Vi ricordate che nel post del primo dicembre vi avevo suggerito di scattare una foto al giorno fino a Natale? Qual era lo scopo? Lo scopo era dimostrarvi che, anche se ci sembra che i giorni scivolino via veloci senza che succeda nulla di particolare, in realtà molte cose significative accadono, solo che non ce ne rendiamo conto. Certo, spesso sono piccole cose, a cui magari qualcuno non è abituato nemmeno a fare caso, però dovremmo dare importanza anche alle piccolezze, ai momenti sparsi di felicità giornaliera (se non volete chiamarla felicità, chiamatela almeno spensieratezza, contentezza o attimi in cui vi siete fermati a riflettere perché avete visto qualcosa che vi ha colpiti). In questa foto ho riunito in un collage il mio Avvento di quest'anno: rappresentano attimi da conservare, ma se pensate che queste immagini siano state scattate in giornate in cui non avevo altro da fare che divertirmi, vi sbagliate. Una di queste immagini l'ho scattata, ad esempio, un giorno che tornavo a casa dopo essere andata in ospedale per una visita medica (fra l'altro, non ho potuto fare la visita, visto che era proprio il giorno in cui c'era lo sciopero dei medici!), un'altra in occasione di una trasferta di lavoro, un'altra quando sono andata a Prato per una commissione per la mia famiglia, un'altra invece durante una cena fuori con le mie amiche "storiche", che riesco purtroppo a vedere solo quattro volte all'anno ... voglio dire che, nell'arco di una giornata "normale", in cui siete indaffarati, potete cogliere qualche occasione al volo (e potrebbe anche essere solo scoprire una pasticceria che fa dei bomboloni mondiali o essere per lavoro in una città in cui non siete mai stati, capitare per caso davanti al Duomo e visitarlo "al volo"). Per citare il titolo di un libro di Kurt Vonnegut, che vidi in libreria tempo fa e che (purtroppo) non ho ancora letto, "Quando siete felici fateci caso"!
Fra le altre cose, vedete, riflettevo sul Natale appena trascorso. Dovevamo essere in dodici al pranzo del 25: avevamo organizzato tutto, ci eravamo divisi i piatti da preparare, incartato i regalini. Alle 22.10 della vigilia, una telefonata ha scombussolato tutti i piani e abbiamo dovuto ripensare il tutto. Non è stato un Natale come avevamo progettato e come avremmo voluto che andasse, ma abbiamo fatto in modo che fosse comunque un buon Natale. Per questo, come augurio per queste feste e per il prossimo anno, Vi auguro di sviluppare una mente flessibile, un cuore gentile e una nuova consapevolezza di ciò che vi circonda.
E ora andate a rivedere le foto che avete scattato del vostro Avvento e cogliete i vostri momenti sparsi di felicità!
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