Circa un mese fa sono stata alla Fondazione Franco
Zeffirelli per assistere a un incontro letterario con Dacia Maraini, Erica
Gardenti Cassigoli e Titti Giuliani Foti. La signora Maraini parlava con garbo,
dando spazio, oltre al suo libro “Vita mia”, anche ai libri delle altre due
scrittrici: “Ogni padre è stato bambino” e “Cara mamma”. Le autrici hanno parlato del potere della
scrittura autobiografica come memoria, testimonianza e rinascita e su come la
poesia aiuti a vivere, anche in situazioni disperate.
L’attrice Maria Letizia Gorga ha letto alcuni stralci dei
tre libri: che meraviglia! Che arte sublime anche quella di saper leggere dando
spessore ed emozioni alle parole.
Quando sono uscita dalla Sala della Musica del complesso di
San Firenze e mi sono trovata nella piazza, mi ha colpita la luce dolce del
tardo pomeriggio. È stato un ottobre straordinariamente caldo, una coda
d’estate che solo in certe ore o in certi giorni raffrescava. Ho girato lo
sguardo verso via del Proconsolo: il campanile della Badia fiorentina e la
torre Volognana, sul canto del Bargello, coi suoi merli guelfi e i suoi stemmi,
parevano tutte d’oro, così baciate dal sole del tramonto, che già aveva sparso
le prime velature d’ombra su piazza San Firenze. Perfino le statue sul timpano
del portale della chiesa di San Filippo Neri sembravano godersi lo spettacolo
di quella vista, stupite di fronte a tanta bellezza.
Sono stata invasa da una commozione così intensa! Ho ammirato spesso le meraviglie di questa città, ma quel giorno questa meraviglia mi è esplosa dentro e mi ha turbata.
Tornando verso casa mi sono chiesta se
l’incontro a cui avevo partecipato non avesse acceso dentro di me un’emotività
più spiccata, che mi aveva permesso di godere maggiormente della vista di
Firenze. Avrei sentito lo stesso quella commozione alla vista della torre e del
campanile dipinti dalla luce dorata se fossi andata in centro per una
commissione? O è stata la poesia di quell’incontro che mi ha fatto accedere a
un luogo dell’anima nascosto? Ho scattato una foto, che non restituisce però
l’emozione del momento, le sensazioni, gli odori, i rumori, la vita che
scorreva in quell’istante ….

