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Eccoci
arrivati in un baleno al primo dicembre e, come da tradizione, al calendario
dell’avvento di questo blog. Gli altri anni si è sempre trattato di un
calendario dell’avvento letterario, e non è detto che anche quest’anno non sia
così, almeno parzialmente, ma avevo anche in mente una sorta di viaggio a tappe
verso il Natale per recuperare una dimensione diversa, più meditativa. Una
riscoperta di noi stessi e del nostro modo di essere autentici e unici, uno
stop alle abitudini e alla superficialità. Spesso, parlando con le persone, mi
rendo conto che in molti hanno perso quella magia che accompagnava questo
periodo e che culminava il giorno di Natale. Forse ci siamo un po’ “seduti” e
allora è tempo di alzarci e riconquistare il valore e la gioia del Natale. Proviamo!
Il peggio che può succederci è di arrivare al 25 dicembre un po’ più sereni e
felici!
Per
questo primo giorno di dicembre, dedichiamoci a riscoprire una tradizione dei
tempi passati. Lasciate che vi racconti della tradizione fiorentina del “Ceppo”,
predecessore dell’albero di Natale, che le famiglie preparavano il 24 dicembre.
Si trattava di una costruzione in legno, piramidale, con alcuni ripiani, che le
famiglie decoravano con nappe, pigne e candele. Sul ripiano in basso veniva
posto il Presepio e su quelli in alto i regalini per i bambini. Prima di poter
prendere i doni, i bambini recitavano l’Ave Maria del Ceppo:
Ave Maria del Ceppo
Angelo benedetto
L’Angelo mi rispose:
Ceppo mio bello
portami tante cose!
Potrebbe
essere un’idea fare il ceppo, quest’anno, al posto dell’albero di Natale, oppure
farli entrambi, recuperando un’antica tradizione. E voi? Quale è una antica
tradizione natalizia che potreste recuperare?
Ah, prima che mi dimentichi! Da oggi al 24 dicembre, scattate una foto al giorno,
in un momento in cui venite colpiti da qualcosa di particolare (se non potete fare
la foto, annotate il particolare o la sensazione sulla vostra agenda): il
sorriso buffo di un bambino, una ghirlanda originale, una scena commovente, una
telefonata inaspettata che vi ha fatto piacere, una frase di un libro che vi ha
fatto pensare, ecc. ecc.
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