Vi ricordate i nostri diari di scuola, che già a metà anno
scolastico avevano quasi raddoppiato il loro volume? Erano tutti pieni di
frasi, aforismi che ci avevano colpito, disegnini, biglietti dell’autobus e dei
concerti appiccicati, foto … ecco, tutto quello che facevamo naturalmente e che
non chiamavamo in nessun modo negli anni 80 (almeno io), adesso ha il nome di
scrapbooking. Beh, con qualche variante, si capisce, ma insomma alla fine si
tratta di questo. Costruire un quaderno/diario/agenda di ricordi. Molti lo
fanno per ricordare i viaggi e le vacanze in generale, alcuni adesso lo stanno
iniziando a usare anche per studiare. Insomma, ognuno piega quest’attività
creativa agli usi che più gli servono o piacciono. Per noi che amiamo scrivere,
fare un bel diario delle vacanze con questa tecnica può aiutarci a fermare
tanti ricordi e diventare così una miniera di buone idee per sviluppare in
seguito dei progetti di scrittura. Inoltre è un’idea da proporre ai bambini,
sia perché è un passatempo che li stimola sotto vari profili, non ultimo quello
manuale, sia perché si esercitano a scrivere testi (senza accorgersene!) divertendosi
e facendo così affiorare idee e riflessioni profonde, che altrimenti
resterebbero solo a livello di pensiero.
Cosa vi serve, dunque, per il vostro libro d’artista (mi piace
chiamarlo così):
- Un quadernone ad
anelli, nel quale potreste alternare, ai fogli appositi, dei fogli da disegno,
ruvidi o lisci, forati con una perforatrice. Altrimenti potreste anche fare personalmente
il vostro quaderno, usando vari tipi di fogli, anche colorati, e cucendo poi a
mano il tutto. Ci sono vari tutorial su youtube, che insegnano come comporre un
libretto (ma vanno bene anche quaderni a spirale o normali quaderni);
- Cominciate a mettere
da parte ritagli di riviste che trattino del luogo dove andrete. Durante il
viaggio non dimenticate una visita al punto informazioni turistiche della città
per prendere volantini e cartine. Altre cose da tenere da parte possono essere:
tovagliolini di carta con il logo del locale dove siete andati a mangiare,
petali di fiori, le etichette delle bustine di tè, biglietti di metropolitane,
concerti, mostre, musei, ricevute di alberghi, conti di ristoranti e pub, carte
d’imbarco, ecc.
- Un piccolo astuccio
con lapis, una gomma, penne, colla in stick, forbicine. Potreste portare con
voi anche delle matite acquerellabili o una scatolina tascabile di acquerelli
(sono davvero piccole). Di solito contengono otto mezzi godet assortiti e un pennellino
da viaggio. Sono utili per buttare giù qualche schizzo durante le pause di riposo, se trovate un goccino d’acqua (alle brutte, i bambini
non disdegneranno di usare pure un filino di saliva, se proprio l’acqua non si
trova … non fate quella faccia schifata! Sarà successo anche a voi, almeno una
volta nella vita, no?).
- Adesso non vi resta
che scrivere! Senza stare troppo a pensare. E’ il vostro unique, non deve passare al vaglio di un severo editore! Bastano anche
piccole note, battute simpatiche, scarabocchi, appunti sul meteo, sensazioni,
frasi di una canzone che state ascoltando o che vi piace molto: tutto quello
che può catturare il momento e farvi ricordare quella particolare giornata
quando risfoglierete il libro.
- A meno che non sia
molto ingombrante, vi conviene portare con voi il vostro “libro”, per poterlo aggiornare
durante le pause. Tendiamo a dimenticare molto in fretta e se rimandiamo sempre,
rischiamo di arrivare a fine vacanza e di aver riempito solo pochissime pagine.
Inoltre, appuntare qualcosa nel momento stesso in cui vi viene in mente, rende la
scrittura molto più spontanea e fluida.
Ecco, siamo pronti! Valigie fatte e un progetto creativo in tasca.
Buone vacanze!
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