Tutto da cambiare, Tonino!

Tutto da cambiare, Tonino!
Tonino è cresciuto ed è a spasso nella rete! Se vuoi puoi seguirlo su Blook Intrecci nella rete. Leggi tutto il libro gratis a puntate! Qui trovi il primo capitolo: https://blookintreccinellarete.blogspot.com/2015/06/antonio-punto-e-capo-primo-capitolo-due.html

venerdì 26 gennaio 2018

Giornata della Memoria, Firenze

Giornata della Memoria
30 gennaio 2018, ore 18.00
Saloncino ‘Paolo Poli’ – Teatro della Pergola, Firenze 

tratto dal libro Parole con Etty di Luciana Breggia (Claudiana, Torino, 2011)
e dal Diario 1941-1041di
Etty Hillesum (Adelphi, 1981)
con
Luciana Breggia e Patrizia De Luca
al pianoforte Michele Salotti
direzione artistica Gaetano Pacchi
in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze – Scuola di Giurisprudenza, Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Scienze Giuridiche, Fondazione Teatro della Toscana, Associazione Nazionale Magistrati, Camera di Commercio di Firenze, Attori e Convenuti Compagnia Teatrale


“Etty e Luciana sono due donne che si scambiano parole, emozioni, pensieri, riflessioni. Il diario e le lettere di Etty Hillesum, giovane ebrea prima deportata nel campo di smistamento di Westerbork, poi trasferita ad Auschwitz dove trova la fine chiedendo di essere «un balsamo per molte ferite», sono specchio e sorgente per le domande, le riflessioni e gli stati d’animo di una donna del presente, che potrebbe essere ognuno di noi, con gli occhi ben aperti su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze richiamano la necessità di «fare memoria», ma in maniera attiva, dinamica. Occorre allora interrogarsi, lasciar parlare Etty per essere capaci di indagare sull’oggi, sulla nostra storia e le nostre chiusure, sui nostri campi e le nostre deportazioni. Perché il passato va impastato con il presente, deve avere un senso che apra al futuro. E da come si racconta la Shoah può dipendere molto. Perché altri esseri umani ci chiamano, e anche se il colore della pelle è diverso, o le situazioni sembrano lontane da quelle, la radice della violenza è la stessa. Ed è sorprendente come Etty riesca, in questo suo cammino stroncato a soli 29 anni, ad indicarci comunque la strada della forza, dell’onestà, della bellezza: la «fatica della luce» che si fa strada nel buio. Con la volontà di vivere fino in fondo, volontà che spesso ai nostri tempi si fa solo fragile ipotesi.”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

giovedì 25 gennaio 2018

Appunti di scrittura creativa: l’irresistibile acutezza di Evelyn Waugh


In questa società dove vigono il multitasking e l’immediatezza, mi domando, ha ancora senso scrivere descrivendo i particolari, costruendo personaggi con spessore, soffermando l’attenzione sui paesaggi? Oppure c’è bisogno, proprio per raggiungere in special modo i più giovani, di eliminare il più possibile tutti i fronzoli e gli esercizi di stile e concentrarsi su un fatto, dedicandosi magari ai racconti, più che ai romanzi? In realtà credo che il lettore voglia essere parte attiva mentre legge. In fondo dovremmo fidarci delle qualità immaginifiche di chi prende in mano un volume e s’immerge nella lettura, finendo per costruire lui stesso una storia (parallela forse) a quella che abbiamo scritto noi. Pensavo proprio a questo, tempo fa, mentre leggevo un incipit formidabile di un racconto di Evelyn Waugh, uno scrittore inglese del secolo scorso, di cui non avevo mai avuto occasione di leggere niente. L’ho trovato coinvolgente, ironico e arguto. Il racconto “Basil Seal di nuovo in sella” inizia con un dialogo serrato di due personaggi: non sappiamo niente di loro, ne’capiamo esattamente dove siano, ma questo non toglie il gusto della lettura, anzi lo amplifica, perché siamo coinvolti contemporaneamente a leggere e a immaginare chi possano essere i due personaggi, attenti a cogliere degli indizi che ci permettano di capire la situazione e il rapporto che c’è fra loro. Cercate i libri di Waugh e leggeteli. Primo, vi divertirete e riderete. Molto. Già per questo, non ci sarebbe bisogno di trovare altre motivazioni. Leggendo ho ritrovato quell’umorismo alla Jerome K. Jerome e alla Ian Sansom, che tanto ho amato in passato (dite che mi piace l’umorismo inglese? Evidentemente sì, anche se non mi ero mai soffermata a pensarci …). Secondo: serve da scuola per studiare la tecnica di uno scrittore che Jorge Luis Borges ha definito “il vero genio della letteratura inglese del Novecento”. Potremmo provare a scrivere un racconto che s’ispiri in qualche modo allo stile di Waugh o comunque tentare la strada di una scrittura più veloce, ma precisa. Il lettore saprà intuire e spiegare, anche laddove non saremo stati esaustivi nel delineare la situazione, il tempo, il luogo. Proviamo?
Evelyn Waugh
 

