Portogallo, terra di anima e passione, di intersezioni, di spinta verso l’oltre e il radicarsi alle proprie origini e tradizioni. Terra che svela il passato di città moresche, fenicie, lusitane, romane; che ancora ricorda l’illuminismo Pombalino e la voglia di scoprire l’ignoto.
Il poeta Fernando Pessoa scriveva che “il modo migliore di viaggiare è sentire” e in questo viaggio ho cercato di mettere all’erta tutti i sensi: mi hanno colpito la luce di Lisbona e gli incanti degli intrecci dell’architettura manuelina, i profumi del chiostro del monastero di Batalha, i sapori della cucina, la grana della spiaggia di Nazaré, la malinconia del fado che si lega, struggente, alla saudade e ai pensieri sul destino.
Sfruttando l’immaginazione, basta chiudere gli occhi e pensare alla quantità e varietà di persone che hanno camminato su queste terre, persone che provenivano dalle parti più lontane del mondo, immaginare i carichi di spezie, sete e oro ….
Siete pronti a partire con me per il Portogallo? Se vi va, seguitemi nei prossimi post.
Até breve então ...💓
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