figurino Storico.

Il Museo ha ha aderito all'iniziativa #chiusinonfermi promossa dall'Associazione
Nazionale dei Piccoli Musei, che mira a creare tanti musei narranti.

Questo il programma che propone:

20 Novembre: "L'intrepido soldatino di stagno" di H.C. Andersen. Lettura della fiaba di H.C. Andersen.

04 Dicembre 2020 Il figurino tra archeologia e storia.

27 Dicembre 2020 Sicuri che i soldatini siano solo giochi? L’evoluzione
del figurino e le sue potenzialità.

15 Gennaio 2021 “La Battaglia di Campaldino 1289” aspettando il VII
centenario dalla morte di Dante.

29 Gennaio 2021 I figurini come memoria storica e fonte di sapere.


mercoledì 7 ottobre 2020

Segnalazione: Fantasticamente a Genova - ottobre 2020

 

Il 23 ottobre 1920 nasceva Gianni Rodari. Per festeggiare questa importante ricorrenza, nasce FANTASTICAMENTE - Teatro, Scienza e Parole in gioco per Gianni Rodari, un evento realizzato da Teatro Nazionale di GenovaFestival della Scienza Andersen in collaborazione con il MIUR-Ufficio Scolastico Regionale della Liguria e con la collaborazione e il patrocinio di Gianni Rodari 100 anni Omegna e di 100giannirodari.com.

https://www.andersen.it/fantasticamente-teatro-scienza-e-parole-in-gioco-per-gianni-rodari/

Fonte: Andersen, mensile di letteratura

Segnalazione: Scrittura creativa a Sesto - ottobre 2020

 Un nuovo anno dedicato a scrittura creativa e doposcuola, con il progetto Articolo 31.

Ripartono ad ottobre i percorsi del progetto Articolo 31, a cura della cooperativa Macramè in collaborazione con le Biblioteche di Sesto fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa. Il progetto è realizzato grazie al contributo del Centro per il Libro e la Lettura ed è dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni.
I laboratori di scrittura creativa attivati a ottobre 2019, nonostante le limitazioni dovute alla quarantena e al covid19, hanno portato alla pubblicazione a giugno del libro in due volumi "Mondi Sommersi" che raccoglie tutti i racconti dei ragazzi che hanno partecipato agli incontri curati dagli operatori di Macramè. I nuovi percorsi sono in partenza Venerdì 23 Ottobre, con la possibilità di partecipare al gruppo delle ore 15 oppure a quello delle 17.

Il lunedì e il giovedì, a partire dal 2 Novembre, saranno invece dedicati al Doposcuola con orario 15.30-17.30.

Per iscrizioni e informazioni è possibile telefonare al numero 0554496851 oppure scrivere a salaragazzi@comune.sesto-fiorentino.fi.it

A zonzo per Castelrotto e dintorni!

 Castelli, Roccheforti e Rovine

 

Il rudere di Castelvecchio (Hauenstein)
Si trova ai piedi della Punta Santner. La rocca fu eretta nel XII sec. dai signori di Hauenstein, ma nel XV e XVI sec. subì ulteriori ampliamenti. Uno dei tanti personaggi che ne acquisirono la proprietà, fu il famoso poeta e "Minnesänger" Oswaldo di Wolkenstein. A questa località si arriva da Siusi attraverso il sentiero 8.

 

Castel Salego

Del castello al giorno d'oggi rimangono veramente pochi ruderi, ma sono ben visibili da Castelrotto. Con molta probabilità il castello apparteneva alla famiglia Salegg, citati come ministeriali del vescovo di Bressanone già nel 1178. Fu in seguito conteso tra i signori von Wolkenstein e loro parenti.

Al giorno d'oggi i ruderi appartengono alla Diocesi di Bolzano-Bressanone.

