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| Madonna del parto, Piero della Francesca |
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo nell'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Dante Alighieri
L'invocazione alla Vergine (Paradiso, XXXIII, 7-9)
Questo blog parla di scrittura, di libri, di eventi e concorsi letterari, di mostre, di arte, di viaggi, di cibo, di piccoli gesti che possiamo fare tutti insieme per essere gentili con noi stessi, con gli altri, con il pianeta. Ma forse parlerà anche di cose che ancora non immagino e non penso di scrivere. Un blog a sorpresa! Rimanete in contatto! Potete seguirmi anche su Twitter @pennaeblognotes e su blookintreccinellarete.blogspot.it
Secondo la tradizione, la vigilia di Natale, le ragazze Martin mettevano le scarpette nel camino per ritirarle dopo la Messa di mezzanotte colme di sorprese.
Ho avuto la fortuna di incontrare Maria Teresa Galli
Bramanti la scorsa settimana, in occasione della presentazione del suo libro
“Storia di un fiorellino bianco”, organizzata per i suoi 90 anni dalla sua
editrice, Erica Gardenti Cassigoli.
Spero di poter incontrare di nuovo questa scrittrice, così
garbata e disponibile, perché avrei voluto avere più tempo per conoscerla
meglio e per parlare dei suoi precedenti libri di racconti, delle sue poesie,
delle lettere al suo amico Giovanni e del libro che ha dedicato a Pratolini e
Cicognani. Si percepisce che è una donna
di grande cultura, che ha condiviso con il marito e coltivato con amore, ma
senza mai ostentarla.
La sua scrittura è quasi lirica, con descrizioni vivide che
sembrano affreschi e che trasmettono la sua storia intellettuale: un vero e
proprio testamento spirituale, morale e culturale.
La presentazione è stata impreziosita dal contributo di
Marilena Pireddu che, dopo aver introdotto i partecipanti alla figura di Santa
Teresa di Lisieux, ha cantato un brano su Santa Teresa tratto dagli scritti di
San Giovanni della Croce, accompagnandosi con la chitarra.
L’incontro si è svolto nella splendida cornice di Itaca,
l'associazione culturale di Paolo Ciampi, che è davvero un sogno, un luogo
dell’anima.
Terribile senso di desolazione. Incombeva su di me da anni. Se credessi nelle stelle dovrei credere che io fossi proprio sotto l'influenza di Saturno. Tutto quel che mi succedeva era troppo tardi per significare qualcosa. Fu così anche la mia nascita. Fissato per Natale, venni al mondo con mezz'ora di ritardo. Parve sempre a me che io dovevo essere il tipo di individuo che uno è destinato a diventare per il fatto che è nato il venticinquesimo giorno di dicembre. L'ammiraglio Dewey nacque in quel giorno, e così Gesù Cristo ... forse anche Krishnamurti, ch'io sappia. Comunque questo era il tipo che io dovevo essere.
"Tropico del Capricorno", di Henry Miller, 1939
Grazie a Marco, che ad un mercatino, fra banchini di vestiti usati e chincaglierie, si è imbattuto in questa pagina di un libro ...
Siamo qui all'aperto, ad arrostire castagne sul fuoco, mentre Jack Frost ci morde il naso. Intorno a noi, gente vestita come eschimesi e un coro che intona dolci melodie di carole natalizie.
Fai del tuo meglio per rendere luminosa questa stagione: tutti conoscono un tacchino e un po' di vischio, ma tu aggiungici tutto il tuo amore!
I bambini piccoli, con gli occhi scintillanti, troveranno difficile dormire stanotte. Sanno che Babbo Natale sta arrivando! Ha caricato un sacco di giocattoli e dolcetti sulla sua slitta e il figlio di ogni madre sbircerà per vedere se le renne sanno davvero volare!
Ecco perché vi propongo questa semplice frase, ai bambini da uno a novantadue anni, anche se è stato detto molte volte, in molti modi:
Buon Natale a voi!