Tutto da cambiare, Tonino!

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giovedì 22 novembre 2018

Ottavia, in versione orchestrale, a Palazzo Vecchio - 24 novembre 2018

PALAZZO VECCHIO, SALONE DEI CINQUECENTO - FIRENZE
OTTAVIA in versione orchestrale
Sabato 24 Novembre, ore 21 Ingresso libero


Otto scene musicali per soprano, voce recitante e orchestra da un testo di Sandra Landi.
  1. Libero-Allegro
  2. Determinato e ossessivo
  3. Infinito
  4. Tranquillo
  5. Sognante
  6. Stanco
  7. -
  8. Dolce
Maria Elena Romanazzi soprano, Valentina Cidda voce recitante, Attilia Kiyoko Cernitori direttore, Orchestra giovanile fiorentina
I musicisti dell’Orchestra Scolastica Regionale Toscana ReMuto senior, ilConservatorio “L. Cherubini” di Firenze, la Scuola di Musica di Fiesole e dell’Università di Firenze si uniscono simbolicamente contro la violenza sulle donne nel linguaggio universale della musica.
Ottavia trae origine da un piccolo racconto di Sandra Landi. Narra una delle tante violenze che le donne hanno subito e subiscono. Siamo negli anni Cinquanta e le giovani generazioni sognano una nuova vita dopo la tragedia della guerra, ma non tutti riescono a realizzarla.
Soprattutto le donne dovranno resistere per esistere, ma nonostante la forza e la determinazione di molte, alcune si troveranno vittime di abusi e violenze. Le musiche composte da Attilia Kiyoko Cernitori conducono ed esaltano le parole della storia in atmosfere di forte coinvolgimento emotivo.


Sandra Landi, Ottavia e le altre
Editoriale Le Lettere, Firenze 2018


Trenta donne si svelano e rivelano storie nascoste. Molte si raccontano con il loro linguaggio e la loro cultura, altre sono raccontate, così come si raccontava una volta, senza precisazioni di cronaca, ma con quel fascino dell’oralità, caldo dei corpi vicini e del fiato delle parole che transitano.

Non intendono provocare né pietismo né disincanto, ma spaesamento, condivisione e sostegno. E soprattutto voglia di cambiare una cultura che le ha imprigionate. Tutte hanno dovuto resistere per esistere, ma troppe non ce l’hanno fatta.


I diritti d’autore del libro saranno destinati all’Associazione Artemisia.

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