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giovedì 25 gennaio 2018

Appunti di scrittura creativa: l’irresistibile acutezza di Evelyn Waugh


In questa società dove vigono il multitasking e l’immediatezza, mi domando, ha ancora senso scrivere descrivendo i particolari, costruendo personaggi con spessore, soffermando l’attenzione sui paesaggi? Oppure c’è bisogno, proprio per raggiungere in special modo i più giovani, di eliminare il più possibile tutti i fronzoli e gli esercizi di stile e concentrarsi su un fatto, dedicandosi magari ai racconti, più che ai romanzi? In realtà credo che il lettore voglia essere parte attiva mentre legge. In fondo dovremmo fidarci delle qualità immaginifiche di chi prende in mano un volume e s’immerge nella lettura, finendo per costruire lui stesso una storia (parallela forse) a quella che abbiamo scritto noi. Pensavo proprio a questo, tempo fa, mentre leggevo un incipit formidabile di un racconto di Evelyn Waugh, uno scrittore inglese del secolo scorso, di cui non avevo mai avuto occasione di leggere niente. L’ho trovato coinvolgente, ironico e arguto. Il racconto “Basil Seal di nuovo in sella” inizia con un dialogo serrato di due personaggi: non sappiamo niente di loro, ne’capiamo esattamente dove siano, ma questo non toglie il gusto della lettura, anzi lo amplifica, perché siamo coinvolti contemporaneamente a leggere e a immaginare chi possano essere i due personaggi, attenti a cogliere degli indizi che ci permettano di capire la situazione e il rapporto che c’è fra loro. Cercate i libri di Waugh e leggeteli. Primo, vi divertirete e riderete. Molto. Già per questo, non ci sarebbe bisogno di trovare altre motivazioni. Leggendo ho ritrovato quell’umorismo alla Jerome K. Jerome e alla Ian Sansom, che tanto ho amato in passato (dite che mi piace l’umorismo inglese? Evidentemente sì, anche se non mi ero mai soffermata a pensarci …). Secondo: serve da scuola per studiare la tecnica di uno scrittore che Jorge Luis Borges ha definito “il vero genio della letteratura inglese del Novecento”. Potremmo provare a scrivere un racconto che s’ispiri in qualche modo allo stile di Waugh o comunque tentare la strada di una scrittura più veloce, ma precisa. Il lettore saprà intuire e spiegare, anche laddove non saremo stati esaustivi nel delineare la situazione, il tempo, il luogo. Proviamo?
Evelyn Waugh
 

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