Tutto da cambiare, Tonino!

Tutto da cambiare, Tonino!
Tonino è cresciuto ed è a spasso nella rete! Se vuoi puoi seguirlo su Blook Intrecci nella rete. Leggi tutto il libro gratis a puntate! Qui trovi il primo capitolo: https://blookintreccinellarete.blogspot.com/2015/06/antonio-punto-e-capo-primo-capitolo-due.html

venerdì 31 gennaio 2020

Segnalazione: Corso di Economia e Management dei Beni Museali e Culturali - scadenza iscrizioni 28/2/2020

Il corso mira a formare figure professionali che possano affiancare competenze economico-aziendali alla più tradizionale componente umanistica nella gestione dei musei o nella governance di organizzazioni culturali pubbliche, private e non-profit, fornendo conoscenze sia teoriche che applicate in campo economico-aziendale, gestionale, organizzativo e di marketing. 

Info: 

https://www.unifi.it/p11618.html 

https://cpbm.cce.unifi.it/ 

Polo delle Scienze Sociali di Novoli (Via delle Pandette, 9 - 50127 Firenze) - Tel. 055.27.59.697/8 segreteria.lazzeretti@disei.unifi.it

giovedì 30 gennaio 2020

"In ebraico, si dice Zakhor"


Pochi giorni fa è stato il Giorno della Memoria. Come ogni anno ho guardato più di un film fra quelli proposti in televisione e ho letto un libro sull’argomento. Mi sto accorgendo che più passa il tempo, meno riesco a sopportare l’orrore che immagini e parole evocano. Invece di indurirmi, gli anni mi lasciano addosso strati e strati di sensibilità. Eppure è necessario continuare a ricordare, anche se fa soffrire. È necessario far luce su tutti quei giusti che in mezzo alla follia decisero di disobbedire e di salvare, a rischio della propria vita, migliaia di ebrei.

Così, vedendo “Vento di primavera”, sono stata più volte sul punto di cambiare canale, perché facevo davvero fatica ad assistere a tanta crudeltà. Impossibile non immedesimarsi. Così come anche “La chiave di Sara”, che racconta, come il precedente film citato, il rastrellamento degli ebrei parigini e la loro successiva deportazione, mi ha lasciata inquieta per giorni.

Il libro che ho letto quest’anno è “La stella che non brilla”, di Guia Risari, illustrato da Gioia Marchegiani (Gribaudo editore). Mi ha commosso. Mi ha fatto venire i brividi fin dalla prima pagina, leggendo le dediche iniziali della scrittrice e dell’illustratrice. Il racconto, splendidamente illustrato, è semplice ma potente: i grandi sono impegnati, il gatto non è disponibile per giocare, e allora il solaio, caldo e polveroso, diventa un richiamo irresistibile per Eva, la piccola di casa. Ma si sa, quando si cerca, spesso si trova. E allora bisogna avere il coraggio di fare delle domande e affrontare le risposte. Eva trova una scatolina di ferro, che contiene degli oggetti “misteriosi”: una stella di stoffa, una foto e un dente. Toccherà al nonno raccontare la Storia di quegli oggetti e a spiegare a Eva che, malgrado l’orrore e l’impossibilità di aiutare e consolare chi non c’è più, la sola cosa importante che rimane da fare è ricordare. Ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi. Il libro si chiude con un messaggio di speranza e un’appendice nella quale si trovano brevi notizie storiche sul fascismo, sul nazismo e in genere sulla Seconda guerra mondiale, e una parte dedicata alle opere d’arte che hanno denunciato gli orrori della guerra e della Shoah.
“Ricordare. Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi. In ebraico, si dice Zakhor.”
La stella che non brilla – Guia Risari – Gribaudo.    
Per continuare a ricordare, vi segnalo due eventi:

2 Febbraio 2020 - Visita al Memoriale - Firenze
orari: 10.30, 11.30, 12.30, 15.30, 16.30, 17.30
durata: 1h
Le visite permetteranno di conoscere il Memoriale italiano di Auschwitz - opera d’arte contemporanea un tempo collocata nell’ex campo di sterminio e oggi esposta a Firenze - e di approfondire la storia della memoria della deportazione italiana. Monito per la memoria, simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, il Memoriale italiano di Auschwitz fu il frutto della volontà dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e di una progettazione collettiva e corale a cui contribuirono lo studio di architettura di Milano BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti e Rogers), lo scrittore Primo Levi, il pittore Mario “Pupino” Samonà, il regista Nelo Risi ed il compositore Luigi Nono. Fu inaugurato nel 1980 nel Blocco 21.
Domenica 9 febbraio
Sopra il Ponte associazione Geco
Questa escursione vi farà salire sulle colline sopra Pontassieve, fino a raggiungere il Poggio Bardellone, fra coltivi, boschi e vecchi poderi.
Dal Poggio si apriranno i panorami sulla bassa Valdisieve, la Valle dell’Arno e le colline circostanti. Prevista una sosta anche a Pievecchia, importante luogo della Memoria.
Ritrovo ore 9.00 presso la Stazione di Pontassieve
Rientro ore 12.30 circa
Dati tecnici: lunghezza 8,5 km circa – dislivello +/- 500 m
Info e prenotazioni Andrea 347.3587069

mercoledì 15 gennaio 2020

Appunti di scrittura creativa: affinare le proprie capacità evocative


Pochi giorni fa ricorreva l’anniversario della nascita di Vicente Huidobro, uno dei più famosi poeti cileni, ideatore del creazionismo poetico, che sosteneva che la poesia dovesse mostrare dei fatti nuovi, indipendenti dal mondo esterno. Scriveva infatti, a proposito della sua teoria: “Questa poesia è qualcosa che non può esistere se non nella testa del poeta. E non è bella perché ricorda qualcosa, perché ricorda cose viste, a loro volta belle, né perché descriva cose belle che potremmo anche vedere. È bella in sé e non ammette termini di comparazione. E nemmeno può essere concepita fuori dal libro. Niente le somiglia del mondo esterno; rende reale quel che non esiste … Quando scrivo: "L'uccello fa il nido nell'arcobaleno", si presenta un fatto nuovo, qualcosa che non avevate mai visto, che mai vedrete e che tuttavia vi piacerebbe molto vedere. Il poeta deve dire quelle cose che mai si direbbero senza di lui”.