Omaggio a Virginia Woolf

Centotrentasei anni fa nasceva Virgina Woolf. Mi chiedo quanta bellezza avrebbe ancora potuto darci, quanta ricerca e passione avrebbe potuto riversare nella scrittura. La voglio ricordare con questo brano, tratto dallo splendido volumetto "Spegnere le luci e guardare il mondo di tanto in tanto":
 
"Domani ... metterò la mia tavola per scrivere sulle ginocchia e mi immergerò, come una sommozzatrice, con molta cautela, nell'ultima frase che ho scritto ieri. Poi, dopo venti minuti forse, o magari di più, vedrò una luce nel profondo del mare, e mi avvicinerò furtivamente ... poiché le nostre frasi sono solo approssimazioni, una rete lanciata su perle di mare che potrebbero svanire; e che, una volta riportate in superficie, saranno completamente diverse da come le avevo viste sott'acqua."
 
Lettera di Virginia Woolf a Ethel Smyth, 28 settembre 1930 

mercoledì 24 gennaio 2018

Segnalazione: incontri di lettura attiva allo Stensen, Firenze

CORSI E LABORATORI
Mercoledì 14 febbraio ore 19.00
Sisifo Felice - incontri di lettura attiva
In preparazione al prossimo incontro, il libro La promessa di Dürrenmatt è disponibile per la consultazione anche presso la Fondazione Stensen in orari di ufficio (lu-ve ore 10-13;14-18).


Presso Auditorium Stensen - Viale don Minzoni 25C - FIRENZE - 055.576551

venerdì 19 gennaio 2018

Appunti di scrittura creativa: a caccia di particolari

Sta per concludersi la mostra allestita a Palazzo Strozzi, “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”, una mostra dove domina il colore, contribuendo a esaltare l’arte di Michelangelo, Bronzino, Vasari, Rosso Fiorentino, Pontormo, Giambologna, Ammannati. Mentre mi aggiravo nelle sale, mi accorgevo che, dopo un primo sguardo d’insieme, la mia attenzione era attirata dagli atteggiamenti delle figure e dai particolari. E’ un modo di osservare utile anche alla scrittura, che potrete sperimentare e usare alla prima mostra che vi capiterà di visitare. Isolate ogni personaggio (specialmente quelli “minori”) e osservatelo attentamente: l’atteggiamento, l’espressività del viso, i colori usati, i particolari del vestito. Provate a buttare giù una descrizione su un blocco. Che cosa aggiunge al quadro quel personaggio? Il dipinto avrebbe lo stesso effetto se quel personaggio non ci fosse o fosse dipinto in modo diverso? Osservate poi il quadro come fosse una musica o una poesia: il ritmo e l’armonia (la ripetizione e l’accordo dei colori), la tecnica (come sono le pennellate? Pastose? Sfumate?), la “melodia” del dipinto, in altre parole il disegno, il contorno della figura. Potrete ripescare questi bozzetti di parole quando ne avrete bisogno, per descrivere un vostro personaggio (caratteristiche fisiche, sentimenti espressi attraverso il volto o l'atteggiamento, modo di vestire) o solo come esercizio per imparare a delineare i vostri protagonisti.
Volete provare? Ecco qui tre proposte, tratte dalla mostra.
Particolare del dipinto di Andrea del Sarto, "Compianto su Cristo morto" (Pietà di Luco)


Particolare del dipinto "Cristo e l'adultera", di Alessandro Allori


Santa Caterina e la Maddalena nella Visione di San Tommaso d'Aquino, di Santi di Tito

 
                                                                     Felice scrittura!

