Tutto da cambiare, Tonino!

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venerdì 20 luglio 2012

S.A.L. 9: E se provassimo a spengere quel rettangolo?

Da quando è nato il mio primo figlio ho smesso di guardare la televisione. Senza troppo sacrificio, a dire il vero. Non sono mai stata una che ne guardava troppa. Da piccola i cartoni animati e qualche film. Una volta cresciuta, verso i venticinque anni, preferivo uscire con gli amici. Poi, sempre con moderazione. Comunque da quando è nato Lui, ho praticamente smesso, eccetto poche eccezioni. Ho preso l'abitudine, fin da quando era piccolissimo, di leggergli o di raccontargli delle storie prima di farlo dormire. Quindi poi era tardi per vedere qualsiasi cosa: tutto era già iniziato. Ora che potrebbe anche leggere da solo prima di dormire, non ho voluto perdere quest'abitudine, che considero un grande regalo, sia per me che per lui. Un attimo di scambio e di creazione di un rapporto di fiducia e sintonia. Il regalo del tempo. Per fortuna Lui è abituato ad andare a letto abbastanza presto quando c'è scuola e comunque se a volte fa più tardi, preferisce giocare o vedere dei film in dvd, perché non me la sento molto di fargli vedere film in tv. Un po' perché sono pieni di parolacce, un po' perché ci sono scene di sesso anche in film che a prima vista sembrerebbero "insospettabili" e poi perché dilaga una violenza impressionante. Tutte immagini che alla sua età non penso sia in grado di gestire ed elaborare. Le menti dei bambini devono essere preservate. Prima dobbiamo cercare di instillare in loro tutto quello che di buono e giusto siamo in grado di proporgli. Buoni sentimenti. Giustizia. Solidarietà. Amicizia. Messaggi positivi. Prima dobbiamo formare una loro piccola coscienza. Poi, con il bagaglio acquisito, saranno in grado di filtrare i messaggi provenienti dall'esterno.  Devo dire la verità: è così tanto tempo che non guardo quasi niente in tv che mi sono disabituata anche io e certe scene troppo cruente mi danno proprio fastidio e un senso di ribrezzo. Altro discorso a parte meriterebbero i programmi stupidi, ma stendiamo pure un velo pietoso …. Non ci meriteremmo una televisione con una programmazione più intelligente? A quanto mi risulta, d'estate ci ripropinano di nuovo vecchi varietà e film già visti milioni di volte, mentre i programmi interessanti di solito sono ad ore improponibili. Allora, concordo sul fatto che a volte vedere anche un programma sciocco possa essere mentalmente riposante e che ci sono pure alcuni canali che invece hanno delle proposte interessanti e divertenti (tipo DMAX) ma quando invece ci accorgiamo che non c'è niente di valido da vedere, anziché continuare a rimanere sprofondati e ipnotizzati da quel rettangolo, perché non proviamo a fare un piccolo sforzo? Vi assicuro che è uno sforzo minimo. Potete anche un po' barare con voi stessi e dirvi che vi alzate un attimo solo per andare a bere, o a fare pipì, o a vedere se avete fatto partire la lavastoviglie … gingillatevi quei cinque minuti in un'altra stanza e se non vi prende proprio un insopprimibile desiderio di ritornare a vedere la tv, fate un rapido salto a prendere il telecomando e spengete. Senza rimpianti. Ci sono un milione di altre cose che potreste fare e a cui potreste dedicarvi. E poi non venite a dire che non avete mai il tempo di fare quello che vi piace veramente …

"… per la virtù, invece, l'unica presa è data dalle orecchie dei giovani, sempreché siano pure e tenute fin dall'inizio al riparo … dal contagio di discorsi cattivi. Per questo Senocrate invitava ad applicare i paraorecchi ai ragazzi più che ai lottatori, perché a questi ultimi i colpi sfigurano le orecchie, mentre ai primi i discorsi distorcono il carattere. Egli non intendeva, comunque, che dovessero porsi in una sorta di isolamento … consigliava solo di proteggerli dai discorsi cattivi prima che altri buoni, come guardie allevate dalla filosofia a protezione del carattere, non ne avessero saldamente occupato la postazione più precaria e maggiormente esposta alla voce della persuasione. "

"L'arte di ascoltare" - Plutarco  

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