E' partita la quinta edizione del Maggio dei Libri, promossa dal Centro per
il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il
patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
L’edizione 2015 resta fedele all’ispirazione
originaria, ovvero “ rapire i libri dai loro contesti tradizionali e
trasportarli in scenari originali”. Quindi prendono il via dibattiti e reading
nei più svariati posti: scuole, supermercati, negozi, giardini pubblici, fino
ad approdare alle “Piazze del libro” in 18 piazze d’Italia dal 21 maggio
al 2 giugno.
Anche le scuole svolgeranno un ruolo
indispensabile per organizzare progetti di lettura che promuovano la seconda
edizione di “Libriamoci” (dal 26 al 31 ottobre 2015).
Con l’occasione vi segnalo anche il Premio
“Scriviamoci”, altra novità di questa edizione. “Passami i tuoi pensieri e le
tue emozioni in 30 righe” è l’invito rivolto a tutti gli studenti delle Scuole
Superiori italiane. I ragazzi potranno scegliere sotto quale forma presentare
il testo: una poesia, una lettera, una pagina di diario, un racconto breve. Ogni
scuola potrà inviare tre testi, entro l’8 maggio 2015. La premiazione avrà
luogo entro giugno presso il MIUR. I premi in palio: un corso di tre giorni
presso la Scuola Holden di Torino al primo classificato, mentre al secondo e
terzo posto sono previste, rispettivamente, le spese di viaggio e la
partecipazione per due persone al Festivaletteratura di Mantova e le spese di
viaggio e la partecipazione per due persone all’Expo 2015 di Milano.
Info e modulo di partecipazione:
Sul sito ufficiale della manifestazione
potete anche inserire la vostra iniziativa, se avete una buona idea da
proporre!
Chiudo segnalandovi anche
l’iniziativa delle “Donne di carta”: una raccolta firme per la carta dei
diritti della lettura http://firmiamo.it/la-carta-dei-diritti-della-lettura-donnedicarta?utm_source=DonneDiCarta&utm_medium=email&utm_campaign=CartaLettura-DestI latini chiamavano liber il manoscritto, il libro. Liber, come il sostantivo e l'aggettivo che definivano l'uomo libero. Si tratta - lo sapete, certamente lo sanno i vostri docenti - di etimi diversi. La parola "libro" viene da corteccia, la corteccia degli alberi sulla quale si incidevano le iscrizioni. Ma questa identità del termine è quanto mai opportuna: in questo tempo avvertiamo particolarmente che leggere è parte di un percorso di libertà. Diceva un grande scrittore per ragazzi, Gianni Rodari: "Vorrei che tutti leggessero. Non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo". Più libri vuol dire più libertà. Più lettori vuol dire più conoscenza, più spirito critico, più autonomia di giudizio, elementi essenziali di una convivenza." - Un estratto dell'intervento del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del libro e del diritto d'autore.
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