Francesco D'Adamo a Campi Bisenzio, 21 febbraio 2018

Reale e immaginario, unitevi!

Ceppo Ragazzi Lecture 2018 di Francesco D’Adamo

Vincitore del 62 Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza 2018

 

Incontro del Centro regionale di servizi per le biblioteche per ragazzi

Promosso da Regione Toscana | Comune di Campi Bisenzio
Organizzato da Biblioteca Tiziano Terzani con la collaborazione di LiBeR

 

In collaborazione con 62° Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia

 

Mercoledì 21 febbraio 2018

Ore 9.30 -12.30 - Campi Bisenzio (Firenze)
Palazzo Comunale - Sala Consiliare “Sandro Pertini”


 
Lo scrittore Francesco D’Adamo leggerà la sua lectio (non) magistralis, scritta in occasione del conferimento del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza 2018, a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi e Ilaria Tagliaferri.
Il premio è offerto da Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Al premio è legata la manifestazione Premio Laboratorio Ceppo Ragazzi di Pistoia per la recensione scritta e multimediale, sostenuto da Banca del Chianti.
6 parole chiave per una letteratura per ragazzi non vietata agli adulti
Emigrazione – Sfruttamento – Coraggio – Crescere – Diversità – Indignazione
Per ognuna delle parole scelte da Francesco D’Adamo verrà brevemente presentato un libro di altri autori per ragazzi, italiani e stranieri, usciti negli ultimi anni: una piccola selezione di qualità per costruire un dialogo trasversale sulla letteratura per ragazzi.
Con la partecipazione delle classi 1 A e 2 AE del Liceo Scientifico Anna Maria Enriques Agnoletti, sede associata di Campi Bisenzio
Francesco D’Adamo vince il Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza perché le sue storie raccontano ai ragazzi il nostro mondo e affrontano temi forti: la vita in periferia con le sue scelte difficili e le disobbedienze; la tragedia della guerra e i viaggi senza ritorno o con un ritorno triste; la schiavitù e lo sfruttamento minorile. “Realtà e fantasia, la durezza del quotidiano e il guizzo della diversità” sono uniti attraverso parole “con la maiuscola”, concrete e significative, come quelle che danno vita alla sua Ceppo Ragazzi Lecture 2018, scritta appositamente per il Premio. La lectio è un manifesto per i diritti di tutti, un appello accorato e indignato perché la letteratura per ragazzi sia realmente attenta agli altri: “I diritti degli altri sono i miei diritti, che siano i migranti torturati nei campi profughi libici o i bambini di Baghdad o della Siria o della Palestina”.
Vedi la scheda su D’Adamo al Premio http://paolofabrizioiacuzzi.it/autore/francesco-dadamo-premio-ceppo-per-linfanzia-e-ladolescenza-2018/
Il testo integrale della lectio sarà pubblicato sul numero 118 di LiBeR (aprile-giugno 2018).
Informazioni
L’incontro è rivolto a bibliotecari, insegnanti ed educatori e a chi opera nel campo dei libri per ragazzi e adolescenti.
Sede
Palazzo Comunale - Sala Consiliare “Sandro Pertini” - Piazza Dante - 50013 Campi Bisenzio (FI)
Come raggiungere la sede del convegno
Iscrizioni
Per la partecipazione al convegno, a ingresso libero, è necessaria l’iscrizione. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione per uso libero.
Segreteria: Idest, Villa Montalvo, via di Limite 15, 50013 Campi Bisenzio, tel. 055 8966577, convegni@idest.net
 
Fonte: Centro regionale per le biblioteche per ragazzi