Indubbiamente si tratta di un concetto interessante e di un forte stimolo per la nostra creatività. Ma se invece volessimo affinare le nostre capacità evocative? Raccontare esperienze sensoriali?  

Un vecchio professore mi diceva che spesso, ciò che viene detto in dieci righe, può venire espresso efficacemente in sole cinque righe: scrivere meno per scrivere meglio. È senz’altro vero, ma ci sono le dovute eccezioni. Quando scriviamo una novella, una poesia o un racconto, per esempio, le cose possono cambiare. Ridurre al minimo ed essere chiari e diretti può creare dei vuoti nella mente del lettore. È vero che Conrad sosteneva “Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore”, ma è pur vero che alcuni lettori amano essere guidati nel mondo che stiamo creando per loro e che una scrittura troppo essenziale può lasciarli insoddisfatti. Se come scrittori siete abituati a questo tipo di scrittura, vi suggerisco di provare un semplice esercizio. Prendete un brano che avete scritto e aggiungete dei dettagli per aiutate il lettore a vedere ciò che state descrivendo. Rendete viva la scena aggiungendo dei particolari che la rendano più chiara. Potete soffermarvi sul dettaglio del corpo di un personaggio, un odore specifico di un luogo, sui gesti, i movimenti o il modo di parlare dei personaggi. Non si tratta di aggiungere degli aggettivi. Potete usare verbi, nomi, avverbi, o usare qualche figura retorica (sinestesie, onomatopee, allitterazioni). Rileggete poi il brano originale e il brano modificato: funziona? Ciò che avete aggiunto aiuta il lettore a immergersi nella storia? I personaggi hanno acquistato corpo? Sottoponete i due brani anche a qualche amico e raccogliete le impressioni e i consigli che vi daranno.  

Altre idee di scrittura:

-       Descrivete tutti gli oggetti che vedete della vostra sala. Dovete fare in modo che la descrizione degli oggetti lasci capire al lettore ciò che significano per voi: rappresentano dei ricordi di fatti o persone? Fate in modo che anche gli eventi o le persone evocati dagli oggetti compaiano o si insinuino nella vostra descrizione.

-   Osservate delle persone che stanno compiendo dei movimenti (bambini che giocano, persone che passeggiano o lavorano): descrivete le loro azioni cercando delle particolarità che possano renderle interessanti, poetiche o che rappresentino un “gancio” affinché il lettore voglia cercare di saperne di più in merito (un modo particolare di camminare, il tono allegro o malinconico di una voce o di un canto, l’estrema cura nell’eseguire un lavoro, ecc.)


Provate!
Quando leggete, giocate a trasformarvi in un curatore editoriale: non limitatevi a seguire la storia, ma dedicate un po’ di attenzione a come è scritto il romanzo.

ARTE POÉTICA
Que el verso sea como una llave
que abra mil puertas.
Una hoja cae; algo pasa volando;
cuanto miren los ojos creado sea,
y el alma del oyente quede temblando.

Inventa mundos nuevos y cuida tu palabra;
el adjetivo, cuando no da vida, mata.

Estamos en el ciclo de los nervios.
El músculo cuelga,
como recuerdo, en los museos;
mas no por eso tenemos menos fuerza:
el vigor verdadero
reside en la cabeza.

Por qué cantáis la rosa, ¡oh poetas!
hacedla florecer en el poema.

Sólo para nosotros
viven todas las cosas bajo el sol.

El poeta es un pequeño Dios.
Vicente Huidobro
(Che il verso sia come una chiave / che apre mille porte. / Una foglia cade; qualcosa passa volando; /
quanto vedono gli occhi, creato sia, / e l’anima di chi ascolta rimanga tremante. /
Inventa mondi nuovi e cura la tua parola; / l’aggettivo, quando non dà vita, uccide. /
Siamo nel ciclo dei nervi. / Il muscolo penzola, / come ricordo, nei musei; /
ma non per questo abbiamo meno forza; / il vigore vero / risiede nella testa. / 
Perché cantate la rosa, oh poeti? / Fatela fiorire nel poema! / Solo per voi /
vivono tutte le cose sotto il sole. / Il poeta è un piccolo Dio)

Libro d'artista 2019 - Toscana tour


martedì 7 gennaio 2020

Il diritto di capire - Livorno - 31 gennaio 2020

Venerdì 31 gennaio 2020 ore 15:00-18:30
Associazione Comunico in collaborazione con UIC Livorno, ASIC Toscana, Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, Lega Neuro Fibromatosi 2, Centro Ausili Azienda ospedaliera di LivornoComune di Livorno e le Scuole Secondarie di I grado Vespucci-Colombo

invitano al 

Workshop di formazione esperienziale "Il diritto di capire".
sui sussidi di audiolettura e sottotitolazione a sostegno delle disabilità sensoriali.

Via Chiarini 1, Livorno
Aula Magna dell'Istituto Superiore Vespucci-Colombo

Partecipazione gratuita 

Per info e prenotazione obbligatoria entro il 29 gennaio 2020 scrivere a:

Sarà garantito il servizio d'interpretariato LIS, Lingua dei Segni Italiana e di sottotitolazione.