Tutto da cambiare, Tonino!

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mercoledì 30 settembre 2015

Presentazioni di "Quell'angolino tranquillo a sinistra"

L'autore Mehdi Rabbi presenterà il libro a:

  • Ferrara, Festival di Internazionale, Chiostro Piccolo di San Paolo, 3 ottobre, ore 17.00, con Francesca Caferri (La Repubblica).
  • Venezia, Libreria Marco Polo-S.Margherita, 6 ottobre, ore 19.00, con Giacomo Longhi.
  • Verona, Libreria Pagina12, Corte Sgarzerie 6/A , 7 ottobre, ore 18.30, con Felicetta Ferraro e Giacomo Longhi.
  • Firenze, Libreria Alzaia, viale Don Minzoni, 25/A, 9 ottobre, ore 18.00, con Melissa Pignatelli (La rivista Culturale) e Felicetta Ferraro.
  • Roma, Taberna Persiana, via Ostiense 36/H, 13 ottobre, ore 17.30, con Marina Forti, Felicetta Ferraro e Massoud Hatami.

 


Mehdi Rabbi
Quell'angolino tranquillo a sinistra

Mehdi Rabbi afferma: "Io scrivo storie perché non posso farne a meno. La scrittura è per me come una passeggiata notturna infinita e gioiosa".
Caratterizzati da una lingua che tiene conto dell'estrazione popolare di molti dei personaggi narrati,  punteggiata da vocaboli in dezfuli e dall'arabo locale, i racconti che un giovanissimo Rabbi ha messo insieme in questa raccolta sono effettivamente una passeggiata in una realtà di provincia apparentemente lontana dalla scintillante capitale Tehran. In essi, amore, amicizia, solitudine, desiderio di realizzarsi, rapporti genitori-figli, disincanto giovanile emergono ancora una volta come il tema principale della società iraniana di oggi. Qui, però, le contraddizioni sono meno evidenti che altrove; il cambiamento segue ritmi forse maggiormente aderenti alle norme non scritte che regolano i rapporti sociali e la convivenza familiare; l'ambiente circostante e la cultura locale sono più presenti. Racconto dopo racconto ci si immerge nella città di Ahvaz – con il suo clima, il suo fiume, i magnifici ponti, gli alberi esotici, i mercatini con le donne arabe accovacciate, i giovani universitari – facendo un tuffo in una realtà inedita per chi dell'Iran conosce solo il caos di Tehran o la serena bellezza di Isfahan e Shiraz.

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