Tutto da cambiare, Tonino!

Tutto da cambiare, Tonino!
Tonino è cresciuto ed è a spasso nella rete! Se vuoi puoi seguirlo su Blook Intrecci nella rete. Leggi tutto il libro gratis a puntate! Qui trovi il primo capitolo: https://blookintreccinellarete.blogspot.com/2015/06/antonio-punto-e-capo-primo-capitolo-due.html

martedì 22 settembre 2020

Andar per Chiese sull'Altipiano dello Sciliar

Se avete la fortuna di essere ancora in vacanza, vi segnalo delle interessanti Chiese da visitare a Castelrotto e dintorni.  



Chiesa parrocchiale di Castelrotto

Costruita ex novo nel 1846 presenta all'interno un altare maggiore tardo-classico (1882) con tabernacolo in marmo. Originariamente alla parrocchia appartenevano anche le chiese di S.Michele a Passo Pinei, di S.Leonardo a Bulla, di S.Maddalena a Tagusa, di Ponte Gardena ai piedi di Castel Forte, di S.Osvaldo, di S.Vigilio, Siusi allo Sciliar e di S.Valentino con l'Alpe di Siusi. Nel corso del tempo, più tardi, si sono formate autonomamente le parrocchie di Bulla (1919), di Siusi (1974) con S.Vigilio e di Ponte Gardena (1976).

La cappella del campanile di Castelrotto

Dopo l'incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. Sorse così, al suo posto (1756-58) il monumentale campanile divenuto ormai simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone.

Il Colle di Castelrotto

Le cappelle del Monte Calvario rappresentano un complesso di edifici sacri che si può considerare unico in Alto Adige. Dal paese, su rocce porfiriche, si snoda un sentiero che, con una successione di sette cappellette, conduce ai piedi della torre romanica. L'amena passeggiata consente di ammirare diversi gruppi scultorei raffiguranti alcuni momenti della Passione di Cristo.

S. Anna di Ploi

Alle porte di Castelrotto, rispetto a chi proviene da Siusi, è possibile ammirare, su una collinetta, la graziosa chiesetta tardo-barocca di S. Anna (XVIII sec.)

S. Nicola a Tisana
Vecchissima chiesa situata appena sotto Castelrotto, nella frazione di Tisana. Nei documenti antichi si trova citata per la prima volta nel 1353 in un atto di voltura. E' dedicata a S. Nicola. Una delle pareti esterne presenta un grande affresco raffigurante S. Cristoforo. Si può raggiungere comodamente da Castelrotto in una mezzora di cammino sul sentiero n. 1.

S. Michele
Questa chiesa si incontra poco sopra Castelrotto, sulla strada che conduce in Val Gardena, a S. Michele, ed è intitolata appunto all'omonimo arcangelo.
Il campanile romanico e le mura della chiesa sono del 1353. All'interno alcuni affreschi del 18. secolo tra i quali va segnalata una splendida Annunciazione. Sulle pareti esterne gli affreschi originali del 15. secolo sono stati in parte riportati alla luce. Partendo da Castelrtotto è possibile raggiungere questa chiesetta con una passeggiata di un'ora e mezza circa, percorrendo il sentiero 7 oppure lo 0.

S. Maddalena a Tagusa

A Tagusa sorge la chiesa di S. Maddalena: una costruzione d'epoca romanica (XIII secolo). Il campanile conserva tuttora le tipiche finestre a tutto sesto. Il piccolo altare, altamente artistico, è quanto di più prezioso racchiuda la chiesetta. Le sculture sono del brissinese Josef Konrad Wieser (1693-1760), uno dei migliori artisti del rococò tirolese.

S. Osvaldo
La chiesetta di S. Osvaldo risale ad epoca romanica.
In periodo gotico, grazie al sostegno finanziario dei Wolkenstein la chiesa venne ristrutturata e ottenne una meravigliosa decorazione d'affreschi. Nel presbiterio sono raffigurate scene dell'Antico Testamento: La cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso. L'altare maggiore, barocco, risale alla prima metà del XVIII secolo; il dipinto ad olio rappresenta S. Osvaldo in abiti regali con il corvo. Lì accanto il secondo patrono, papa S. Silvestro che regge un libro con i decreti del concilio di Nicea. Le statue laterali rappresentano S. Ulrico di Augusta e S. Volfgango di Ratisbona. Si tratta di pregevoli opere gardenesi del tardo barocco.*

San Valentino

A sud di Castelrotto, al di sopra di Siusi campeggia isolata fra i prati e sullo sfondo dello Sciliar la chiesa di S. Valentino. E' molto probabile che nelle praterie a nord dell'edificio sacro e nei dintorni, sotto terra, vi siano resti di un insediamento romano. La chiesa risale al XIII secolo: i muri ed il campanile rivelano ancora le tipiche caratteristiche dello stile di quell'epoca: finestre accoppiate della torre campanaria. La chiesa attuale ebbe il proprio presbiterio nel XV secolo. Gli affreschi esterni rappresentano l'Adorazione dei Magi, S. Cristoforo, il patrono S. Valentino, il Sudario della Veronica ed una Crosifissione parzialmente rovinata dall'apertura di una finestra. Di particolare     interesse sono gli abiti, le corone, le aureole ed i calici incisi nella malta ancor umida degli affreschi.*

San Vigilio

La Chiesa è stata eretta nel 1353. A causa di smottamenti è stata completamente distrutta e ricostruita nel 15. secolo. Da vedere è l’altare dell’inizio del 16. secolo e le immagini e le maschere grottesche all’interno della Chiesa. Le sculture sono purtroppo state rimosse per motivi di sicurezza.

Raggiungibile da Siusi grazie al sentiero numero 7A.  

S. Maria Ausiliatrice di Siusi

La vecchia chiesa parrocchiale sorge proprio nel centro di Siusi allo Sciliar. Edificata nel 1244, aveva un campanile romanico, ora rifatto e ricoperto di lucenti tegole rosse.

La Madonna di Fromm

All'Alpe di Siusi, proprio all'inizio dell' altipiano, si trova il "Frommerbild", una piccola cappella che rappresenta il dipinto Maria Ausiliatrice. La Madonna di Fromm è meta favorita di pellegrinaggi provenienti da Castelrotto e dintorni.


Al via le votazioni per "Racconti isolati"

Sono partite le votazioni per il concorso che vi avevo segnalato il 9 giugno. 

Potete votare il vostro racconto preferito sul sito www.raccontiisolati.comune.certaldo.fi.it 

Per votare è necessario registrarsi http://raccontiisolati.comune.certaldo.fi.it/registrazione 

La votazione online sarà aperta senza interruzioni fino alle ore 12.00 di lunedì 12 ottobre. 

Avete partecipato? Io sì, il mio racconto si intitola "Acquaragia".

Buona lettura!