Foto di Thomas da pexels.com |
"In una baracca ancora quasi intatta, la sera prima della santa festa, undici camerati hanno festeggiato con me il Natale, raccolti in silenziosa devozione.
Non era facile trovarli nel gregge dei disperati, dei dubbiosi, dei delusi, ma coloro che trovai vennero con cuore lieto e pronto a ricevere. Era una comunità ben strana, quella che si raccolse per festeggiare la nascita del Bambino Gesù. Ci sono tanti altari nel vasto mondo, ma questo era il più povero di tutti.
Sono molto felice di aver potuto dire a quei cuori parole di consolazione e di incoraggiamento. Alla fine ci siamo stretti la mano, scambiandoci gli indirizzi e la promessa che chi fosse uscito vivo dalla guerra, sarebbe andato in cerca delle famiglie degli altri ed avrebbe raccontato come avevano festeggiato la Santa Notte del 1942."
"Ultime lettere da Stalingrado", Anonimo
Purtroppo nel mondo ci sono ancora tante guerre, ma non dobbiamo rassegnarci e perdere la speranza. Nel nostro piccolo, compiamo dei gesti concreti per portare la Pace. Diamo spazio alla spiritualità.
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