 

Rovine di Castel Rovereto
La costruzione, che risale al XII sec., appartenne ai signori di Aichach, dinastia consumatasi fino all'estinzione in sanguinose battaglie contro i signori di Castelrotto.
Fu così che il castello passò nelle mani di questi ultimi che ne rimasero padroni fino al 1741.

 

Castel Forte

Castel Forte, chiamato anche Trostburg, domina sopra l’ingresso per la Val Gardena.

Castel Forte è uno dei più noti castellli, grazie anche alla posizione centrale, lungo la strada del Brennero, la strada principale del Tirolo. Su un’altura accanto al paese Colma, il castello sorge sopra il fiume Isarco con una vista panoramica stupenda.

Menzionato per la prima volta nel 1173, il castello era conosciuto come la residenza dei conti di Trostburg. Arredato con tipici elementi del tardo gotico, l’edificazione è ancora in un buon stato. All’interno si trova una grandissimo e noto salotto con un rivestimento di tavole con ornamenti preziosi.

Anche la biblioteca, la quale conta tra le più famose di quel tempo, la sala dei cavalieri, la sala da pranzo e altri locali arredati con preziosi mobili meritano una visita.

Dal 1981 Castel Forte é di proprietà del “Südtiroler Burgeninstitut”.

Ulteriori informazioni: tel. +39 0471 654401

 

Castel Presule

L' iscrizione sopra il portale esterno del castello testimonia che nell' anno 1517 la costruzione del castello nella sua funzione sopratutto rappresentativa, allora di proprietá di Leonhard von Völs, era stata giá completata. Dal 1804 al 1978 si susseguirono qattordici proprietari e il castello conobbe periodi di restauro e decadimento. Dopo la morte dell' ultimo proprietario, Alois Mathá, nel 1978, nel 1981 si fondó il ''Kuratorium Schloss Prösels" che provvide a dare una nuova vita a Castel Prösels.
Visite guidate: - (Tel. 0039 0471 601062)

 

La „Königswarte“, la “Vedetta del re"", viene denominato un punto panoramico nel bosco di Laranza che offre una bellissima vista verso Occidente. Raggiungibile da Siusi e Castelrotto da Telefen, sentiero nr. 5

 

 Museo contadino preso il Maso  „Tschötsch“
"Ora et labora nei masi di Castelrotto del passato“.

Testimonianze del passato ci raccontano della vita religiosa e molto dura dei contadini di
montagna.
Ingresso gratuito. Visite guidate su richiesta – Aperto dal lunedi alla domenica. Giorno di chiusura il mercoledi. (Tel. 0471 706013)

 

I Sedili delle Streghe e Le Panche delle Streghe

 

I sedili delle streghe, due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili, si trovano appena sopra Tiosels (Castelrotto). Non si sa con precisione se si tratta di uno scherzo della natura o di opera umana. Raggiungibili percorrendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto passando per Tiosels.

 

Sul Monte Bullaccia, è possibile ammirare le cosiddette “panche delle streghe”, segnalate in maniera ben visibile da indicazioni sulle rocce. Si tratta di un’enorme formazione rocciosa di porfirite augitica, come un lastricato, nella quale è possibile riconoscere ben definite delle vere e proprie sedie di roccia disposte a gradinata verso la vallata, ottenute grazie all’opera dell’attività umana. Il luogo di straordinaria bellezza e incantevole dal punto di vista panoramico, rappresenta una particolarità sia da un punto di vista geologico che preistorico.

 

Arte sull’Altipiano dello Sciliar

 

Case affrescate a Castelrotto (Centro)

Albergo Al Lupo/Zum Wolf

Casa Mendel/Mendelhaus

Forno Burgauner

Casa Felseck

Casa in via Wegscheid nr.10

 

Capelle di alta montagna

Zallinger, dedicata all’immacolata concezione di Maria, 15 agosto)

Malga di Tires /Tierser Alpl (dedicata a San Giacomo)

Sciliar (dedicata a San Cassiano)

Schlernboden