L’idea mi girava in
testa da tanto, ma ne ero quasi inconsapevole. Era come un pensiero sottile che
s’intrecciava ai tanti altri della giornata, ma che rimaneva sempre
sotterraneo. Poi scrivendo il post del 29 dicembre 2014, che ho pubblicato sul
mio blog penna e blog-notes (pennaeblognotes.blogspot.com/.../divagazioni-i-libri-gli-e-book-e-un.html), il pensiero è venuto a galla ed è rimasto in superficie, visibile e
invitante. Forse un po’ è stato merito anche di Antonio (ormai
vuole essere chiamato così) che è cresciuto, e gli è venuta voglia di
sgambettare un po’ nella rete. E’ un ragazzino vivace, sapete, e ha voglia di
sperimentare un po’ di libertà e di farsi nuovi amici. Ai ragazzi non piace
stare fermi, stipati in polverose librerie: hanno quell’entusiasmo così prepotente
e contagioso della gioventù. Così è venuto a chiamarmi e mi ha chiesto se
poteva andare a fare un giretto da solo. Ci abbiamo pensato. Uscire da un libro
per andare a giro nella rete? Ma sì, mi sono detta, forse le due cose non sono
incompatibili!
- Potremmo far nascere un blog che contiene un libro: BLOG+BOOK … un blook,
appunto.
- Buffa parola …
- E’ un neologismo sincratico, Tonino.
- Diciamo che è un mix: suona meglio – ha risposto arricciando il naso – e
poi lo sai che adesso devi chiamarmi solo Antonio!
- Ok, come vuoi. E’ la forza dell’abitudine, sai, ti ho sempre chiamato così
fin da quando ...
- Allora posso andare?
- Penso di sì, credo sia ora.
Si è stampato in faccia un sorriso
grande come il mondo ed è uscito. Non so, magari vi va di seguirlo e conoscerlo
...
http://blookintreccinellarete.blogspot.it/
http://blookintreccinellarete.blogspot.it/2015/06/antonio-punto-e-capo-primo-capitolo-due.html
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