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sabato 3 dicembre 2022

Calendario letterario dell'Avvento: da un racconto di Robert Barnard

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"L'autentico spirito del Natale" affermò sir Adrian Tremayne, gingillandosi con lo stelo dell'unico bicchierino di porto che gli era concesso "non va ricercato nella golosità e nell'ostentazione che incoraggiava quel ciarlatano e sentimentalista di Charles Dickens." Guardò con disprezzo gli avanzi della cena che ancora ingombravano la lunga tavolata. "Non certo nel tacchino e nel plum pudding, e tantomeno in mortaretti e regali costosi. No ... mille volte no!" Aveva una voce vibrante e, anche se in quel momento era abbassata a un sussurro, capace di catturare l'uditorio così come aveva catturato gli uditori di tutta la nazione. "Lo spirito autentico del Natale sta naturalmente nella riconciliazione."

"La riconciliazione ... verissimo" disse il reverendo Sykes.

"Altrimenti perché nella storia della natività troveremmo semplici pastori e ricchi re che adorano insieme il bambino nella stalla? Per mostrare che l'uomo è uno, di una sola natura, agli occhi di Dio. Questa riconciliazione degli opposti è l'unica vera essenza del messaggio natalizio. Quello era il disegno cui, in tutte le festività natalizie, ci ispiravamo io e la mia cara moglie Alice. Trascorrevamo il giorno di Natale in tranquillità e semplicità, con soltanto la nostra reciproca compagnia, una volta che i ragazzi erano cresciuti e si erano fatti una vita loro. Per Santo Stefano, invitavamo un sacco di gente a Herriton Hall, e in particolare le persone con le quali c'era stato qualche diverbio, quelle con cui desideravamo riconciliarci ... è quanto facemmo in quel memorabile Natale del 1936 ..."

Un infausto Santo Stefano, di Robert Barnard 

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